ZUGO – Gli ZSC Lions continuano il loro percorso senza intoppi nei playoff e, dopo il Bienne, si sono sbarazzati facilmente anche dello Zugo. La perfezione nell’hockey non esiste, ma gli zurighesi di Denis Hollenstein ci sono molto vicini…
“Credo che abbiamo mostrato di poter giocare un ottimo hockey e il passaggio del turno è meritato”, ha commentato l’attaccante.
Siete impressionanti, bisogna dirlo…
“Disponiamo attualmente di quattro blocchi, tutti capaci di sfornare un gioco al top. Ora però dobbiamo continuare così, ovvero lavorare duramente e giocare con tanta passione”.
Spesso quando si parla di voi si citano gli artisti offensivi come te, Malgin e Andrighetto, ma è riduttivo. La base del vostro percorso vincente fin qui è il lavoro difensivo e la protezione davanti allo slot…
“Sono d’accordo, difensivamente siamo molto solidi, non lasciamo nulla al caso, cerchiamo di giocare semplice. Una buona fase di copertura ti permette poi pure di attaccare efficacemente”.
Tutti si aspettano il titolo, come gestite questa pressione?
“Dobbiamo concentrarci esclusivamente su noi stessi, ogni cambio è fondamentale, ogni membro deve lavorare a favore del prossimo. Tutti assieme insomma, durante l’intera durata di ogni incontro”.
Hai una carriera lunghissima e brillante alle spalle, questa è la squadra più forte in cui hai giocato?
“Difficile da dire, ma credo veramente che la squadra sia ottima, inoltre c’è davvero un gran spirito di gruppo, lavoriamo duramente. Il raggiungimento della finale è un ulteriore pezzo di cammino compiuto, ma non abbiamo ancora vinto nulla”.
Finora il titolo ti manca, è quasi clamoroso. Ci pensi a questo fatto, ti pesa, o provi a ignorarlo?
“Conta solo il presente, la concentrazione attualmente è su ogni secondo di qualsiasi sfida”.
Ora nei prossimi giorni, un po’ come accaduto dopo il quarto di finale, dovrete gestire bene i giorni di pausa in attesa di conoscere il vostro avversario…
“Sarà importante dapprima rigenerarsi e poi andare a tutto gas in ogni allenamento sino a quando sapremo chi ci attenderà nell’atto conclusivo. Se ho preferenze? No, come già detto dobbiamo mettere il focus su noi stessi”.
Con l’eliminazione dello Zugo è finita anche la carriera di Suri, tuo coetaneo e pure lui come te di Kloten. Assieme inoltre avete conquisto con la Nazionale elvetica lo storico argento nel 2013…
“È un peccato smetta, ma credo che Reto ci abbia riflettuto bene. Ha avuto una grande carriera, mancherà non solo a Zugo, bensì a tutta la lega. È stato per tanti anni uno dei migliori giocatori, gli auguro solo il meglio per il suo futuro”.