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Ambrì Piotta

Cereda: “Perdere la pazienza ci è costato il derby, nell’anno nuovo servirà più maturità”

Il coach leventinese dopo l’ultima partita del 2024: “Dobbiamo essere consapevoli che è impossibile tenere in mano la totalità dei 60 minuti di una partita. Non serve sempre la giocata perfetta, questo dobbiamo impararlo”

LUGANO – Aveva iniziato bene il suo derby l’Ambrì Piotta, sbloccando il risultato e nel complesso facendosi preferire nel primo periodo, ma poi le cose sono iniziate ad andare nel verso degli avversari.

“Penso ci sia mancata la giusta pazienza. Quando avevamo la partita in mano, il Lugano è riuscito a segnare due gol, e in quella fase abbiamo perso completamente la pazienza. Sia con il disco che senza. Questo ci è costato la partita durante il secondo tempo”, questa l’analisi a caldo di coach Luca Cereda.

Avete insomma smarrito la direzione trovata prima della pausa, quella che vi aveva permesso di battere gli ZSC Lions e il Davos con prove molto compatte?
“Abbiamo fatto fatica a Losanna, ma a Kloten siamo stati abbastanza solidi. Anche in quel terzo tempo non avevo mai percepito che gli avversari ci schiacciassero, anche se sono arrivate delle reti un po’ dal nulla. C’è stata un po’ di ingenuità e pure sfortuna. Ma eravamo stati bravi a non mollare. Nel derby ci siamo invece aperti, invece di continuare a giocare come avevamo iniziato. Ma trovo che, dopo la pausa, a parte la serata di Losanna, le partite erano OK anche se non le nostre migliori. Poi è chiaro, ai giocatori piace sempre di più giocare, mentre nelle pause ci si allena maggiormente… Forse inseriremo qualche partita amichevole in futuro”.

Cosa vi servirà nella seconda parte di stagione per fare quel passo avanti che vi manca? Maggiore maturità e un po’ di malizia?
“Sì, penso che maturità sia la parola giusta. Dobbiamo essere consapevoli che è impossibile tenere in mano la totalità dei 60 minuti di una partita, e in certi momenti devi semplicemente accettare che l’avversario ha il momentum e difenderti bene, per poi cercare di cambiarlo. In questo non siamo ancora costanti nel farlo. Non serve sempre la giocata perfetta, a volte ne basta una ‘neutra’ e in questo dobbiamo migliorare”.

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