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Interviste

Gianinazzi: “Siamo stati troppo precipitosi e individualisti, le partite le vinci come squadra”

Il coach dopo la sconfitta di Bienne: “Dobbiamo trovare cosa vogliamo essere come squadra, qual è il modo in cui vogliamo giocare i 60 minuti e il modo con cui ogni singolo si vuole mettere a disposizione della squadra”

BIENNE – Il Lugano a Bienne non ha vissuto al sua miglior serata, ed alla fine è arrivata una nuova sconfitta in trasferta. Coach Luca Gianinazzi ha analizzato così il match dei bianconeri.

“A singhiozzo abbiamo giocato nel modo giusto, sul volume di gioco proposto siamo stati superiori al Bienne su quasi tutto l’arco della partita. Abbiamo tirato 45 volte contro i 25 del Bienne, abbiamo creato più occasioni, ma quando fai troppi errori individuali alla fine non puoi vincere le partite”.

Come ti spieghi tutti questi errori arrivati un po’ tutti insieme?
“Penso che individualmente abbiamo voluto troppo da noi stessi e dobbiamo capire che le partite le vinci quando ognuno si mette a disposizione della squadra e quando tutti fanno sempre la cosa giusta. Quando invece inizi a fare qualcosa al di fuori del sistema perché pensi che quello va bene per te, ecco che paghi”.

Una partita difficile anche per Van Pottelberghe. Sui gol non ha chissà che colpe, ma a livello statistico esce con le ossa rotte. Si dovrà lavorare a livello mentale con lui dopo questo match?
“Chiaro, ma abbiamo anche un allenatore dei portieri, Paolo Della Bella, è il suo ruolo. Dovrà analizzare la prestazione di Joren, vedere cosa può fare meglio al fine di prepararsi al meglio in vista del prossimo impegno. Non ho dei dubbi in merito, all’interno di una stagione succede a volte che la statistica di un portiere non sia così buona”.

È la partita che ti ha deluso di più fin qui?
“Più che deluso, è sicuramente quella che più mi fa arrabbiare. Non abbiamo giocato così male, il gioco lo abbiamo avuto in mano noi, abbiamo creato più di loro, ma alla fine non abbiamo giocato abbastanza nel modo giusto per tenere il match dalla nostra parte. Siamo stati troppo precipitosi, troppo affamati di creare qualcosa in più di cui non c’era bisogno al fine di vincere la partita”.

Domenica arriva il Rapperswil, una squadra in forma che è sempre andata a punti. A cosa si dovrà fare particolarmente attenzione contro questo avversario?
“È reduce da una vittoria ed è primo in classifica, è una squadra in forma, sta andando molto bene, ma credo che la chiave sia guardare a noi stessi e non all’avversario. Rispetto a Bienne abbiamo diversi passi in avanti da fare, dobbiamo trovare cosa vogliamo essere come squadra, qual è il modo in cui vogliamo giocare i 60 minuti e il modo con cui ogni singolo si vuole mettere a disposizione della squadra. Penso che solo così potremo avere successo a lungo termine. Se non cambiamo questa parte andremo avanti a fare errori individuali e indipendentemente da cosa farà il Rapperswil sarà una partita complicata”.

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