AMBRÌ – È stato necessario l’ennesimo prolungamento – il quarto in cinque partite – per venire a capo del Bienne ma alla fine a spuntarla è stato ancora una volta l’Ambrì Piotta, alla terza vittoria consecutiva.
Tra le fila biancoblù c’è soddisfazione ma anche la consapevolezza che, prima o poi, dovranno arrivare delle vittorie entro il sessantesimo per evitare di perdere punti preziosi per strada. “Questa sarebbe l’idea”, ha affermato sorridendo Dario Bürgler a fine partita. “Penso che, per quanto mostrato avremmo meritato la posta piena ma essere riusciti a conquistare la vittoria è comunque un importante passo in avanti per noi”.
Specialmente nel terzo periodo avete messo grande pressione al Bienne scagliando molti tiri che loro sono stati bravi a bloccare. Il conteggio parla addirittura di 21 blocked shots…
“Questo dimostra la bontà della loro prova difensiva. Pur non avendo disputato una gran partita sono stati molto solidi dietro e ci hanno complicato le operazioni in più di un’occasione. I tanti tiri bloccati evidenziano la grande voglia e determinazione che hanno messo in pista, ma anche alcune nostre lacune nell’esecuzione. Avremmo dovuto tentare qualche tiro al volo in più per eludere la loro difesa ed essere più efficaci… Ad ogni modo credo che un tiro rappresenti quasi sempre la scelta giusta, e in questo senso abbiamo lavorato bene attraverso un buon possesso del disco”.
Nonostante alcune difficoltà incontrate nella costruzione del vostro gioco, partita dopo partita la squadra appare in crescita. Sei d’accordo?
“Sì, è così. Dobbiamo ricordarci che dall’altra parte c’è sempre un avversario che vuole vincere e che, in un modo o nell’altro, ti renderà la vita difficile. In questo senso il Bienne ha lavorato bene concedendoci pochi spazi mentre noi abbiamo mantenuto un alto controllo del disco impedendo loro di costruire e di imbastire azioni contro di noi”.
Un altro aspetto positivo riguarda la solidità mostrata da Gilles Senn tra i pali. Seconda partita consecutiva da portiere titolare e altra buona prestazione da parte sua. Come giudichi il suo apporto?
“Ad essere onesto non avevo alcun dubbio su di lui. È un ragazzo in gamba. Con le sue parate trasmette grande sicurezza a tutta la squadra. Noi, per aiutarlo, cerchiamo di limitare al massimo le incursioni avversarie. Scendiamo sul ghiaccio insieme e ognuno di noi deve essere pronto a sacrificarsi per il nostro estremo difensore. Quando poi riusciamo ad essere efficaci difensivamente, il portiere stesso acquisisce ancor più sicurezza ed è più facile per noi mantenere il controllo della sfida. E contro il Bienne è andata esattamente in questo modo”.
Quali aspetti cercherete di sistemare in vista della trasferta di Berna?
“Sebbene questa vittoria sia motivo di soddisfazione per noi, ci rendiamo conto che abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. È necessario continuare a lavorare con maturità e tranquillità, e soprattutto imparare a chiudere le partite entro i tempi regolamentari cercando di sfruttare le occasioni da rete che siamo bravi a crearci. Insomma, dobbiamo imparare ad essere più cinici”.