AMBRÌ – Il primo derby stagionale è andato dunque all’Ambrì. Una prova combattuta fatta di reti annullate, ferri colpiti, occasioni sprecate e di coach’s challenge decisivi. Insomma un derby vero, come confermato dal sempre più convincente André Heim nel dopo partita della Gottardo Arena.
“È stata una bellissima battaglia, sostenuta da un pubblico eccezionale che ci ha permesso di esprimere al meglio tutte le nostre emozioni. La volevamo di più e, per questo, abbiamo meritato di vincerla”.
Avete disputato una prova in crescendo nella quale le emozioni hanno giocato un ruolo decisivo. In questo senso le avete gestite con maturità…
“Sì, assolutamente. Abbiamo giocato con tanta passione e, soprattutto, con molta pazienza. Abbiamo difeso al meglio quando era il Lugano a spingere e poi, quando abbiamo portato il momentum dalla nostra, siamo stati abili a colpire. Non era facile gestire le emozioni rimanendo calmi e concentrati dopo quella rete annullata a Pestoni. Ma non abbiamo mollato e, con lucidità, siamo andati a prenderci ciò che ci spettava”.
Parli del game winning goal?
“Proprio così! La rete di Inti non era da annullare perché al video il disco non lo si vedeva chiaramente e quindi, in caso di dubbio, avrebbe dovuto far testo la chiamata sul ghiaccio. Dunque gli arbitri avrebbero dovuto accordare il gol. Poco male, perché in quel frangente si è vista una bella reazione di carattere. Non abbiamo perso lucidità e anzi abbiamo iniziato a spingere ancora di più. Sapevamo di aver subìto un’ingiustizia e per questo volevamo farci giustizia. E così è stato”.
Un derby che, fondamentalmente, è stato deciso dai video coach…
“Sì, sono situazioni che fortunatamente non capitano spesso (ride, ndr.). Non è semplice prendere certe decisioni in così poco tempo, motivo per il quale ai video coach di entrambe le squadre va un elogio particolare. Sai quando si dice che è stata una vittoria di squadra? Ecco, nel derby di venerdì lo è stata in tutti i sensi perché ciascuno è stato determinante per il successo, anche chi non è sceso fisicamente sul ghiaccio”.
La squadra sta crescendo e a dimostrarlo sono i risultati. A mancare è forse ancora un po’ di costanza sui sessanta minuti. Troppo spesso andate a corrente alternata, sei d’accordo?
“Sì è vero, anche se nel derby credo che la squadra abbia compiuto un altro passo in avanti in questo senso. Nella prima parte del match abbiamo mostrato qualche alto e basso di troppo, ma con il passare dei minuti siamo diventati dominanti e nel terzo tempo abbiamo legittimato il successo. È stata una vittoria in crescendo, anche se non lineare nella sua forma. A noi di riuscire a spalmare questa costanza dal primo all’ultimo minuto di gioco in modo da non dover sudare sempre fino all’ultimo secondo di gioco…”.
Ultimi secondi di gioco nei quali sarebbe buona cosa chiudere le partite a porta vuota, quando si presenta l’occasione…
“Sapevo che sarebbe arrivata questa osservazione (ride, ndr.). È stato un tema di discussione anche nello spogliatoio. Siamo consapevoli che avremmo potuto pagare a caro prezzo quelle occasioni sprecate ma, alla fine, abbiamo conquistato i tre punti e quindi ci abbiamo scherzato su. Non dobbiamo pensarci troppo, prima o poi arriveranno anche quelle reti. Basta solo un pizzico di lucidità in più”.
Terza vittoria consecutiva, la settima nelle ultime otto uscite. Numeri che vi permettono di issarvi al secondo posto in classifica. Ci pensate?
“Fa piacere, inutile nasconderlo, ma siamo anche ben consapevoli che da qui a febbraio sarà ancora lunghissima. Penso comunque che sia molto importante mettere fieno in cascina, e che i punti che ottieni ora non dovrai rincorrerli a fine stagione. Sono vittorie che ci danno tanto morale e che ci rendono ancor più affamati, per cui dobbiamo cercare di trarre il massimo da questo buon momento”.