Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
1. Per Ginevra andata e ritorno
L’ultima rete di Luca Fazzini messa a segno prima dell’ultimo weekend risaliva ormai al 6 ottobre nella sfida casalinga contro il Ginevra, ossia la bellezza di 12 partite senza gol.
In questo lasso di tempo il numero 17 aveva fatto comunque in tempo a servire 6 assist ai compagni ma era evidente che per uno come il 28enne la rete è come l’acqua nel deserto, e allora ci è voluto di nuovo il Ginevra per insegnargli come insaccare di nuovo i dischi alla sua maniera, con la sassata valsa l’1-1.
Per fortuna che il “Fazz” si è ripetuto subito in casa contro il Davos, perché la prossima partita del Lugano di fronte ai granata è prevista solo all’inizio di gennaio…
2. Un pensiero in meno
A volte si crede che gli sportivi professionisti non risentano delle vicissitudini che li riguardano anche in maniera “passiva”, come i movimenti di mercato che non li toccano direttamente ma che hanno comunque delle conseguenze sul loro futuro.
Chissà se questo è capitato anche a Mikko Koskinen, magari con qualche incertezza sul proprio futuro anche un uomo d’esperienza come il finlandese ha visto le sue prestazioni risentire di qualche insicurezza fino a qualche settimana fa, mentre venerdì a Ginevra ha rispolverato una prestazione di alto livello.
Nella pausa dedicata alle nazionali il Lugano ha ufficializzato l’ingaggio per la prossima stagione di Joren Van Pottelberghe per formare una coppia svizzera con Niklas Schlegel, facendo quindi capire che Koskinen non vestirà più la maglia bianconera. Forse questa notizia ha liberato un po’ la mente del portiere ex Oilers, che all’età di 36 anni (e come straniero in Svizzera) deve per forza fare dei ragionamenti molto diversi e più ampi rispetto a un collega con dieci anni di meno, e magari oggi la sua testa è un po’ più leggera.
3. Barbera e Champagne
Si è discusso per qualche partita della presunta dipendenza del Lugano da parte della sua spettacolare prima linea, ed in effetti per un bel momento sono stati Carr, Thürkauf e Joly a trascinare i bianconeri (e finalmente la squadra di Gianinazzi ha una vera prima linea, vien da dire) ma molto è stato ingigantito dal fatto che i tre citati hanno veramente mosso una quantità incredibile di punti, tanto da trovarsi appaiati nei primi quattro posti della classifica marcatori.
Nelle ultime tre partite però il Lugano ha mostrato anche altre armi e contro Kloten, Ginevra e Davos (tre vittorie piene) su 12 reti solo 2 portano la firma del primo blocco, una per Carr e un’altra per il capitano. A mettersi in evidenza sono stati invece Fazzini con 3 gol, Morini con 2 e poi una a testa per Arcobello, Patry e i difensori Alatalo, Müller, Wolf, con gli ultimi due tutt’altro che degli scorer.
Quindi che dalla bottiglia esca del Barbera o dello Champagne, come cantava Giorgio Gaber, a Lugano si sono solo detti “stasera beviam…”.
4. La sera leoni, la mattina… pure
Nell’ultima occasione in cui il Lugano ha dovuto giocare un doppio turno con una trasferta lunga (Losanna), la sera seguente ha subito una vera e propria lezione dallo ZSC, dovendo scendere in pista evidentemente in condizioni poco ideali.
Ancora una volta il calendario ha riservato ai bianconeri un weekend di fuoco, con il lungo viaggio da Ginevra con rientro alle quattro del mattino e poi la sfida casalinga contro un riposato Davos, ma stavolta la gestione delle energie è andata decisamente meglio (e anche la sostanza dei punti) tanto che contro i gialloblù Thürkauf e compagni non hanno mostrato alcun cedimento.
Dite che è stato merito di una colazione a base di carne secca e nusstorte?
5. Eppure ne ha viste…
Si è divertito Luca Fazzini nella sfida contro il Davos, tanto che involandosi verso Gilles Senn per segnare il 6-2 ha tirato fuori una mossa coraggiosa con un tiro no-look, rivolgendo lo sguardo verso Markus Granlund alla sua destra mentre era intento a infilare il disco alle spalle del grigionese.
Persino l’attaccante finlandese festeggiando il numero 17 era evidentemente impressionato, lasciandosi andare a un chiaro “Damn!” con gli occhi strabuzzati per la mossa appena vista. Se pure un attaccante del calibro e dell’esperienza di Granlund rimane di stucco, significa che stavolta Fazzini l’ha fatta davvero grossa.