ZSC LIONS – AMBRÌ
5-3
(0-0, 4-2, 1-1)
Reti: 20’53 Kostner (Spacek, Pestoni) 0-1, 30’22 Balcers 1-1, 30’54 Riedi (Baechler, Lehtonen) 2-1, 35’40 Balcers (Lehtonen, Malgin) 3-1, 36’28 Andrighetto (Sigrist) 4-1, 39’18 Formenton (Virtanen) 4-2, 50’22 Spacek (De Luca, Eggenberger) 4-3, 52’48 Grant (Balcers, Lehtonen) 5-3
Note: Swiss Life Arena, 12’000 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Mollard; Obwegeser, Kehrli
Penalità: ZSC Lions 4×2, Ambrì 4×2
Assenti: Zaccheo Dotti, Daniele Grassi (infortunati), Yannick Brüschweiler, Laurent Dauphin (sovrannumero), Valentin Hofer (Bellinzona Rockets)
ZURIGO – È riuscito tutto sommato a restare in partita sino a otto minuti dal termine l’Ambrì Piotta, ma quella di sabato è stata probabilmente la serata in cui tra i leventinesi e gli avversari è venuto a galla il divario più evidente. A tratti davvero impressionanti infatti gli ZSC Lions, che hanno presentato un lineup con diverse assenze – ammalati i vari Fröden, Lammikko, Hollenstein e Schäppi – e soli quattro stranieri, ma questo non ha impedito loro di controllare il gioco per ampie fasi di partita.
In particolare il periodo centrale è stato quasi a senso unico, con i padroni di casa capaci di segnare quattro reti a risultato di addirittura 25 tiri lasciati partire verso Juvonen. L’Ambrì in quella fase ha cercato di stringere i denti come ha potuto, con il portiere finlandese che inizialmente è stato anche bravo nello sfoderare alcuni interventi che hanno calmato l’impeto degli avversari, ma a lungo andare Balcers e compagni hanno sfondato il muro biancoblù e segnato quattro volte in sei minuti prima che la squadra di Cereda riuscisse a riprendere fiato.
I leventinesi hanno comunque avuto il merito di non arrendersi, e con una bella azione di Formenton in shorthand e poi grazie alla segnatura di Spacek – tornato in gol dopo 12 partite a secco – hanno riaperto la partita. La solidità dei Lions non è però mai sembrata vacillare, e dopo una penalità a Pezzullo è arrivato il definitivo quinto gol locale che ha chiuso ogni discussione.
Un successo giusto quello degli ZSC, legittimato da un gioco apparso a tratti impressionante e che ha trovato i suoi apici in alcune combinazioni in powerplay da applausi, su tutti quella che aveva portato Balcers ad infilare al volo il punto del provvisorio 3-1.
L’Ambrì dal canto suo può recriminare per alcuni episodi poco brillanti, come ad esempio il disco perso da Kostner in occasione dell’1-1, l’intervento completamente mancato da Fohrler sul raddoppio 36 secondi più tardi, oppure il puck mal gestito da Isacco Dotti sul pesante 4-1. Qualcosa in più forse poteva inoltre essere ricavato dal primo periodo, con gli uomini di Crawford con ancora poco ritmo nelle gambe ma che ha anche visto in pista un Ambrì un po’ allungato e poco deciso nell’imbastire la sua manovra.
Significativi inoltre quei quattro minuti di powerplay non sfruttati – quasi a ricalcare la medesima situazione della sera precedente – quando l’esecuzione dei leventinesi è risultata essere troppo lenta per non essere letta in anticipo dagli avversari.
Che le cose non stessero funzionando al meglio lo ha ovviamente percepito anche la panchina, con Cereda che ha chiamato il timeout quando la sua squadra era ancora avanti 1-0, ed ha poi operato nuovi cambi di linea nel terzo tempo. Nel corso del weekend si sono insomma viste tantissime combinazioni diverse (con addirittura Lilja nel ruolo di centro nel terzo tempo), da leggere come stimoli sull’arco di due partite in cui l’esecuzione dell’Ambrì non è stata al massimo della lucidità, mentre in retrovia sono state concesse troppe occasioni ed incassate ben dieci reti.
In evidenza si è messo nuovamente Formenton, l’uomo più in forma al momento, mentre diversi altri elementi sull’arco delle due partite si sono espressi con poca lucidità e mordente.
Si è ad ogni modo trattato di un weekend da zero punti che può starci, sia come fisiologica flessione dopo sette successi consecutivi, ma anche considerando la solidità di due avversari come Ginevra e ZSC Lions, che sul ghiaccio hanno mostrato ottime cose. Questa resta però solo un’attenuante per un Ambrì che anche alla Swiss Life Arena ha in alcuni momenti reso troppo facile la vita agli avversari, con dischi gestiti malamente e degli errori evitabili su più di una rete locale.
La squadra di Cereda dovrà insomma tornare a giocare in maniera più semplice, senza forzare le proprie giocate ma mostrando quella pazienza – figlia anche di una sicurezza che invece in queste uscite ha lasciato un po’ spazio alla frustrazione – e maturità che erano state un’arma nel recente passato. La prossima occasione arriva martedì contro il Bienne.
IL PROTAGONISTA
Rudolfs Balcers: L’attaccante lettone è stato uno dei tanti elementi degli ZSC Lions che ha portato in pista un’intensità tale da renderlo una spina nel fianco per i leventinesi. Con due gol e un assist è stato sicuramente il motore principale della manovra locale, ed il suo ottimo stato di forma è testimoniato dal bilancio recente di sei punti nelle ultime cinque partite.
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