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Ambrì Piotta

Cereda: “Maturità nel gestire le emozioni, vogliamo usare tutte le nostre carte”

Il coach dopo il derby: “In queste prime dieci partite abbiamo visto la giusta attitudine, la squadra ha sempre cercato di giocarsela fino in fondo. Ang? Quando la chance arriverà, starà a lui non farsi escludere di nuovo”

AMBRÌ – Può sicuramente essere soddisfatto coach Luca Cereda al termine del primo derby stagionale. Il suo Ambrì Piotta ha giocato una partita dura ed intensa, e alla fine è riuscito ad avere la meglio gestendo bene i momenti chiave del match.

“È stata una partita come me l’aspettavo, tirata ed abbastanza equilibrata. Mi è piaciuto molto il nostro terzo tempo, in cui abbiamo mostrato maturità nel gestire dei momenti con forti emozioni”, ci ha confermato l’allenatore biancoblù. “Questo è ciò che possiamo controllare, l’attitudine e la mentalità la determiniamo noi e questo è importante”.

Nel primo tempo e ad inizio secondo il Lugano vi ha messo in difficoltà con la sua velocità, ma poi siete cresciuti…
“Il primo tempo l’avevamo finito bene, ma il Lugano è stato migliore di noi nei primi 15 minuti. Quello centrale l’avevamo iniziato un po’ così così, ma poi siamo migliorati, mentre nel terzo periodo siamo stati la squadra migliore. In generale è stata una partita equilibrata, in cui alla fine quello che mi è piaciuto è stato come detto la gestione del momenti chiave”.

Dopo dieci partite siete in un’ottima posizione, ti ha sorpreso vedere la squadra avere un inizio così positivo?
“In queste prime dieci partite abbiamo visto la giusta attitudine, la squadra ha sempre cercato di giocarsela fino in fondo indipendentemente dalla pista e dall’avversario. Da un paio di settimane stiamo inoltre lavorando particolarmente bene quotidianamente, poi ovviamente i risultati non sono automatici, ma il lavoro che stiamo svolgendo mi piace molto. La strada intrapresa è giusta, dobbiamo insistere”.

Anche i singoli ora iniziano ad alzare il loro livello, sei d’accordo?
“Sì, penso che all’inizio eravamo un po’ imballati a livello fisico e mentale. Chiaramente poi le vittorie ci hanno aiutato in questo senso, quando hai successo come squadra pure i singoli ne traggono giovamento. Questo è un bell’insegnamento per il futuro, quando fai qualcosa per il gruppo poi ti viene in aiuto anche in termini individuali”.

Cosa hai pensato quando hai visto quelle chance sciupate a porta sguarnita? Non è la prima volta che succede…
“Ne avevamo parlato dopo la partita di Kloten, in cui avevamo avuto pure lì alcune occasioni per segnare a porta vuota e chiudere la sfida. Avevo chiesto ai ragazzi se proprio volevamo sempre soffrire fino all’ultimo (ride ndr). Nel derby abbiamo ripetuto la stessa cosa, dunque magari è meglio stare zitti e non parlarne più, ma andare avanti e le cose miglioranno”.

Anche venerdì è rimasto escluso Ang, come valuti la sua situazione?
“Non è sicuramente un momento particolarmente felice per lui, rimanere fuori non fa piacere a nessuno. In questa fase abbiamo ancora otto stranieri e due buoni giocatori vanno mandati in tribuna, ed ultimamente è toccato ad Ang perché non rientrava in quella che pensavamo fosse la miglior squadra da mandare in pista. Da parte sua dovrà cercare di rimanere il più positivo possibile, lavorare bene e quando la chance tornerà starà a lui evitare di farsi escludere di nuovo in futuro”.

Nel complesso hai però trovato un bell’assetto. Con Senn e Curran in formazione non avete mai perso…
“Con tre difensori dietro abbiamo una profondità maggiore in difesa, questo è chiaro. Ora avevamo anche due infortunati dietro, Pezzullo e Zaccheo Dotti – quest’ultimo potrà rientrare a breve – e dunque il fatto di avere tre elementi stranieri dietro ci dà più stabilità. Senn sta giocando molto bene, ma anche Juvonen ad esempio a Kloten ha fatto una buona partita. Rimaniamo dunque sempre aperti allo sfruttare la nostra flessibilità e le carte che abbiamo, con l’obiettivo di prendere sempre delle buone decisioni”.

Sabato la trasferta a Friborgo, una delle grandi delusioni di questo avvio di campionato…
“Sarà importantissimo il nostro inizio di partita, perché loro vorranno iniziare forte in casa loro. Dovremo giocare molto semplice, essere pronti fisicamente e cercare di tenere il match in equilibrio il più a lungo possibile. Se ci riusciremo, le nostre chance di potare a casa qualcosa aumenteranno”.

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