ZSC LIONS – AMBRÌ
5-4
(2-2, 3-1, 0-1)
Reti: 9’27 Andrighetto 1-0, 11’44 Spacek (Heed, Pestoni) 1-1, 18’07 Spacek (Zwerger) 1-2, 19’32 Hollenstein (Malgin) 2-2, 25’31 Lammikko (Fröden, Hollenstein) 3-2, 31’10 Fröden (Lammikko) 4-2, 37’46 Fröden (Lehtonen, Andrighetto) 5-2, 39’08 Heed (Dauphin) 5-3, 59’07 Dauphin (Bürgler, Spacek) 5-4
Note: Swiss Life Arena, 12’000 spettatori
Arbitri: Kohlmüller, Wiegand; Huguet, Schlegel
Penalità: ZSC Lions 3×2, Ambrì 3×2
Assenti: Benjamin Conz, Rocco Pezzullo, Diego Kostner (infortunati), Kilian Zündel (sovrannumero), Alex Formenton (congedo), Valentin Hofer (Bellinzona Rockets)
ZURIGO – È mancato davvero poco all’Ambrì Piotta per riuscire ad ottenere un risultato utile in casa degli ZSC Lions, tanto che nel finale c’è pure stato qualcosa da recriminare sul fronte leventinese, partendo dall’occasione nello slot non sfruttata da Lilja e poi quei concitati secondi finali in cui ci sarebbe potuto anche scappare un rigore.
Ad un nulla dal termine Yannick Weber in area di porta ha infatti coperto con il guanto un puck messo sul portiere da Virtanen, episodio che è però passato inosservato. Per la squadra di Cereda è così arrivata una sconfitta che ovviamente può benissimo starci, soprattutto nell’economia di una settimana che ha visto i leventinesi fare esattamente ciò che si chiedeva loro, ovvero ottenere sei punti contro Ajoie e Langnau, e disputare poi una prova solida a Zurigo.
Certo, basta guardare alle cinque reti incassate per accorgersi che difensivamente la partita ha presentato qualche sbavatura di troppo – quelle che contro avversarie di alta classifica difficilmente vengono perdonate – ma in generale si è visto un Ambrì ben messo in pista e che ha mantenuto il giusto atteggiamento anche una volta finito in svantaggio di tre reti.
I padroni di casa dal canto loro hanno fatto la voce grossa soprattutto nel tempo centrale, quando la velocità d’esecuzione di elementi come Malgin e Fröden hanno messo in difficoltà la difesa biancoblù. Heed e Zaccheo Dotti in particolare non hanno brillato su alcuni gol avversari, ma il difensore svedese ha compensato con una partita nuovamente di grande sostanza – è stato il giocatore più impiegato con oltre 26 minuti – e caratterizzata da un gol ed un assist.
Nuovamente protagonista anche Spacek, soprattutto in una prima metà di gara che lo ha visto infilare una bella doppietta e confermare quanto bene funzioni il terzetto con Pestoni e Dauphin. Sensazione che in generale ha di nuovo trasmesso l’intero lineup, che pare aver finalmente trovato il suo equilibrio nonostante la quarta linea abbia perso d’attrito a causa di un nuovo infortunio a Kostner.
Tra i momenti importanti che hanno segnato la sfida c’è ovviamente il periodo centrale – quando i Lions hanno trovato tre gol pesantissimi – ma anche l’episodio del 2-2 arrivato a ridosso della prima sirena. Andare alla prima pausa in vantaggio non avrebbe forse cambiato i destini dell’Ambrì, ma la seconda frazione sarebbe comunque iniziata con delle premesse un po’ diverse.
Con il passare dei minuti la forza offensiva di Fröden e compagni è però venuta a galla, e per i leventinesi non è bastata una buona struttura di squadra ed una prova generosa per compensare la superiorità della capolista. Complessivamente la prestazione dell’Ambrì è però stata buona, con un’ossatura di gioco solida e che solo nei momenti migliori delle prime due linee dei Lions è andata davvero in difficoltà, incontrando comunque delle criticità che potevano essere attese.
Spacek e compagni non hanno insomma azzeccato la partita perfetta – a cui va sempre aggiunta anche un po’ di fortuna – necessaria per espugnare la Swiss Life Arena, ma pure nel finale si è visto come l’Ambrì arrivi alla pausa in salute.
Dopo i sei punti ottenuti contro avversari come Ajoie e Langnau – insidiosi, ma che alla Gottardo Arena non avevano vissuto le loro migliori serate – si attendeva un test più significativo per capire lo stato dell’Ambrì Piotta in vista del rush finale. La risposta, nonostante la sconfitta, può lasciare ben sperare.
IL PROTAGONISTA
Jesper Fröden: Il gol gli mancava da un paio di partite, ma nel pomeriggio di domenica lo svedese è tornato a mostrare quegli istinti che lo rendono spesso incontenibile. Il suo assist perfetto a Lammikko, la rete da grande opportunista su azione d’ingaggio, oppure il one-timer valso il gol decisivo ben riassumono un repertorio completo e che per l’Ambrì Piotta è stato molto difficile da contenere.
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