PRAGA/OSTRAVA – Di nuovo non è stata una passeggiata per i padroni di casa della Repubblica Ceca, messa in difficoltà da una Norvegia che ha raccolto il massimo da un attacco minimalista e da una fase difensiva dei locali che spesso ha fatto a desiderare, assieme alla prestazione di Mrazek in porta.
Da tutto questo ne è uscito un incontro strano, portato alla prima pausa sul 3-2 in favore della Norvegia che ha saputo ribaltare l’iniziale vantaggio arrivato con una magia di Cervenka – sempre suo anche il 3-2 – anche grazie appunto a un paio di interventi difettosi del portiere dei Chicago Blackhawks.
Nel secondo periodo Haukeland, il portiere norvegese, si è trovato a dover fronteggiare una vera sassaiola – alla fine del match saranno 49-11 i tiri in porta in favore dei cechi – anche se l’efficacia di andare nello slot è spesso venuta a mancare, ma questo è servito perlomeno per arrivare al 3-3 con Beranek. La differenza la Cechia l’ha fatta nel terzo periodo, ma ancora non senza difficoltà in attacco, con il game winning goal di Stransky che ha preceduto il 5-3 di Hajek al 57′ e il definitivo 6-3 a porta vuota di Palat.
Nell’incontro serale del Gruppo B gli USA non hanno lasciato scampo alla Germania, mettendo subito le cose in chiaro nel primo tempo con il vantaggio di 2-0 costruito con le reti di Brady Tkachuk e Kesselring, prima del 3-0 di Gaudreau in power play appena passata metà partita.
La Germania ha provato a rientrare, ma il 3-1 di Ehliz non ha cambiato la direzione dell’incontro, dato che tre secondi prima della seconda sirena Luke Hughes ha infilato il 4-1 che ha praticamente chiuso i conti. Il terzo periodo è servito solo per la gestione da parte degli USA, che hanno abbellito il risultato con Zegras e Eyssimont per arrivare fino al 6-1 finale senza che Fohrler e compagni potessero minimamente pensare di rientrare visto il chiaro dominio americano.