BELLINZONA – In vista della prossima stagione l’Ambrì Piotta si attenderà un contributo importante dai suoi nuovi acquisti, ma spera anche di trovare una spinta in più da alcuni elementi che già erano in rosa e che nel passato campionato avevano incontrato delle difficoltà.
Tra questi c’è sicuramente il centro André Heim, che dopo un’amara parentesi oltre oceano era rientrato già a metà ottobre in Leventina, faticando però per diversi mesi prima di tornare ad un buon livello. Anche per lui questa fase di preparazione sarà dunque importante.
“Abbiamo giocato solamente due partite sinora, ma stiamo già vedendo dei piccoli miglioramenti. Ci siamo prefissati alcuni obiettivi ed in questo senso penso abbiamo fatto un buon lavoro, ci siamo lasciati alle spalle la seconda settimana di training camp e penso che siamo sulla buona strada”, ci ha spiegato Heim dopo l’amichevole di Bellinzona.
“In questa fase ci stiamo concentrando sul sistema di gioco, e su aspetti come l’intensità in forecheck oppure la capacità di prendere correttamente le tante piccole decisioni durante la partita, anche ora che siamo in preseason”.
In linea con te c’era Bürgler che conosci molto bene, mentre con De Luca hai giocato raramente lo scorso anno. Uno il più giovane della squadra, l’altro il più esperto, un buon mix?
“Sul ghiaccio ci siamo trovati piuttosto bene, e penso che abbiamo fornito una buona prova. C’era sicuramente una certa chimica tra di noi, ora vedremo cosa deciderà lo staff la prossima settimana, in questo periodo ci sono sempre tanti cambiamenti. Con Bürgler ho giocato parecchio in passato, meno invece con De Luca ma è facile accorgersi come sia un ragazzo dal grande talento… Pattina bene, ha buone mani ed un tiro pericoloso. Inoltre legge bene il gioco, dovrà solo continuare a lavorare così perché è sulla giusta strada”.
Siamo all’inizio di una nuova stagione. Dopo le difficoltà di quella passata, ti senti ricaricato? Un reset era quello di cui avevi bisogno?
“Sì, decisamente. Ora non penso più al passato. Ho lavorato bene in estate, e per la prima volta in tre anni ho potuto avere un periodo prolungato per prepararmi. Ho alle spalle 9-10 settimane di lavoro e fisicamente mi sento molto bene, questa stagione sarà per me davvero un nuovo inizio e sono eccitato all’idea di tornare finalmente in pista”.
Il tuo ultimo campionato come lo hai valutato? Hai incontrato delle difficoltà, ma sei comunque andato in crescendo e nel finale di stagione eri anche stato chiamato in Nazionale…
“Non è un segreto che quando sono tornato, all’inizio la situazione è stata dura per me. Volevo dimostrare a tutti quali fossero le mie capacità, ed in quel modo mi sono messo addosso una pressione enorme. Con il passare del tempo le cose si sono però sistemate, sono tornato a curare i dettagli nella giusta maniera ed il mio gioco gradualmente è tornato. Sono ripartito badando prima alla difesa, per poi guardare all’attacco. Il finale di stagione era stato positivo, ed è stato bello venire anche convocato in Nazionale. Ora la mia mente è libera, posso pensare solo a giocare”.
Ora che obiettivo ti poni? Tornare come prima cosa quello di due anni fa, oppure fare un passo in più?
“Direi fare un passo un più. Due anni fa avevo vissuto una buona stagione, ma ora è nel passato. L’obiettivo è migliorare ulteriormente, senza mettermi troppa pressione ma semplicemente dando il mio meglio. So che in questa maniera le buone prestazioni arriveranno”.
Negli ultimi anni hai giocato tantissime partite con Kneubuehler al tuo fianco. È strano non vederlo in spogliatoio, ti manca?
“Certo che mi manca! Johnny è un bravo ragazzo, ed anche lontano dal ghiaccio ci siamo sempre divertiti un sacco. All’inizio della preparazione era sicuramente strano non vederlo nel gruppo, oppure al mio fianco durante gli esercizi, ma sono contento per lui che abbia iniziato un nuovo percorso con il Bienne. Le nostre strade si incroceranno durante la stagione, e noi ad Ambrì continueremo a spingere per cercare di vincere anche quelle partite”.