GABRIEL CARLSSON
Età: 27
Posizione: D
Altezza: 195 cm
Peso: 92 kg
Shoots: left
Provenienza: Växjö Lakers (SHL)
Draft: 2015, round 1, 29esima scelta, Columbus Blue Jackets
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪
La difesa viene per prima
Non è una scelta sicuramente usuale – nemmeno ora che si possono schierare sei stranieri – ma lo Zugo per la prossima stagione ha optato per avere in squadra addirittura tre difensori stranieri, aggiungendo ai già presenti Niklas Hansson e Lukas Bengtsson il nuovo arrivato Gabriel Carlsson.
Svedese come gli altri due giocatori citati, Carlsson è però un difensore diverso rispetto ai suoi futuri compagni di reparto, visto che nel suo gioco non c’è un particolare accento offensivo. Il 27enne nato ad Örebro è infatti principalmente un tipico difensore stay-at-home, grazie ad un fisico possente ed un buon IQ hockeyistico a cui aggiunge un “reach” con il suo bastone che lo rendono un elemento che assicura ordine e solidità.
Con lo svilupparsi della sua carriera Carlsson ha inoltre saputo evolvere il suo gioco – era quando gli veniva richiesto se voleva raggiungere la NHL – e ad oggi lo Zugo si è dotato di un elemento che si può definire two-way. Nel suo repertorio troviamo infatti anche un buon primo passaggio ed una lucida lettura del gioco, ed inoltre arriverà alla Bossard Arena dopo aver vissuto la sua stagione più produttiva in carriera con 29 punti (nove gol) in 53 partite di SHL con i Växjo Lakers.
Un ragazzo di grandi prospettive
Sin dal percorso giovanile vissuto prima nel suo Örebro e poi continuato nel Linköping, Gabriel Carlsson veniva visto come un grande talento, anche se la necessità di completare il suo gioco con un maggiore impatto offensivo si è fatta via via sempre più evidente.
Responsabile sul ghiaccio e con un buon fisico, il debutto in SHL arriva per lui già all’età di 18 anni, quando gioca 17 partite con la prima squadra del Linköping ottenendo tre assist. Quella era la squadra trascinata da Jeff Taffe ed in cui militavano anche i vari Jacob Micflikier e Jonas Junland, oltre al nuovo difensore bianconero Carl Dahlström. Nello staff c’era inoltre Dan Tangnes, che ritroverà dunque a Zugo.
Nella stessa annata – siamo nella stagione 2014/15 – Carlsson partecipa anche al Mondiale U18 e nel mese di maggio viene draftato al primo turno come 29esima scelta assoluta dai Columbus Blue Jackets. La franchigia dell’Ohio è particolarmente convinta delle sue potenzialità, tanto da operare un trade per acquisire il pick poi utilizzato per selezionarlo.
A Columbus si era però anche consci che quello di Carlsson sarebbe stato un progetto più a lungo termine rispetto all’altro difensore scelto nello stesso Draft – ovvero Zach Werenski – ed allora il ragazzo svedese continua a svilupparsi in SHL sino alla primavera del 2017.
La rincorsa alla NHL
Dopo un primo assaggio di Nordamerica nell’annata 2016/17 – dove gioca anche cinque partite di playoff con i Blue Jackets – Carlsson inizia un percorso che lo vedrà spesso fare la spola tra NHL e AHL.
La stagione successiva comincia con un infortunio che non gli facilita le cose, e nel suo percorso finisce per giocare molto più spesso nelle minors che non in NHL. Nel corso degli anni il suo profilo viene sempre ritenuto interessante e con un certo potenziale, ma il fatto di non riuscire ad ingranare una marcia in più a livello di produttività rimane per lui un limite rilevante.
Grazie al suo fisico e stile di gioco in molti vedono in lui le caratteristiche di Marc Staal, ma solamente 47 punti (sette gol) in 205 partite di regular season nelle minors rappresentano dei numeri troppo esigui per ambire ai palcoscenici più prestigiosi.
Alla fine qualche apparizione in NHL comunque arriva – in totale le partite giocate saranno 86 – ma senza mai riuscire a conquistare un ruolo preciso. Nel 2022 passa ai Washington Capitals accettando un contratto two-way di una stagione, ma l’annata è solamente il preludio all’inevitabile ritorno in Europa.
Quella stagione gli permette comunque di togliersi delle soddisfazioni, visto che con la maglia degli Hershey Bears contribuisce con 17 punti (un gol) in 79 partite alla vittoria della Calder Cup. Ha fatto poi seguito la firma in Svezia con i Växjö Lakers, prima di raccogliere la sfida dello Zugo dove potrà risultare un pezzo importante ma anche complementare al resto della squadra. Rispetto a lui, infatti, in termini di produzione offensiva Hansson e Bengtsson avranno delle maggiori responsabilità.