AMBRÌ – Prima dell’inizio della stagione resta ora una sola partita di preparazione da disputare, e poi finalmente si farà sul serio. L’Ambrì Piotta ha però ancora diverse cose da sistemare prima di arrivare pronto al debutto del 17 settembre contro il Rapperswil, e questo lo sa bene anche il finlandese Jesse Virtanen, che sarà nuovamente uno dei giocatori più importanti per i biancoblù.
“Credo che siamo sulla strada giusta, ma al contempo è ovvio che non siamo ancora pronti per iniziare la stagione, ma questo è normale”, ci ha spiegato il difensore. “Nelle ultime uscite non abbiamo avuto dei buoni inizi di partita, dovremo fare meglio ma c’erano anche buone cose. Abbiamo ancora una decina di giorni per lavorare, bisognerà sfruttarli nella giusta maniera”.
In questo preseason abbiamo visto diversi giocatori portare la “C” sulla maglia. Venerdì era toccato a te, ti vedresti nel ruolo di capitano?
“Su questo aspetto non sono bene come rispondere, ma ti assicuro che ci sono davvero tanti leader nel nostro spogliatoio. Indipendentemente da chi verrà scelto come capitano non ci sarà un unico giocatore in squadra a mostrare una certa leadership, dunque non mi preoccupo troppo di questa scelta”.
Hai rinnovato il tuo contratto sino al 2028, cosa hai trovato qui che ti ha convinto a restare per così tanto?
“Mi piace l’hockey che si gioca in Svizzera, ed in particolare quello che vuole portare in pista l’Ambrì. Nella passata stagione ho giocato tanto, ed in generale credo di aver fornito delle buone prestazioni da quando sono arrivato. Alla mia famiglia piace molto stare qui, dunque non ho trovato alcuna buona ragione per cambiare squadra. La prospettiva di prolungare il mio contratto di qualche anno si è rivelata ideale sia per me che per il club, dunque sono felice di restare in Leventina ancora per diverso tempo”.
L’ultima stagione è stata eccezionale per te, quali obiettivi ti poni per la prossima?
“Ovviamente si può sempre fare meglio, ma il principale obiettivo è dare alla squadra un contributo almeno sul livello di quello della passata stagione. Alle mie spalle oramai ho già diverse annate da professionista, sono consapevole di averne giocate più di quelle che ora mi rimangono davanti, dunque conosco bene come funziona il nostro business. In ogni stagione devi essere al meglio, so di cosa sono capace ed il mio compito è continuare a farlo al massimo per aiutare la squadra”.
Come squadra eravate arrivati ad un nulla dai playoff… Questo vi ha lasciato ancora più fame?
“Sì, decisamente. Ogni singolo elemento della squadra ora è più affamato. Nessuno si è dimenticato come è terminata la passata stagione, e vogliamo fare meglio. Credo che abbiamo tutte le armi necessarie per riuscirci, ma bisognerà lavorare bene per tutto l’arco dell’anno e mantenere un alto standard. Non esiste alcuna bacchetta magica per arrivare ai propri obiettivi, ma solamente il lavoro quotidiano che deve essere sempre di qualità. Poi ovviamente ogni squadra vive dei momenti difficili nel corso di una stagione, e quelli sono i periodi in cui devi reagire per tornare sulla giusta via, senza perdere fiducia nel lavoro in cui credi. La strada è lunga da settembre sino all’inizio dei playoff, ed è anche importante godersi questo percorso”.
Negli ultimi anni hai vissuto ottime stagioni, ma mai sufficienti per raggiungere il Mondiale con la tua Nazionale. In questo momento della carriera è ancora qualcosa a cui ambisci?
“Il mio datore di lavoro è l’Ambrì Piotta, dunque il mio focus principale deve essere qui. Questo è tutto ciò a cui penso in questo momento… Poi se dovesse arrivare una convocazione in Nazionale sicuramente sarei felice, mi piacerebbe disputare un Mondiale, ma non ci perdo il sonno. Non è un argomento su cui ho molti commenti da dare. Se un giorno dovesse arrivare questa possibilità ne sarei felice, ma va benissimo anche così”.