Il campionato 2024/25 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.
In vista del primo ingaggio, in calendario il 17 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della National League, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo delle ali left.
10. TONI RAJALA
Che le cose vadano bene o che vadano male, Rajala il suo contributo lo dà sempre. L’esperto attaccante finlandese è ormai pronto a battagliare per la sua nona stagione con la maglia del Bienne ed è rimasto comunque uno dei punti fermi dei seeländer, sia in termini di punti che di leadership e personalità.
Incredibilmente regolare di stagione in stagione nel produrre reti ed assist, il 33enne rappresenta una realtà consolidata della National League e in ogni situazione riesce sempre a spingere la squadra tirando fuori giocate improvvise e di qualità. Tiratore eccezionale, negli anni ha forse perso un po’ di esplosività sui pattini, ma classe ed esperienza lavorano in suo favore, mantenendolo sempre ad alti livelli anche nelle annate più difficili.
9. ADAM TAMBELLINI
Sarà un po’ tutto da scoprire il nuovo attaccante del Davos, il quale giunge nei Grigioni in coppia con il fido Simon Ryfors. Giocatore praticamente votato completamente al gioco offensivo, Tambellini ha avuto qualche passaggio a vuoto la scorsa stagione – accentuato da alcuni infortuni – ma arriva in Svizzera con la fama di essere uno dei migliori tiratori al volo su suolo Europeo.
Assieme appunto a Ryfors ha formato una coppia incredibilmente prolifica al Rögle, trasformando in rete praticamente un tiro su tre in powerplay e trascinando i biancoverdi nelle cavalcate in Champions Hockey League. Il campionato svizzero è un’altra cosa però, e solo da settembre capiremo quale livello possa raggiungere l’interessante attaccante canadese.
8. RUDOLFS BALCERS
Il suo ingaggio da parte degli ZSC Lions non ha fatto granché rumore, visto comunque il livello tecnico della rosa a disposizione di Marc Crawford. Invece il lettone si è dimostrato come uno degli uomini più utili e importanti dello scacchiere zurighese, grazie alle sue qualità di combattente, di lavoratore ma pure di scorer regolare.
Balcers ha infatti messo a segno tante reti importantissime quando la squadra attendeva le giocate dei giocatori di più classe, dimostrando di valere il posto che occupa nel line up dei campioni svizzeri. Forse proprio questa sua propensione a gettarsi nel lavoro sporco e coglierne opportunità da gol ne ha fatto una pedina addirittura fondamentale e a suo pieno agio nel campionato svizzero.
7. SVEN ANDRIGHETTO
La scorsa regular season, complice anche un infortunio, non è stata delle migliori per il nazionale svizzero, il quale ha però saputo imporre una progressione nei playoff dove ha praticamente messo assieme un punto a partita nella cavalcata verso il titolo.
Rimane uno degli attaccanti di riferimento della National League per tutto il suo bagaglio offensivo, da uno dei tiri dalla media distanza migliori del campionato, alla capacità di farsi largo negli spazi stretti, e da quando è in Svizzera ha affiancato al suo gioco naturale anche tante responsabilità in contenimento diventando un’ottima ala two way. Se risparmiato dalla sfortuna continuerà ad essere uno degli giocatori di maggior classe dell’intera lega.
6. ALEKSI SAARELA
Inizialmente un po’ sottovalutato e rimasto in ombra, improvvisamente nelle ultime due stagioni Saarela si è imposto come un vero spauracchio tra le difese di tutto il campionato svizzero, grazie alla sua capacità di inventarsi reti dal nulla.
Agilissimo pattinatore, dotato di una progressione in velocità bruciante, il 27enne è pure un tiratore potente e precisissimo, capace di trovare pertugi tra portiere e gabbia che altri non riescono a vedere. Sempre difficile da marcare per la sua elusività, fa anche del senso della posizione una delle sue armi per sfruttare al meglio gli assist dei compagni. Non sempre regolare tra una partita e l’altra, quando azzecca la serata può però diventare un vero incubo.
5. JANNE KUOKKANEN
Nella prima stagione in Svizzera con la maglia del Friborgo non aveva del tutto rispettato le attese, dettate da un curriculum già di tutto rispetto nonostante la giovane età. Passata una stagione in Svezia, dove è stato schierato al centro a differenza di quanto fatto con la maglia dei dragoni in quanto ala, il finlandese sembra aver acquisito la maturità giusta per ricoprire un ruolo da protagonista a Losanna.
Miglior marcatore del Malmö in SHL, Kuokkanen riproporrà di nuovo il suo pattinaggio agile e veloce, un playmaking sempre a testa alta e un senso offensivo superiore alla media, tutte armi con cui sfondare anche in National League, oggi affiancate da un’esperienza maggiore e da un processo di crescita positivo.
4. MARKUS GRANLUND
In quanto a intelligenza tattica, visione a 360 gradi e pulizia di gioco è probabilmente uno dei top assoluti in Svizzera. Il finlandese, arrivato a Lugano reduce da una lunga convalescenza, nella sua prima stagione alla Cornèr Arena si è dimostrato come l’uomo più importante della squadra bianconera, un vero regista di gioco in grado oltretutto di decidere le sfide nei momenti che contano.
Ultimamente altri infortuni e malanni ne hanno frenato le prestazioni e Hnat Domenichelli ha preferito lasciarlo partire per Ginevra dopo che ha saltato praticamente cinque mesi di stagione. Può essere un azzardo liberarsi di un giocatore del genere, anche se fatto con delle ragioni condivisibili, a Ginevra invece sperano che ricostituire la linea Hartikainen–Manninen–Granlund che aveva fatto faville in KHL ridia slancio ai granata dopo una stagione difficile.
3. DANIEL CARR
Quando è in forma e viene lasciato in pace dagli acciacchi fisici è una vera forza della natura. Non è un grande tiratore, non è un pattinatore eccezionale, ma tra determinazione, combattività e senso della posizione sa compensare tutto il resto diventando un attaccante specialista nello slot.
A parte la stagione disgraziata dei lunghi infortuni, in ogni sua esperienza a Lugano ha sempre mostrato una media punti eccezionali, sopra il punto a partita (contando anche i momenti difficili è a 0,9 ppg) dimostrando di essere uno dei giocatori più determinanti del campionato.
Uno di quei giocatori che non lascia a bocca aperta per giocate spettacolari ma che in qualche maniera riesce sempre ad andare un centimentro più in là degli altri ogni volta che serve.
2. MICHAEL JOLY
La National League non è la Liiga finlandese e l’attaccante del Lugano lo ha capito presto. La sua etica del lavoro e la voglia di emergere lo hanno portato in poche settimane ad essere un perno imprescindibile della squadra bianconera e del primo blocco formato con Calvin Thürkauf e Daniel Carr, nonché uno dei giocatori più letali e spettacolari del campionato.
Dotato di una tecnica di bastone sopraffina che lo rende imprevedibile e spesso inarrestabile negli spazi stretti, Joly ha più di una volta cambiato dal nulla il corso delle partite e deliziato i tifosi con tantissime reti di splendida fattura, passando da scommessa a certezza della squadra di Luca Gianinazzi, sempre pronto a prendersi la responsabilità sui dischi più pesanti e terminando la regular season con un punto netto a partita.
1. MARCUS SÖRENSEN
Giocatore assolutamente dominante in regular season, il 32enne ha esploso tutto il suo potenziale dopo una prima stagione in Svizzera già ottima ma anche travagliata per via degli infortuni.
Tutti i migliori numeri tra i marcatori della scorsa stagione sono suoi, reti, assist (a pari merito con Thürkauf), superato di una lunghezza solo da Stransky e Bertschy nel computo dei game winning goal. L’ala svedese ha mostrato un bagaglio tecnico di classe superiore per tutto il campionato formando una coppia letale con il connazionale Lucas Wallmark, regalando più di uno spunto spettacolare a ogni partita e tantissime giocate decisive.
I suoi unici punti deboli – se così possiamo chiamarli, visti i risultati – stanno in un gioco fisico ancora un po’ “indeciso” e a qualche stizza di troppo quando la posta si alza, ma è anche molto probabile che senza quelle lacune il biondo della BCF Arena se ne starebbe fisso in NHL.