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Interviste

Strömwall: “Ho tanto margine di progressione, è tutto nuovo e sono lontano dal mio massimo”

Lo svedese dopo la vittoria alla Gottardo Arena: “È stata una bella lezione, dobbiamo imparare a gestire meglio le partite quando ci troviamo in vantaggio. È stato divertente debuttare, c’era un grande ambiente”

AMBRÌ – È stato uno dei giocatori più in luce nella serata di martedì, ma d’altronde non è una sorpresa. Malte Strömwall ha un curriculum di tutto rispetto e il 30enne svedese del Rapperswil ha il potenziale per diventare una delle attrazioni del nostro campionato.

“È stato divertente debuttare qui in Svizzera. C’era un grande ambiente e tornare a disputare una partita che conta dopo una lunga fase di preparazione è veramente bello”.

Sei più contento per la vittoria ottenuta al supplementare o maggiormente deluso per non aver portato a casa la posta piena?
“L’Ambrì si è creato un paio di ottime chance e ha segnato una bellissima terza rete quindi in fin dei conti è giusto così. Noi siamo stati bravi a reagire, dopo aver incassato il pareggio abbiamo forzato e ci siamo subito nuovamente riversati in attacco riuscendo infine a vincere, quindi sono soddisfatto. Per la nostra squadra è stata una bella lezione, dobbiamo imparare a gestire meglio le partite quando ci troviamo in vantaggio. Ovviamente siamo solamente all’inizio della stagione, quindi è un processo di apprendimento”.

A mio avviso hai disputato un ottimo match. Come ti senti? Abbiamo già visto il miglior Strömwall?
“Oh no, non sono nemmeno vicino al mio massimo livello (Strömwall ride ndr). Tutto è nuovo per me, non conosco ancora gli avversari, devo famigliarizzare con questa nuova realtà e poi vedrete un altro giocatore. Intendiamoci, non sono deluso di come abbia giocato, ma c’è molto margine di progressione”.

Era solamente la prima partita e non è evidente rispondere. Come giudichi il livello del nostro campionato?
“È molto competitivo, c’è tanta velocità e ci sono parecchi rovesciamenti di fronte. Ci sono pure tante battaglie a livello fisico. Insomma qui in Svizzera si gioca un hockey di alto livello”.

Il fatto che a Rapperswil ci siano molti altri svedesi ti facilita il processo d’integrazione?
“Certamente, rende tutto più facile ed è bello poter parlare la tua lingua materna con altra gente lontano da casa. Anche i compagni svizzeri sono fantastici e mi hanno accolto alla grande, ma ripeto, avere un gruppetto di svedesi è di aiuto”.

Stiamo imparando a conoscerti, tu come ti descrivi?
“Sono un giocatore creativo che dispone di buone qualità offensive e un buon tiro. Inoltre ho un buon pattinaggio”.

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