Social Media HSHS

National League

HSHS Top Ten: i migliori centri della NL in vista del campionato 2025/26

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata ai centri

Il campionato 2025/26 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 9 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della National League, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo dei centri.

10. RASMUS KUPARI

Centro considerato dal talento eccezionale, Kupari è arrivato a Lugano dopo non essere riuscito a mantenere le promesse di una selezione al primo turno al Draft NHL, ma anche con la motivazione di rilanciare le sue quotazioni all’età di soli 25 anni.

Il finlandese ha dalla sua un grande pattinaggio ed una capacità di controllare il disco superiore alla media, e con la maglia bianconera potrà essere uno dei grandi protagonisti se saprà trovare costanza e concretezza nel suo gioco. Il suo è comunque un profilo completo e che bada anche al gioco difensivo – si è fatto apprezzare in backcheck in NHL, dove veniva impiegato nel bottom six – ma l’aspetto che potrebbe permettergli di imporsi in Svizzera sarà la spettacolarità ed imprevedibilità delle sue azioni.

9. CALVIN THÜRKAUF

La sua passata stagione è stata condizionata da un infortunio iniziale, e poi il contesto in cui si è sviluppato il campionato dei bianconeri non è stato sicuramente d’aiuto, ma Thürkauf rimane uno dei centri importanti della lega.

Tanti elementi gli hanno impedito di ripetere l’eccezionale annata 2023/24 (quando aveva firmato 60 punti e 28 gol in 52 partite), ma da lui si sono però visti anche quei lampi che possono lasciar sperare che con il nuovo corso del Lugano, pure lui torni ai massimi livelli. La serenità sarà il fattore più importante per l’MVP di due stagioni fa, oltre a caratteristiche come fisicità, pattinaggio potente e capacità di essere decisivo.

8. MIRO AALTONEN

La scorsa stagione del finlandese era stata segnata dal controverso episodio per consumo di cocaina, che aveva messo in dubbio addirittura il suo già previsto passaggio al Berna. La classe e la potenza di Aaltonen non sono però mai stati messi in dubbio, e quando effettivamente è passato agli orsi in poco tempo è tornato ad avere il suo consueto impatto.

L’inizio di stagione a Kloten era infatti stato eccezionale con 35 punti (20 gol) in 36 partite, mentre nella Capitale si era particolarmente messo in luce nei playoff con sei punti (cinque reti) in 7 incontri. L’unico dubbio può essere relativo a quella stagione di “vuoto” vissuta due anni fa, in cui non aveva confermato l’eccezionale primo anno agli aviatori, ma nel contesto di Berna dovrebbe lasciare un segno importante.

7. ANTTI SUOMELA

Giocatore dalla tecnica eccezionale e capace di trovare dal nulla delle giocate offensive pericolose, Suomela nei suoi due anni a Losanna ha saputo trovare anche equilibrio nel suo gioco, mantenendo un’alta pericolosità offensiva con 40 punti in 47 match di regular season, seguiti poi dai playoff in cui ha contribuito con 17 punti in 19 match.

Al suo fianco ha trovato in Riat una spalla ideale, e quando la linea è stata completata da Oksanen i tre hanno veramente dato il meglio e trascinato i vodesi. La sua pericolosità è confermata anche dalla media di 2.8 tiri a incontro, e pure agli ingaggi si è distinto con oltre il 54% di efficacia. Con lui il Losanna avrà ancora un giocatore dinamico e preciso nell’esecuzione, tra i più pericolosi del nostro campionato.

6. DEREK GRANT

Giocatore muscolare che fa sentire la sua presenza nello slot, il canadese ha dimostrato nelle ultime due stagioni con il suo gioco ruvido e concreto di poter essere uno dei migliori centri della lega.

Nei playoff trova il suo ambiente ideale – ha contribuito a due titoli consecutivi con 26 punti e 13 gol in 31 partite – ed in generale Grant è un giocatore molto difficile da contenere quando ha il disco sul bastone. Dal cilindro ha tolto anche varie giocate spettacolari, ma la sua principale caratteristica è la concretezza e costanza che porta in pista, caratteristiche su cui anche Marco Bayer si baserà per andare a rincorrere il tris.

5. SAKARI MANNINEN

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

L’avventura a Ginevra per lui non è stata sinora caratterizzata da particolari soddisfazioni a livello di squadra – è ancora in attesa di un’apparizione nei playoff – ma in termini personali Manninen ha sicuramente vissuto serate di alto livello, specialmente nella passata stagione in cui aveva firmato 50 punti in 47 match.

Particolarmente letale il suo gioco in powerplay con ben 21 punti – solo Nättinen aveva fatto meglio – e l’intesa con Granlund e Hartikainen aveva portato i tre a combinare ben 58 punti nelle sole fasi di superiorità. Dalla sua ha caratteristiche importanti come leadership ed una spiccata intelligenza tattica, e nella passata stagione ha ritrovato anche una buona riuscita agli ingaggi con quasi il 53%.

4. TOMAS TATAR

È il nome più importante che si è aggiunto alla National League. Lo slovacco arriverà a Zugo dopo una carriera in NHL di grande rilievo nell’ultimo decennio, in cui ha saputo ottenere 509 punti (234 gol) sull’arco di 983 partite. Ha inoltre giocato in due Olimpiadi (ed ha già la certezza di essere a Milano nel 2026), è un tassello fisso della Slovacchia al Mondiale, ed ora vuole vivere la parte finale della sua carriera lasciando il segno anche in Svizzera.

Quello di Tatar è un profilo molto offensivo, con un tocco da finalizzatore di alto livello, e che potrà essere letale se il giocatore saprà unirlo a quella velocità che in carriera è stata una delle sue caratteristiche principali. Oltre oceano molto spesso è stato schierato all’ala, ma lo Zugo lo ha ingaggiato nell’ottica di posizionarlo al centro.

3. DENIS MALGIN

Quando lo si vede giocare si ha spesso la sensazione che Malgin sia un attaccante fuori categoria, e che il suo posto debba ancora essere in NHL. Difficile sapere se l’oggi 28enne tenterà ancora in futuro un’avventura oltre oceano, ma nel frattempo la sua ultima stagione è stata strepitosa, con 36 punti in 39 partite di regular season, e soprattutto dei playoff pazzeschi con 20 punti (sette gol) in 16 partite.

Capace di brillare anche nel vittorioso percorso in CHL – 18 punti in 11 match – si è poi reso protagonista pure di un grande Mondiale, che lo ha visto firmare 11 punti. A Zurigo è stato l’attaccante più impiegato, e lui ha sempre regalato spettacolo.

2. LUCAS WALLMARK

(PostFinance/KEYSTONE/Til Buergy)

In questa lista lo svedese è probabilmente tra i giocatori meno spettacolari o appariscenti, ma il lavoro che fa sul ghiaccio con grande costanza è di quelli fondamentali per l’intera squadra, ed infatti il Friborgo al momento del suo infortunio in semifinale aveva incassato un colpo durissimo.

Capace di colpire in zona offensiva e fondamentale nello slot offensivo – 50 punti in 61 partite la scorsa stagione – Wallmark è un centro solido e che dà un contributo in tutte le zone del ghiaccio, rendendo il lineup del Gottéron di un certo peso al centro. Agli ingaggi ha inoltre trovato una grandissima lucidità con il 57% di successi su oltre 900 faceoff eseguiti, numeri che lo hanno reso di fatto il migliore della lega lo scorso anno. La linea con Sörensen e Schmid potrà ricominciare da dove aveva terminato, e questo per i dragoni sarà una bella sicurezza.

1. AUSTIN CZARNIK

Chi temeva che la sua minuta statura potesse rappresentare un problema ha dovuto ricredersi velocemente nella passata stagione, visto che Czarnik aveva iniziato a macinare punti sin da subito e si è fermato solamente una volta ottenuto il titolo di top scorer dell’intera lega, con 56 punti (20 gol) in 49 partite.

Lo statunitense ha rappresentato il vero motore del gioco del Berna, e la sua pericolosità potrebbe addirittura aumentare in una squadra talentuosa come il Losanna. Pure agli ingaggi si era distinto con ben 924 faceoff eseguiti (top di lega) e oltre il 53% vinti, ed infatti è stato l’attaccante più usato degli orsi con anche la presenza sia in powerplay che nelle fasi di inferiorità numerica.

Click to comment

Altri articoli in National League