AMBRÌ – Non è certamente questo l’Ambrì che era arrivato alla pausa della Nazionale e, dopo la brutta prova di Losanna, ne ha fatto seguito un’altra balbettante in cui tante sbavature e errori difensivi hanno spianato la strada al Rapperswil.
“È stata una partita particolarmente emotiva per noi. Volevamo ringraziare Bürgler nel modo giusto per le sue 1’000 partite in National League e ovviamente le cose non sono andate come avremmo voluto”, ha dichiarato Philippe Maillet. “Era una sfida importante per muovere la classifica contro un’avversaria diretta… Purtroppo non siamo riusciti a fare nostri alcuni episodi decisivi e ne usciamo a mani vuote”.
È stata una partita in cui spesso, quando il momentum era dalla vostra, non siete riusciti a mantenerlo e a sfruttare la situazione…
“È vero, il momentum è spesso difficile da conquistare e al tempo stesso molto facile da perdere. Con le occasioni che abbiamo creato lo abbiamo spesso portato dalla nostra parte ma poi, in un attimo, ce lo siamo lasciati sfuggire. Non siamo stati bravi a dar seguito alle emozioni e al momentum scaturito soprattutto dopo le nostre reti in risposta a quelle del Rapperswil. Avremmo dovuto porre maggiore attenzione alla fase difensiva che, purtroppo, si è rivelata essere l’anello debole del nostro gioco”.
Un episodio che riassume bene quanto dici è avvenuto dopo la tua rete, quella dell’1-2. Il Rapperswil ha chiamato il coach’s challenge e ne è scaturito un powerplay che avrebbe davvero potuto riportare la sfida sui vostri binari. Invece lo avete giocato male e, subito dopo, i sangallesi hanno trovato il 3-1…
“Esatto, è stato uno dei tanti momenti della sfida in cui abbiamo perso contatto con loro e in cui non siamo riusciti a sfruttare le cose a nostro favore. Ma la squadra non ha mai mollato, e questo bisogna riconoscerlo. Abbiamo continuato a lavorare duramente, cercando di rientrare nel risultato. Ci siamo andati vicini, ma un’altra disattenzione difensiva ci ha puniti”.
Il coach ha provato ad inserirti al fianco di DiDomenico e Kubalik, e da quel momento le cose sono sembrate migliorare per te…
“Sì, è vero. Mi sentivo bene, avevamo già giocato in alcune altre occasioni insieme e quindi certi meccanismi erano già oliati. Abbiamo messo in pista alcuni buoni cambi e siamo riusciti ad essere più produttivi, anche se non è bastato”.
Siete arrivati alla pausa con una serie di risultati e di prestazioni molto positive. Dopo la ripresa siete però incappati in due brutte sconfitte. Come te lo spieghi?
“Non so spiegarmelo. So solo che dobbiamo interrompere al più presto questo trend negativo per evitare di incappare nuovamente in filotti di sconfitte che ci precluderebbero morale e situazione in classifica. Soprattutto, vogliamo arrivare alle festività con sensazioni positive, quindi si tratta di rimboccarsi le maniche e di andare a Kloten determinati a portare a casa il risultato”.
È notizia di queste ore che prenderai parte alla Coppa Spengler con il Team Canada. Cosa significa per te?
“Ne sono davvero felice e mi sento onorato di poter rappresentare questa maglia. È arrivata la chiamata e non ho esitato un solo secondo ad accettare. Sarà bello poter trascorrere questo periodo natalizio in un ambiente hockeistico di festa, con la mia famiglia e con la maglia del Team Canada”.