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National League

I nuovi volti della NL 2025/26: lo statunitense Jimmy Vesey

Arriverà in Svizzera dopo una carriera in NHL iniziata con altissime aspettative, poi mai rispettate. Il suo è un profilo two-way con un buon tocco offensivo

(Jess Starr)

I nuovi volti della NL 2025/26: lo statunitense Jimmy Vesey

JIMMY VESEY


Età: 32
Posizione: LW
Altezza: 188 cm
Peso: 92 kg
Shoots: left

Provenienza: Colorado Avalanche (NHL)
Draft: 2012, terzo turno, 66esima scelta, Nashville Predators
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇺🇸

La ciliegina sulla torta

Dopo le delusioni della passata stagione, il Ginevra ha chiuso delle importanti operazioni di mercato con l’obiettivo di rilanciarsi e sfruttare un potenziale che anche nel passato campionato era molto alto, e con l’arrivo dello statunitense Jimmy Vesey la squadra granata si presenta ora con grandissima solidità.

Il 32enne con alle spalle oltre 600 partite NHL è infatti il prototipo del giocatore completo, noto sull’arco della sua carriera per saper unire delle buone abilità offensive a un solido gioco difensivo, candidandosi nel contesto della National League come uno degli elementi two-way di maggior spicco.

Nel suo percorso di nove stagioni in NHL ha infatti mostrato delle caratteristiche che – pure in quel contesto di alto livello – lo hanno reso un elemento ideale per ogni situazione di gioco, e prezioso sia in powerplay che in inferiorità numerica. Vesey è inoltre un attaccante dalla spiccata dedizione al lavoro, con fisicità e determinazione in ogni cambio, ma soprattutto la volontà di assumere qualsiasi ruolo i coach gli hanno riservato nel corso degli anni.

La sua carriera nella miglior lega al mondo è però arrivata al termine a risultato di un percorso in cui non ha mai rispettato le altissime aspettative che c’erano su di lui negli anni a cavallo del Draft, questo soprattutto per l’incapacità di trovare una produzione offensiva costante. Questa lacuna lo ha infatti sempre più spinto lontano da ruoli di top six.

Jimmy Vesey Sweepstakes

L’estate 2016 è un momento che gli appassionati di NHL sicuramente ricordano bene, perché quelle furono le settimane in cui il mercato letteralmente impazzì attorno a Jimmy Vesey e all’attesa in merito alla decisione su dove iniziare la sua carriera NHL.

L’attaccante venne infatti draftato nel 2012 dai Nashville Predators, ma non mise mai la firma su un accordo entry-level e scelse invece di perseguire il percorso universitario per quattro anni con Harvard, squadra di cui divenne il capitano. Dopo una stagione 2015/16 ad alti livelli (24 gol e 46 punti in 33 partite) vinse il prestigioso Hobey Baker Award come miglior giocatore NCAA, lanciando le sue quotazioni sul mercato NHL.

Avendo infatti prolungato la sua carriera universitaria sufficientemente a lungo – ovvero sino al 15 agosto successivo al senior year – i diritti di Vesey non erano più vincolati ai Nashville Predators, ritrovandosi così a poter decidere il proprio futuro da free agent.

La scelta fece discutere – considerando anche il rifiuto alla chiamata dei Predators, che lo volevano far debuttare nei playoff 2016 – ma dopo quattro anni a Harvard, Vesey sentiva di aver guadagnato il diritto di decidere il suo futuro.

Il giocatore desiderava infatti iniziare il suo cammino in NHL in un mercato importante, possibilmente vicino alla sua città natale di Boston e in un contesto in cui avrebbe avuto subito un ruolo di rilievo. Diverse squadre mostrarono il loro interesse ed iniziò una sorta di corsa per cercare di convincere il giovane, con in particolare Bruins, Blackhawks, Maple Leafs e Rangers in prima fila.

La decisione alla fine cadde sulla franchigia di New York, che vedeva in Vesey un innesto importante dopo un periodo in cui le ambizioni di Stanley Cup avevano portato il club a sacrificare parecchi pick al Draft, rendendo così magro il proprio pool di prospect di livello.

New York, e qualche parentesi

Vesey arriva al Madison Square Garden in una squadra dalle chiare ambizioni allenata da Alain Vigneault, ma la grande attenzione mediatica che lo accompagna viene solamente in parte confermata sul ghiaccio. Nella sua stagione di debutto ottiene 27 punti (16 gol) in 80 partite, con vari saliscendi tra seconda e terza linea ed una crisi produttiva che si sviluppa dopo Natale.

Si fa apprezzare per la sua volontà di andare dritto sulla porta avversaria, ed in generale per un gioco coraggioso e supportato da buone mani, ma l’inconsistenza della produzione offensiva fa sorgere velocemente qualche dubbio sulla possibilità che possa davvero diventare una star.

Gli anni successivi sostanzialmente confermano le prime impressioni. Vesey trova stabilmente posto in un ruolo da middle-six, segnando per due anni consecutivi un totale comunque buono di 17 gol, senza però mai riuscire a compiere un passo extra.

Nel frattempo la situazione dei New York Rangers, dopo varie run profonde nei playoff senza essere però mai arrivati fino in fondo, diventa critica. La dirigenza annuncia l’arrivo di una fase di rebuild e Vesey viene scambiato ai Buffalo Sabres, e da qui per il giocatore inizia una fase di instabilità.

Ai Sabres le sue prestazioni sono evanescenti – 20 punti in 64 partite – mentre la stagione successiva inizia ai Maple Leafs e continua ai Canucks, dopo un passaggio tra i waivers. Una sorta di “reset” Vesey lo trova ai New Jersey Devils, dove abbraccia con la giusta attitudine un ruolo da bottom six con compiti difensivi e in PK, facendosi apprezzare per dei minuti solidi e senza il fardello di aspettative offensive.

Nell’estate 2022 torna così ai New York Rangers dopo una fase di PTO, mantenendo lo stesso ruolo che aveva per i rivali dei Devils e rendendosi così molto utile in precise fasi di gioco. L’aura e l’etichetta di “potenziale star” attorno a lui sono oramai un lontano ricordo, e dopo un finale di passata stagione agli Avalanche, il suo appeal sul mercato NHL era estremamente limitato.

L’offerta presentata dal Ginevra è così arrivata al momento giusto. Vesey in Svizzera potrà tornare ad avere un ruolo centrale in squadra, aggiungendo esperienza e un gioco completo a una squadra offensivamente già ben attrezzata.

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