LUGANO – Non è stato un finale di regular season entusiasmante quello di cui si è reso protagonista il Lugano, ma ora finalmente la squadra di Gianinazzi può lasciarsi alle spalle l’amarezza per aver mancato il sesto posto e concentrarsi sui play-in.
“Mentalmente non era facile giocare questa partita”, ci ha spiegato l’allenatore bianconero. “Ovviamente il nostro obiettivo era quello di finire la regular season su una nota positiva cercando di prendere energia da questa sfida, ma anche tramite le mie scelte è stata una serata con varie novità e dunque poca stabilità. Una fase che mi è piaciuta è comunque stato il secondo tempo, è la prima volta che riusciamo a fare 42 tentativi di tiro nel giro di 20 minuti, dunque per volume di gioco e voglia le cose non sono mancate. Nel terzo tempo ci siamo però spenti di nuovo, questo è l’aspetto negativo”.
Ora per voi si tratterà di fare davvero click ed entrare in modalità playoff. Non è un processo evidente, sei preoccupato?
“Non sono una persona che si preoccupa, però fare il click necessario per entrare in modalità playoff è l’obiettivo di questo momento. Solamente il tempo ci dirà se riusciremo a farlo, chiaramente il lavoro mentale che faremo con i giocatori andrà in questa direzione. Non c’è da nascondere il fatto che quando resti a lungo tra le prime sei classificate vuoi confermati in quella posizione, sicuramente non esserci riusciti è stata una delusione che ha portato frustrazione nello spogliatoio. Ora dobbiamo capire che c’è ancora la possibilità di fare i playoff, che era il nostro obiettivo iniziale. Bisogna essere ottimisti, sappiamo che possiamo farcela”.
Il derby con l’Ambrì Piotta è la sfida giusta per far salire subito l’intensità?
“Il nostro obiettivo ora è passare dalla frustrazione all’entusiasmo, e per farlo non c’è partita migliore del derby. A livello personale la trovo una sfida molto stimolante ed entusiasmante, non si può chiedere di meglio in questo momento della stagione. Dobbiamo prendere i play-in con questo spirito ed essere eccitati all’idea di affrontare i leventinesi”.
Per la prima volta vi ritrovate a giocare dei play-in con una formula inedita, tu come la interpreti?
“Bisognerà riflettere per capire se esiste un modo migliore di un altro per interpretare questa modalità. C’è sicuramente una differenza rispetto al passato, ovvero la certezza di avere due vite, entrambe le squadre sanno che il derby non sarà il capolinea della stagione. Ma penso che questo non avrà un grande impatto sulla prima serie, che vogliamo vincere ad ogni costo. Per l’hockey è una formula forse un po’ strana, ci sono dinamiche diverse da quelle a cui siamo abituati, ma questo vale per tutti. Tutto andrà velocemente, si parla di pochi giorni, dunque la preparazione mentale dovrà essere simile a quella avuta lo scorso anno nel pre-playoff contro il Friborgo”.