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Ambrì Piotta

Un punto può andare bene per un Ambrì Piotta solo abbozzato

Ai biancoblù è mancata un po’ compattezza difensiva ed una maggiore intensità in avanti. Positivi alcuni singoli, da costruire la manovra di squadra

Un punto può andare bene per un Ambrì Piotta solo abbozzato

AMBRÌ – RAPPERSWIL

3-4

(0-1, 2-2, 1-0; 0-1)

Reti: 19’42 Baragano (Strömwall, Albrecht) 0-1, 23’56 Wetter (Dünner, Wick) 0-2, 27’21 Maillet (Heed, De Luca) 1-2, 29’38 Jensen (Larsson) 1-3, 35’24 Kubalik (Zwerger, Landry) 2-3, 57’05 Muggli (Grassi, Zaccheo Dotti) 3-3, 61’18 Jensen (Strömwall) 3-4

Note: Gottardo Arena, 6’348 spettatori
Arbitri: Dipietro, Piechczek; Cattaneo, Obwegeser
Penalità: Ambrì 1×2 + 1×5 + 1×20, Rapperswil 4×2 + 1×5 + 1×20

Assenti: William HedlundDiego Kostner (infortunati), Kodie CurranYannick BrüschweilerSimone TerraneoJakob Lilja (sovrannumero)

AMBRÌ – È riuscito a mettersi in tasca solamente un punticino l’Ambrì Piotta al termine del suo debutto stagionale, ma per quanto visto in pista nel match contro il Rapperswil il risultato probabilmente ben rispecchia l’andamento della partita.

Ai biancoblù non è mancato molto per riuscire ad ottenere la posta piena – anche solo ripensando all’occasione sul bastone di Miles Müller nel finale – ma in termini di prestazione la squadra di Cereda è apparsa meno “sul pezzo” rispetto ad un avversario capace di evidenziare già dei buoni automatismi, mentre sul fronte leventinese questi sono risultati solo abbozzati.

Le principali difficoltà sono arrivate in fase difensiva, con in particolare i primi due periodi in cui i Lakers hanno spesso potuto installarsi dalle parti di Juvonen sfruttando le letture imprecise dei padroni di casa, che hanno faticato a tenere il ritmo di Strömwall e compagni. Una maggiore aggressività ha via via corretto il problema, che è comunque parso come una tipica difficoltà da prima uscita stagionale e che per essere risolta richiederà una maggiore organizzazione e compattezza.

Questo discorso può valere in generale per l’intera prestazione dell’Ambrì Piotta, che è andata principalmente a fiammate ma non ha mai trovato davvero una prolungata fase d’intensità, nemmeno in occasione di alcuni powerplay in momenti favorevoli oppure quando Kubalik ha infilato l’importantissimo gol del 2-3.

Nonostante questa difficoltà a carburare – alla prima stagionale non è certo una sorpresa – la prestazione è comunque stata discreta, ed ha evidenziato la capacità di reagire in due occasioni ad un doppio svantaggio, ed anche delle prestazioni incoraggianti da parte di vari singoli. A mancare è stata piuttosto la capacità di mettere assieme i vari pezzi per ricavarne uno sforzo maggiormente di squadra, ed infatti le reti sono arrivate più per episodi e spunti personali, e non al termine di una fase di particolare pressione.

Tanti occhi erano naturalmente su Kubalik, che ha fornito una prova tra alti e bassi impreziosita dal fondamentale secondo gol. Anche in una serata del genere – in cui il ceco è apparso all’evidente ricerca delle giuste sensazioni – la sua pericolosità è rimasta costante, questo grazie ad un tiro che in qualsiasi momento può fare dal nulla la differenza.

Durante la sfida Cereda ha inoltre dovuto modificare alcune sue linee visto l’infortunio che ha fermato Douay già nel primo tempo – un colpo al piede di cui si attende di sapere l’entità – e la penalità di partita rimediata da Zwerger, ma in generale si è apprezzata la capacità di ogni blocco di prendersi una bella fetta di responsabilità.

In questo discorso rientra anche la quarta linea, guidata al centro dal giovane Miles Müller che ha destato un’ottima impressione – e che in più di un’occasione avrebbe potuto segnare – ed in cui Tim Muggli ha sfruttato l’occasione ricevuta dopo il KO di Douay per segnare il bel gol che ha mandato tutti all’overtime.

Apprezzabile il contributo di Maillet, determinato nel creare più problemi possibili a Nyffeler, mentre Ang ha alternato la sua velocità di pattinaggio ed una gestione del puck a volte precipitosa. C’è insomma un evidente potenziale, ma anche un po’ di ruggine.

L’Ambrì Piotta il suo debutto lo ha dunque solo tratteggiato, mostrando in maniera trattenuta quelle che sono le sue nuove caratteristiche – tante opportunità sono arrivate su veloci transizioni – ma evidenziando anche tanti aspetti in cui si potrà migliorare. Le voci sulla lista non sono nulla di nuovo: ci vorrà maggiore intensità, compattezza difensiva e la capacità di dare una propria impronta di ritmo più marcata alla sfida, esercizio quest’ultimo che invece nell’occasione è riuscito meglio al Rapperswil.


IL PROTAGONISTA

Nicklas Jensen: già da un paio di anni a Rapperswil senza però mai riuscire a giocare una stagione completa, chissà che il danese non possa in questo campionato trovare finalmente la capacità di rispettare le attese nei suoi confronti. Alla Gottardo Arena ha deciso la sfida con un bel gol all’overtime – favorito anche dalla passività dei leventinesi – firmando così una bella doppietta che ha segnato in maniera importante la sfida.


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HIGHLIGHTS

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