AMBRÌ – Dominik Kubalik continua ad essere un punto di riferimento di questo Ambrì. Sempre al centro delle azioni più pericolose, nel derby ha trovato il gol del pareggio e trasformato con freddezza il suo rigore, senza contare la mole di gioco messa in campo a servizio dei suoi. Con il ceco abbiamo analizzato la vittoria dei suoi contro il Lugano.
“È stata una grande vittoria!”, ha commentato il top scorer biancoblù. “Siamo riusciti a strappare punti pesanti contro un’avversaria diretta. Il morale è alto, siamo carichi e questo ci spinge a continuare determinati in questa direzione”.
A spiccare è stata soprattutto l’attitudine vista in pista. Avete spinto parecchio, specie nel secondo tempo, dimostrando di volere fortemente questo successo…
“Se analizzo la partita nel suo complesso credo di poter dire che abbiamo meritato questa vittoria. Abbiamo iniziato bene e, con il passare dei minuti, abbiamo aumentato l’intensità raggiungendo il nostro apice nel periodo centrale. Forse è mancata un po’ di costanza nel terzo tempo, ma in generale è stata una buona prova che ci permette di guardare con fiducia al weekend”.
Specialmente nelle ultime uscite avete dimostrato una buona capacità di reazione. Se in passato alle reti avversarie faticavate a rispondere, in queste ultime partite state dimostrando particolare determinazione in quei frangenti. È così?
“Devi averla, non ci sono alternative. È da inizio stagione che i match sono tirati fino all’ultimo secondo, e l’unico modo per giocartela fino alla fine è riuscire a rispondere colpo su colpo agli affondi avversari. La rete dell’1-1 è stata molto importante, ci ha dato grande carica e ha impedito al Lugano di allungare e di portare il momentum dalla propria parte. Siamo rimasti uniti, abbiamo continuato a spingere e la nostra insistenza è stata ricompensata”.
Hai messo a segno il tuo rigore in un momento intenso della sfida. Cosa ti passa per la testa in quei frangenti? Pensi a come tirarlo, oppure giochi d’istinto?
“La verità? Amo le situazioni in cui hai tanta pressione addosso. Ho osservato gli interventi di Schlegel nei rigori che mi hanno preceduto e ho guardato i suoi movimenti. Quando si è trattato di tirare, lui ha fatto esattamente ciò che mi aspettavo che facesse e ne ho approfittato. Ma non è sempre festa, l’ultima volta che siamo andati ai rigori – a inizio gennaio contro il Friborgo, ndr. – avevo sbagliato, per cui non funziona sempre…”.
La tua linea sta avendo un impatto decisivo sia in termini di punti ma, soprattutto, di leadership e tu, con la rete dell’1-1, hai raggiunto quota 24 gol. Uno in meno della tua stagione d’esordio in Leventina. È una cosa a cui pensi?
“A dire il vero no. L’unica cosa che conta è aiutare la squadra a vincere. Chiaramente fa piacere segnare, dà morale e fiducia, ma al primo posto c’è il gruppo. Soprattutto sono felice che con Maillet e DiDomenico si sia affinata questa chimica che ci permette di avere un impatto concreto sul gioco. Ci intendiamo a meraviglia e ormai abbiamo imparato a conoscerci. Non dobbiamo però commettere l’errore di togliere il piede dal gas: come detto siamo nella fase calda della stagione e il nostro ruolo è chiaro, dobbiamo segnare”.
Avete disputato il 21esimo overtime della stagione, stabilendo il nuovo record in National League. Un dato sorprendente… Come interpretarlo?
“Non ne ho idea, però ti posso dire che in pratica abbiamo giocato una partita in più dei nostri avversari (ride, ndr.). In queste 21 partite sono tanti i punti raccolti, ma altrettanti quelli lasciati per strada che ora ci mancano. In ogni caso è un dato statistico che conferma il grande equilibrio che regna in National League oggi, e credo che questo sia positivo per il nostro campionato”.
Venerdì sarete a Rapperswil mentre sabato ospiterete il Kloten. Due sfide che mettono in palio punti pesanti… Con quale spirito ci arrivate?
“Con grande fiducia. Da qui sino all’ultima giornata saranno partite importantissime e noi dobbiamo essere bravi a dare continuità alle nostre prestazioni. Stiamo giocando bene, con intensità e dietro stiamo ritrovando un’ottima solidità difensiva. Juvonen è in grande forma e anche martedì sera lo ha dimostrato, per cui credo che non occorra cambiare molto. Basta continuare a percorrere con determinazione la strada sulla quale ci troviamo in questo momento”.