Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.
I TOP DI HSHS
Gilles Senn (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): Il portiere biancoblù divide sicuramente il titolo di migliore della settimana con l’ex Benjamin Conz, con Senn che anche nelle ultime apparizioni si è confermato caldissimo ed è riuscito a sfoderare tanti interventi determinanti. Sin qui il suo mese di gennaio si sta rivelando eccezionale, con il picco toccato in quella prestazione da applausi contro il Friborgo e, più recentemente, nella serata di Bienne in cui è stato fondamentale per non vedere la partita compromessa già nel primo periodo. Va inoltre fatto notare che il suo lavoro è reso ancor più difficile da una copertura dello slot dei suoi compagni spesso deficitaria, il che rende ulteriormente significative le prestazioni che sta facendo registrare.
Calle Andersson (Davos – 1 top, 0 flop): Difensore più impiegato dell’ultima settimana al di fuori degli stranieri con quasi 24 minuti di media, l’ex bianconero è stato il protagonista del pazzo finale di partita contro il Berna, quando ha segnato il gol decisivo a soli 36 secondi dall’ultima sirena. Una serata esaltante che lo aveva già visto trovare la rete a metà terzo tempo, ritrovando quelle buone sensazioni offensive che andava cercando, e infatti la doppietta è coincisa anche con i suoi primi due gol stagionali. Capace di conquistarsi un posto fisso anche in powerplay, Andersson ha vissuto una settimana positiva, con anche tre assist messi assieme nelle sfide contro Friborgo e Rapperswil, unite a un bilancio complessivo di +3.
Lukas Klok (Berna – 3 top, 0 flop): Ormai non fa nemmeno più notizia il rendimento del difensore ceco, che dal suo arrivo ha praticamente contribuito a cambiare il passo del Berna, ora secondo in classifica. Per l’ex bianconero sono 12 punti in 14 partite, e un bilancio personale di +13, tanto per far capire anche l’impermeabilità in coppia con un giocatore offensivo come Romain Loeffel. Servito un assist per lo 0-2 in quel di Ginevra, Klok ha piazzato anche una rete e un assist in casa contro l’Ajoie, per infine servire ancora un passaggio decisivo a Bader nella trasferta di Davos. Al momento è il difensore con il miglior rendimento sia offensivo che difensivo del campionato.
Lino Martschini (Zugo – 2 top, 0 flop): Continua ad essere una forza trascinante il piccolo attaccante dello Zugo, che anche nelle serate in cui non finisce sul tabellino è capace di essere un elemento veloce e imprevedibile, che dà alle difese avversarie costanti grattacapi. Spesso trova inoltre prestazioni come quella contro il Ginevra, in cui dalle sue mani sono partite delle autentiche cannonate che per chi è tra i pali sono sostanzialmente imprendibili. La sua costanza nelle prestazioni gli sta permettendo di essere in linea con le migliori stagioni in carriera, e chissà che con la possibile assenza di varie ali dalla NHL per lui non possa aprirsi la prospettiva di vivere un terzo Mondiale in carriera.
Jonathan Hazen (Ajoie – 1 top, 0 flop): L’assenza di Jerry Turkulainen per il resto della stagione non ha scalfito i giurassiani, che hanno scoperto in altri giocatori i leader con cui condurre la propria squadra. Hazen in particolare ha alzato di molto il suo rendimento nelle ultime settimane, arrivando a tre gol e cinque assist nelle ultime sei uscite. Martedì il 34enne ha messo a segno l’unica rete nella sfida contro il Langnau che ha regalato tre punti ai gialloneri, ripetendosi contro il Berna venerdì con ancora l’unico gol per la sua squadra, mentre sabato contro il Lugano è stato l’ispiratore delle azioni che hanno portato alle prime due reti dei padroni di casa.
Enzo Corvi (Davos – 1 top, 0 flop): Era da un po’ che il nome del centro grigionese non veniva scritto tra i migliori del campionato, complice una fase della carriera un po’ in calando, soprattutto per quanto riguarda la produzione di punti. Nelle ultime tre partite però abbiamo riscoperto il vecchio Corvi, cervello del gioco del Davos e regista di powerplay, capace già nella sfida contro il Rapperswil di piazzare tre assist da costruttore di azioni offensive. Ripetutosi parzialmente in quel di Friborgo con il passaggio per l’1-3 di Tambellini in superiorità numerica, ha poi servito i passaggi decisivi per le prime due reti dei gialloblù contro il Berna, sommando infine 7 punti nelle ultime 4 partite, un rendimento delle migliori annate per il 32enne.
I FLOP DI HSHS
Simon Hrubec (ZSC Lions – 1 top, 2 flop): Nelle partite di settimana scorsa non ha convinto appieno il portiere ceco, confermando un trend che va avanti da un po’ e che aveva toccato il picco peggiore contro il Friborgo. Nel derby zurighese contro il Kloten ha subito almeno un paio di reti evitabili, come il 3-4 di Ramel, con un tiro molto angolato e con visuale abbastanza libera, così come sul penalty concesso agli aviatori e trasformato da Ojamäki per l’incredibile 4-4. Nemmeno nell’appendice dei rigori ha saputo proteggere il secondo punto per i Lions, subendo tre rigori su cinque con l’ultimo decisivo di Dario Meyer sfuggitogli sotto i gambali in maniera piuttosto goffa. Per il portiere dei Lions una riuscita di parate dell’89,4% sui due incontri disputati e del 50% nei tiri di rigore.
Theodor Lennström (Ginevra – 0 top, 2 flop): Continua ad essere una grande delusione il difensore svedese, che al fronte di qualche punto saltuario – comunque nulla che ha un impatto decisivo sulle partite – commette una quantità di errori e leggerezze nella gestione del puck davvero impressionanti. Già nella sfida della Gottardo Arena si era “distinto” con una miriade di impostazioni errate dalle retrovie, ma il vero disastro l’ha fatto contro il Friborgo, quando un disco smistato in maniera scellerata in zona difensiva ha praticamente regalato il gol della vittoria ai burgundi.
Tim Heed (Ambrì Piotta – 0 top, 2 flop): Il bottino di punti sin qui ottenuto dallo svedese lascia spazio a poche lamentele, visto che con 27 punti in 37 incontri è secondo solamente a Virtanen tra i difensori dell’intera lega, ma in questo caso le statistiche non dicono tutto della stagione di Heed, che nei punti sta trovando un paracadute solo parziale alle sue prestazioni. In termini di lucidità e pulizia del gioco è infatti lontanissimo dai suoi migliori livelli, quelli che gli abbiamo visto garantire con costanza negli scorsi anni, e dei tre difensori stranieri dell’Ambrì è forse quello più lontano dal suo miglior rendimento, fermo restando che anche Virtanen e Curran da diverso tempo non sono al meglio.
Dominic Zwerger (Ambrì Piotta – 0 top, 3 flop): L’austriaco aveva iniziato la settimana come era terminata quella precedente, ovvero nel ruolo di 13esimo attaccante anche per la sfida casalinga contro il Friborgo, ma ha poi ricevuto una nuova chance nel weekend venendo schierato nel blocco di Landry e Pestoni. Se quest’ultimo qualche segnale incoraggiante l’ha lanciato – segnando anche un gol molto bello – da Zwerger non si è vista particolare intensità o velocità, a conferma di una stagione su livelli troppo modesti per avere un reale impatto in questa lega. Nelle ultime dieci partite non ha ottenuto alcun punto, e in generale il bottino di 11 punti (due gol) in 37 partite è insufficiente per l’ala con licenza svizzera più impiegata dall’intera squadra sia a parità numerica (oltre 15 minuti di media) che in powerplay (84 minuti totali con appena un punto primario).
Radim Zohorna (Lugano – 0 top, 2 flop): Il suo rientro non ha portato molto al Lugano, il ceco si è ripresentato nella stessa maniera con cui si era mostrato nel 2024, ossia né carne né pesce. Ha il fisico ma non lo sfrutta, sotto porta non riesce più ad andare, e nelle conclusioni a rete è decisamente insufficiente anche per la media del campionato svizzero. Zero punti nelle ultime sei partite, un bilancio di -5 nella settimana appena trascorsa e un ruolo che ancora ad oggi, gennaio inoltrato, rimane da capire. Lo abbiamo constatato da tempo, ma vale la pena ripeterlo, il Lugano non può permettersi di avere in squadra attaccanti stranieri da 0,4 punti a partita e che non incidono fisicamente.
Jiri Sekac (Lugano – 1 top, 3 flop): Dalle belle impressioni di crescita a cavallo del nuovo anno a prestazioni decisamente desolanti nelle ultime uscite. Il ceco è stato uno dei peggiori sia nella trasferta di Bienne che nella partita casalinga contro il Losanna, nelle quali ha vagato sul ghiaccio perdendo un’infinità di dischi ed evitando qualsiasi scontro fisico. Il clou l’attaccante 32enne lo ha però riservato per la trasferta in quel di Porrentruy, dove dopo soli otto minuti ha pensato bene di uscirsene con un inutile colpo alla testa di Nussbaumer prendendosi penalità di partita e costringendo Gianinazzi all’ennesimo rimescolamento delle linee in una partita fondamentale. Senza dimenticare gli zero punti nelle ultime quattro partite.