KLOTEN – C’è sicuramente dell’amarezza per l’Ambrì Piotta, andato vicino alla qualificazione ai playoff, ma nella serie decisiva contro il Kloten è evidentemente mancato qualcosa per salire un ulteriore scalino e rientrare tra le migliori otto della lega.
“In questo momento prevale la delusione. Ci abbiamo creduto, e come noi anche tutta la squadra e l’ambiente”, ci ha spiegato il DS Paolo Duca. “I playoff erano sicuramente alla nostra portata, ma alla fine è passato il Kloten e questo lo hanno meritato. Hanno affrontato la serie nella giusta maniera. Noi abbiamo iniziato così così in casa, mentre in trasferta trovo che abbiamo cominciato la partita con lo spirito giusto e il 2-0 non rispecchiava l’andamento del match. Bisogna però dire che concedere cinque gol a partita sono tanti, a livello difensivo abbiamo perso solidità”.
Il Kloten ha insomma meritato la qualificazione…
“Bravo il Kloten, meno gli arbitri. Non vogliamo cercare scuse, ma nel primo tempo hanno mancato un cinque minuti e penalità di partita per un check alla testa su Miles Müller di Simic, che dopo quell’episodio ha ottenuto due gol e un assist. Questo mi fa male, la sfida era talmente equilibrata che è un peccato aver visto entrambe le partite sporcate da degli errori abbastanza gravi degli arbitri. Siamo nell’era del video, e nessuno ha avuto il coraggio di prendere l’iniziativa e andare a rivedere l’azione”.
Anche lunedì alcuni vostri leader sono usciti, ma nel complesso avete concesso troppo. Cosa manca per fare un passo in più in contesti del genere?
“In questa occasione, come detto, penso che abbiamo pagato a livello di compattezza difensiva. In questo senso non ci vogliono grandi leader o campioni. Abbiamo concesso troppo, questo è un aspetto che nel corso della stagione abbiamo migliorato e ci ha permesso di arrivare con più regolarità ai risultati, ma in questa serie non riuscirci ci è costato parecchio”.
Anche stavolta non siete riusciti ad arrivare ai playoff. Nella tua valutazione dell’intera stagione, quanto pesa non aver fatto questo scalino?
“Non penso tantissimo, tutto è talmente tirato che i dettagli fanno la differenza. Con qualche gol in più eravamo qualificati, ma allo stesso tempo con qualche punto in meno non saremmo arrivati ai play-in o addirittura saremmo finiti più indietro. È logico che speravamo di andare avanti, ma una volta arrivati a questo stadio può succedere davvero di tutto. Quest’anno abbiamo fatto meglio contro le squadre più forti, dunque chissà cosa poteva essere. Il livello della lega si è alzato ancora di uno scalino, l’equilibrio è grande”.
In questa occasione sembravate poter prendere slancio dopo quella fiammata valsa tre gol in pochi minuti…
“Si poteva continuare a spingere sull’acceleratore, ma grazie a una nostra penalità il Kloten ha ripreso il momentum della partita ed è riuscito a superare la tempesta. Quando prendi tre gol in pochi minuti la pressione cresce, ma le penalità andavano evitate perché poi diventa dura fare pressione. Quello ci ha un po’ inceppato nella rimonta. Poi è chiaro, il quarto e quinto gol ci hanno tagliato le gambe”.
L’atteggiamento mostrato sull’arco della stagione è sempre stato quello che voi predicate da anni, questo ti lascia soddisfatto?
“La voglia di lottare e di non darsi per vinti c’è sempre stata. Forse in qualche occasione abbiamo gestito male dei vantaggi, questo a livello di maturità, ma quando eravamo sotto è sempre venuto fuori il giusto atteggiamento. Sono state tante le partite che abbiamo recuperato, anche stavolta sotto 3-0 il recupero è stato abbastanza impressionante. Per combattività, un aspetto che abbiamo sempre coltivato, siamo contenti”.
