AMBRÌ – GINEVRA
2-5
(1-2, 0-1, 1-2)
Reti: 2’59 Praplan 0-1, 5’05 Pouliot (Praplan) 0-2, 17’18 De Luca (Zwerger, Spacek) 1-2, 29’44 Le Coultre 1-3, 53’45 Manninen (Hartikainen, Miranda) 1-4, 58’47 Bürgler (Virtanen, Dauphin) 2-4, 59’18 Richard 2-5
Note: Gottardo Arena, 6’534 spettatori
Arbitri: Stolc, Lemelin; Obwegeser, Wolf
Penalità: Ambrì 2×2, Ginevra 6×2
Assenti: Zaccheo Dotti, Daniele Grassi (infortunati), Manix Landry, Yannick Brüschweiler, Janne Juvonen (sovrannumero), Valentin Hofer (Bellinzona Rockets)
AMBRÌ – Prima o poi doveva succedere, vien da dire. L’Ambrì Piotta è incappato in una serata sicuramente poco brillante, con troppe imprecisioni in fase d’esecuzione per sperare di piegare un Ginevra invece molto solido e ben organizzato, ed alla fine ne è uscita una partita in cui i biancoblù si sono arrabattati – pasticciando parecchio – alla ricerca di quell’episodio necessario per girare il momentum dalla loro parte, senza però mai riuscirci.
La squadra di Cereda stavolta si è infatti espressa in maniera troppo approssimativa, commettendo da un lato alcuni errori evitabili pagati a caro prezzo, ma dall’altro dovendo accettare la capacità del Servette di applicare una pressione costante sul portatore del disco che ha impedito ai leventinesi di imbastire delle azioni pulite.
Contro un avversario solido e scafato non ha ovviamente aiutato iniziare la serata sotto di due reti dopo cinque minuti di gioco – momento in cui lo staff leventinese ha già dovuto chiamare il timeout – soprattutto considerando come le segnature di Praplan e Pouliot siano state propiziate dai dischi gestiti maldestramente da Kostner e Fohrler.
Due errori che nelle serate di maggior lucidità sarebbero stati probabilmente evitati, così come l’incomprensione a livello di marcatura sul pesantissimo 3-1 ottenuto da Le Coultre, che è andato a battere Conz in maniera quasi indisturbata nonostante attorno a lui ci fossero ben tre giocatori leventinesi.
Le difficoltà maggiori l’Ambrì Piotta le ha però trovate nell’entrare in partita, e sostanzialmente – nonostante la bella rete confezionata da Zwerger e De Luca – si è dovuto attendere il periodo centrale per vedere i biancoblù giocare con una certa convinzione. Nei primi 20 minuti le intenzioni di Spacek e compagni sono infatti rimaste solo abbozzate e frenate da una povera esecuzione, mentre nel secondo tempo si è vista maggiore determinazione ed emozione.
La pressione su Descloux si è fatta più costante e diretta, ma non ha portato alla rete nel miglior momento dei leventinesi. Anzi, l’impressione è che l’episodio spartiacque della sfida sia stato il gol mancato da Formenton a tu-per-tu con il portiere granata, occasione che se concretizzata avrebbe potuto portare a quella “sterzata” che la squadra di Cereda non è poi più riuscita a provocare.
In aiuto dell’Ambrì non è arrivato nemmeno il powerplay, che non ha generato particolari pericoli in occasione di quei quattro minuti di superiorità che hanno rappresentato a loro volta un bivio importante nell’economia della partita.
Cereda ha cercato di stimolare il gruppo cambiando praticamente tutte le linee nel secondo tempo, ed apportando poi ulteriori cambiamenti nell’ultima frazione, senza però mai trovare la scintilla capace di accendere davvero il motore del gioco. Poche anche le individualità brillanti, a partire dai centri che hanno tutti vissuto una serata un po’ incolore, ed anche nel resto del reparto la dinamicità di Formenton oppure De Luca non ha trovato molto seguito.
Non è stata insomma la miglior serata per i leventinesi, in cui ad un certo punto è forse emersa anche un po’ di frustrazione per non essere riusciti ad eseguire al meglio le proprie intenzioni, anche se il giusto atteggiamento non è mai mancato.
Si è dunque fermata a sette la serie di vittorie consecutive per l’Ambrì Piotta, ed era anche fisiologico che ad un certo punto arrivasse una serata meno brillante e più “pasticciata” di quanto i leventinesi ci hanno sin qui abituato. Fondamentale sarà ora mostrare il carattere per imbastire già sabato una prova più concreta e di carattere, affrontando nella giusta maniera l’impegnativa trasferta di Zurigo.
IL PROTAGONISTA
Simon Le Coultre: Nel periodo centrale è stato bravo a sfruttare la marcatura poco decisa degli avversari per andare a battere Conz con un tiro preciso, ottenendo il gol che alla fine ha deciso la sfida. Sul suo conto ci sono 18 minuti di qualità, caratterizzati anche da tre conclusioni bloccati e da addirittura sei tiri in porta, a testimonianza di una prestazione completa ed intensa a ogni cambio.
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