DAVOS – AMBRÌ
4-5
(2-2, 2-2, 0-0; 0-1)
Reti: 8’37 Nordström (Dahlbeck) 1-0, 13’06 Chris Egli (Frehner, Dominik Egli) 2-0, 14’30 Virtanen (Bürgler) 2-1, 15’07 Formenton (Kostner) 2-2, 22’19 Chris Egli (Frehner) 3-2, 27’56 Marc Wieser (Corvi, Dominik Egli) 4-2, 36’43 Dauphin (Formenton) 4-3, 38’03 Kostner (Formenton) 4-4, 60’24 Virtanen (Heim) 4-5
Note: Eisstadion Davos, 4’153 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Borga; Kehrli, Meusy
Penalità: Davos 2×2, Ambrì 3×2
Assenti: Daniele Grassi, Zaccheo Dotti, Tommaso De Luca (infortunati), Janne Juvonen (sovrannumero), Simone Terraneo (Nazionale U20)
DAVOS – Ha avuto il merito di non mollare l’Ambrì Piotta, ed alla fine è stato premiato. Il successo all’overtime in quel di Davos è arrivato al termine di una prova complessivamente solo discreta – con alcuni errori evitabili sulle reti avversarie che dopo una pausa si è più portati a commettere – ma nell’epilogo i leventinesi hanno trovato il modo di ottenere un successo che per lanciare le ultime intense settimane dell’anno potrà essere prezioso.
Certo, la prestazione della squadra di Cereda non è stata esente da sbavature ed in particolare i biancoblù hanno sofferto il classico gioco in transizione del Davos, che i grattacapi maggiori a Conz li ha portati proprio con delle ripartenze veloci e ben congegnate.
Non a caso infatti tutte le reti ottenute a parità numerica dei grigionesi sono arrivate in questa maniera, approfittando anche di alcuni errori di posizionamento e valutazione degli ospiti. Sulle prime due segnature sono infatti stati Fohrler ed Heed a farsi prendere in velocità, mentre sul provvisorio 3-2 Zündel non è riuscito ad opporsi a Chris Egli dopo azione ben imbastita da Frehner.
L’Ambrì Piotta cammin facendo ha però ritrovato un certo equilibrio, dandosi la chance di restare in partita rimontando in due circostanze uno svantaggio di due reti. Importantissimo per Formenton e compagni essere riusciti ad andare alla prima pausa sul 2-2, soprattutto perché i gol incassati nel primo tempo erano arrivati dopo che i leventinesi avevano sostanzialmente dominato i primi 7-8 minuti di gioco.
In quel frangente – che rimane il migliore dell’intera partita, complice anche un Davos inizialmente un po’ sulle gambe – l’Ambrì non aveva saputo segnare, ed ha dovuto mandar giù due bocconi amari quando il Davos si è ritrovato sul 2-0 un po’ contro l’andamento del gioco. La situazione è però stata rapidamente riportata in parità dai due migliori giocatori di serata, ovvero Virtanen e Formenton che hanno segnato due gol nel giro di 37 secondi.
Le montagne russe del primo periodo non si sono però tradotte nel giusto slancio per la frazione centrale, ed anzi l’Ambrì nel secondo tempo ha trovato le sue maggiori difficoltà, facendo registrare il primo tiro verso Aeschlimann dopo addirittura 15 minuti.
Il Davos dal canto suo non ha fatto stravedere, ma con maggiore costanza tra un cambio e l’altro ha giustificato le segnature di Chris Egli e Wieser, che sembravano poter scavare un solco più incisivo rispetto al doppio vantaggio del primo periodo. Ed infatti in termini di gioco è stato così, ma il discusso gol propiziato da un’incursione di Dauphin nello slot ha rilanciato i leventinesi.
Nell’occasione non sono mancate le proteste del portiere Aeschlimann dopo la scelta degli arbitri di assegnare la rete, ma il responso della revisione video ha semplicemente portato ad una decisione da manuale. Jung è stato individuato come responsabile sia dell’ostruzione di Dauphin su Aeschlimann, che dello spostamento della porta e dunque il gol è stato ritenuto valido.
L’Ambrì in quel momento è stato scaltro nell’approfittare del calo di concentrazione degli avversari per colpire di nuovo, con Kostner abile nell’infilare il 4-4 dopo disco ben recuperato da Formenton nell’angolo.
Dopo 40 minuti di peripezie, le squadre nella terza frazione hanno cercato di limitare maggiormente gli errori, garantendosi un punto a testa prima che Virtanen infilasse la sua decima rete stagionale (!) valsa il successo ospite.
Una prova complessivamente discreta quella dei leventinesi, non particolarmente lucida in fase difensiva ma concreta nell’andare a trovare un risultato positivo al rientro dalla pausa. Il livello mostrato nelle precedenti uscite era sicuramente stato più alto e costante, e l’obiettivo per le ultime partite del 2023 sarà quello di tornare su quella lunghezza d’onda, partendo dal carattere comunque mostrato sul ghiaccio di Davos.
IL PROTAGONISTA
Alex Formenton: Il canadese è stato di gran lunga il migliore in pista, tanto che ad ogni cambio ha macinato gioco nell’ambito di una linea con Kostner e Pestoni che è stata la più convincente per i leventinesi. Con il gol ha finalmente fatto cadere la “maledizione” degli uno-contro-uno, ed è da rivedere anche il disco recuperato per il 4-4 di Kostner. L’unica sbavatura è stata l’ingenua penalità che ha portato al 5-contro-3, ma dopo una prova del genere è un episodio che si può sicuramente perdonare.