RAPPERSWIL – La fredda trasferta sangallese, contraddistinta da un clima decisamente invernale all’esterno della pista, ha restituito un Lugano piuttosto rinfrescato rispetto alle ultime due uscite.
Merito non tanto dei leggeri fiocchi di neve sopra la SGKB Arena ma di una squadra bianconera ritrovata e rimescolata dai cambi di linea apportati da Luca Gianinazzi: “A volte è necessario fare dei cambiamenti – afferma Markus Granlund – quando hai bisogno di nuove soluzioni cerchi dei nuovi stimoli e nuove chimiche, possiamo dire che nel nostro caso sono funzionati molto bene”.
Markus Granlund, quella contro i Lakers possiamo metterla tra le due-tre migliori prestazioni stagionali?
“Non so se sia stata una delle migliori, certo guardando il risultato vien da dire di sì, e sicuramente abbiamo giocato veramente bene. Eravamo decisi a riproporre il nostro sistema con continuità perché ci permette di creare tanto davanti al portiere avversario e di proteggerci bene in difesa e martedì è andato tutto bene.”
I numerosi cambi nelle linee d’attacco hanno dato i loro frutti, tutti i giocatori coinvolti sono andati a punti…
“Dovevamo provare qualcosa perché nelle ultime partite andavamo a segno con un solo blocco, mentre ora siamo riusciti a distribuire di più il gioco offensivo e altri ragazzi sono andati in gol. Il buon lavoro da parte dei quattro blocchi non è mai mancato ma ogni tanto un cambiamento va fatto per dare magari nuovi stimoli e contro il Rapperswil ha dato i suoi frutti”.
La vostra forza sembra stare anche nella pazienza, solo un anno fa un paio di sconfitte consecutive vi mandava nel pallone, mentre ora sapete uscire dai momenti difficili con sicurezza…
“Abbiamo la consapevolezza di essere un’ottima squadra, per questo non siamo mai andati in panico o frustrazione dopo qualche sconfitta. L’importante è sapere che non si può vincere sempre e le sconfitte arriveranno, la cosa importante è essere pronti a reagire e fare sempre meglio di giorno in giorno”.
Venerdì arriva il derby, le sensazioni sono quelle migliori per voi?
“Quando stai bene non vedi l’ora di giocare il derby, soprattutto quando è in casa. È una partita sempre attesissima e per questo sarà importante gestire le emozioni e giocarla con disciplina e concentrazione, nel nostro caso dovremmo dare continuità a quanto fatto contro i Lakers”.
Per quanto riguarda il piano personale, dopo diversi infortuni e malanni sembri sulla via della ripresa, l’impressione è giusta?
“Non è stato facile inizialmente, ero sempre frenato da qualche problema ma sento che a partire dalle ultime tre-quattro partite sta andando decisamente meglio. Il problema principale è stato tornare al giusto ritmo di pattinaggio, senza di quello tutto risulta più difficile ma piano piano e con il lavoro quotidiano mi sento meglio di giorno in giorno”.