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Ambrì Piotta

L’Ambrì guadagna la pausa con maturità e vince la quinta di fila

I leventinesi gestiscono con intelligenza la partita di Davos, e dopo 20 incontri occupano il quinto posto. Ottima prova di Conz, di nuovo preziosa la profondità

(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

L’Ambrì guadagna la pausa con maturità e vince la quinta di fila

DAVOS – AMBRÌ

0-3

(0-1, 0-1, 0-1)

Reti: 14’03 Fohrler (Lilja, Pestoni) 0-1, 21’19 Pestoni (Formenton, Lilja) 0-2, 59’31 Pestoni (Dauphin, Heed) 0-3

Note: Eisstadion Davos, 5’273 spettatori
Arbitri: Kohlmüller, Dipietro; Cattaneo, Bachelut
Penalità: Davos 1×2 + 1×5 + 1×20, Ambrì 3×2

Assenti: Diego KostnerZaccheo Dotti (infortunati), Janne JuvonenYannick BrüschweilerManix Landry (sovrannumero), Valentin Hofer (Bellinzona Rockets)

DAVOS – Non avrebbe potuto guadagnarsi la pausa in maniera migliore l’Ambrì Piotta, che dopo l’energia sprigionata per ottenere la vittoria nel derby ha confermato a Davos di saper giocare anche delle partite con un andamento diverso, ottenendo un successo per 3-0 molto “pulito” in termini di organizzazione sul ghiaccio.

Cinque vittorie consecutive – e ben sette nelle ultime dieci partite – sono un ottimo bilancio che mette il punto esclamativo ad una prima parte di stagione che ci ha mostrato una squadra ben costruita e gestita con intelligenza, tanto che dopo 20 partite sono davvero poche le serate in cui il gruppo di Cereda non ha convinto.

Il successo sul ghiaccio grigionese assume valore anche per il contesto in cui è arrivato, ovvero al termine di un filotto di otto partite in 16 giorni, e contro un avversario impegnato già due volte in settimana ma a riposo venerdì sera. È insomma entrata in gioco anche una certa gestione delle energie, in parte assicurata dall’inserimento di alcuni elementi freschi – Conz tra pali, Pezzullo in retrovia e Formenton in attacco – ma impostata anche con un gioco paziente e basato con efficacia su un buon filtro in zona neutra.

(PostFinance/KEYSTONE/Gian Ehrenzeller)

L’Ambrì è così riuscito a tenere i ritmi della sfida piuttosto bassi, e dopo una decina di minuti iniziali passati un po’ sulle gambe ha iniziato ad evidenziare nuovamente un contributo uniforme da parte delle quattro linee. La profondità della squadra ha permesso anche di sopperire senza conseguenze alla bandiera bianca alzata da Grassi nel finale di primo tempo, quando il capitano ha incassato un duro colpo alla balaustra da Frehner punito con cinque minuti di penalità ed una doccia anticipata. Il ticinese è stato portato all’ospedale per accertamenti e le sue condizioni andranno verificate nei prossimi giorni.

Il suo posto è stato preso da Kneubuehler, che aveva iniziato il match nel ruolo di 13esimo attaccante. Nel frattempo i biancoblù ad inizio periodo centrale hanno sfruttato il powerplay per trovare con Pestoni il gol del 2-0, dopo che nel primo periodo era stato Fohrler a capitalizzare l’intelligente impostazione di Lilja.

I leventinesi hanno poi avuto varie opportunità per uccidere davvero la partita, ma un po’ di sfortuna mista a qualche passaggio di troppo hanno tenuto il Davos in corsa. Gli uomini di Josh Holden stanno però vivendo un periodo difficile in termini offensivi – appena una rete nelle ultime tre uscite, con già una serata in bianco giovedì a Losanna – e quando sono riusciti ad alzare il ritmo si sono scontrati con un Conz praticamente perfetto.

La fase davvero chiave in questo senso è arrivata già nelle battute finali del periodo centrale, quando il Davos ha messo davvero una marcia in più approfittando di un Ambrì un po’ sulle gambe, ma capace di stringere i denti e di portare il fondamentale doppio vantaggio alla seconda pausa.

(PostFinance/KEYSTONE/Gian Ehrenzeller)

Negli ultimi 20 minuti i pericoli sono infatti stati sicuramente più limitati, ed i biancoblù hanno gestito con maturità la situazione ed hanno sempre trasmesso una certa sicurezza nel gestire il puck in uscita dal terzo. Anche in questo si vede la maturità di una squadra che sta crescendo a vista d’occhio, composta da diversi giovani che non hanno paura di osare, e da delle chimiche per alcuni aspetti ancora da cementare ma che stanno crescendo con costanza.

Con un bilancio di cinque vittorie consecutive ed un quinto posto in classifica che è tanto meritato quanto incredibile, per l’Ambrì Piotta la pausa sembra comunque arrivare al momento giusto. C’è infatti tanto da digerire in casa leventinese, visti i primi due mesi ricchi di avvenimenti su cui si avrà ora l’opportunità di fare il punto con una certa calma.

E poi si tratterà di ripartire con la stessa filosofia. Ovvero quella di una squadra in cui tutti vengono messi in gioco, i ruoli vengono assegnati per meritocrazia, ed un gruppo che risponde a questi stimoli con una crescita costante che sta rendendo l’Ambrì una squadra molto bilanciata e con tante risorse. E nel frattempo si è creato anche un cuscinetto di otto punti sull’11esimo posto, che ad inizio novembre non significa ovviamente nulla, ma che rappresenta sicuramente una buona notizia.


IL PROTAGONISTA

Benjamin Conz: Il dualismo in casa leventinese sta funzionando a meraviglia, e dopo la vittoria conquistata nel derby da Juvonen, a Davos è stato Conz a giocare una partita praticamente perfetta e a fermare ogni iniziativa avversaria. Meritatissimo il suo primo shutout stagionale, una bella soddisfazione per un campionato del giurassiano sin qui di ottimo livello e che lo aveva visto assicurare medie di parate molto alte già per tutto il mese di ottobre.


HIGHLIGHTS

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