ZUGO – AMBRÌ
2-3
(0-2, 1-1, 1-0)
Reti: 5’01 Formenton (De Luca) 0-1, 10’21 Heim (Kneubuehler) 0-2, 21’28 Simion (Michaelis) 1-2, 28’26 De Luca (Zwerger) 1-3, 49’33 Simion (Geisser, Michaelis) 2-3
Note: Bossard Arena, 7’200 spettatori
Arbitri: Borga, Lemelin; Cattaneo, Humair
Penalità: Zugo 2×2, Ambrì 2×2
Assenti: Diego Kostner, Simone Terraneo (infortunati), Nando Eggenberger (sovrannumero), Laurent Dauphin (squalificato), Valentin Hofer (Bellinzona Rockets)
ZUGO – Dopo la prima partita realmente negativa della stagione l’Ambrì Piotta era chiamato ad un’immediata reazione, ed in casa del lanciatissimo Zugo ha trovato la miglior risposta possibile. I biancoblù si sono infatti imposti al termine di una prova caratterizzata da lucidità e personalità, non subendo praticamente mai il gioco dei padroni di casa, ed anzi mostrandosi per tutti i 60 minuti come la miglior squadra in pista.
Questo tipo di autorevolezza e sicurezza non era evidente dopo un’uscita a Friborgo in cui a livello collettivo erano stati commessi parecchi errori difensivi, ma nel rilanciarsi la squadra di Cereda non ha evidenziato alcun timore, ed anzi sin dai primi minuti ha dimostrato di voler cercare la vittoria senza attendere lo svilupparsi degli eventi.
Già dai cambi iniziali si è infatti visto un Ambrì capace di creare pressione con tutte le quattro linee, e complessivamente questo si è confermato per l’intera gara anche se nelle fasi finali più delicate la quarta linea si è vista con meno frequenza.
A livello di lineup ha fatto il suo rientro Isacco Dotti in sostituzione dell’infortunato Terraneo (problemi alla schiena per lui), mentre sul fronte offensivo Eggenberger è finito per la prima volta in sovrannumero e De Luca ha riguadagnato il suo posto come centro del terzo blocco.
A mettersi in particolare evidenza è stato proprio il giovane Tommaso De Luca, autore indubbiamente della sua miglior partita a partire dall’assist che ha permesso a Formenton di sbloccare il risultato dopo 5 minuti di gioco. Quella prima segnatura è stata seguita in maniera quasi naturale dalla seconda, orchestrata da Heim e poi conclusa in rete dallo stesso centro, che dopo dieci minuti ha portato i leventinesi avanti 2-0.
In quella fase l’Ambrì è stato bravo ad impedire allo Zugo di entrare in partita, e di fatto gli uomini di Tangnes – che dopo appena 13 minuti ha chiamato il timeout – hanno iniziato ad uscire dal guscio unicamente quando hanno potuto usufruire del primo powerplay.
Fondamentale la prestazione di Conz, autore di un’ottima partita e di diverse parate che hanno impedito allo Zugo di trovare il gol in fasi delicate della sfida. Senteler poco dopo lo 0-2 avrebbe potuto sin da subito cambiare le coordinate del primo tempo, ma in quell’occasione così come in tante altre il giurassiano si è fatto trovare pronto.
Peccato per l’avvio di periodo centrale, quando Pestoni ha sostanzialmente regalato il primo gol di serata agli avversari con un disco gestito malamente dietro la porta, che si è trasformato nell’assist ideale per Dario Simion. Per il ticinese l’altro lato della medaglia è stato rappresentato da una certa pericolosità offensiva, specialmente nella prima metà di gara in cui ha sollecitato spesso Hollenstein.
Lo Zugo – che nel primo periodo ha perso Kovar – non è però mai riuscito a portare davvero il momentum dalla sua parte, ed al 28’26 è arrivato l’importantissimo primo gol stagionale di Tommaso De Luca, che con una bella finta ha riportato a due le reti di vantaggio.
Per i leventinesi di occasioni per trovare un’ulteriore segnatura ce ne sono state – ad esempio con Formenton, oppure con una bella azione di Bürgler terminata sul palo – ma ciò che più ha colpito è la maniera in cui è stato gestito il vantaggio. Certo, ad una decina di minuti dal termine Simion ha rimesso tutto in discussione, ma l’Ambrì non ha mai perso la lucidità ed ha sempre gestito il puck senza regalarlo agli avversari.
C’è insomma stata tanta intraprendenza e sicurezza nella prova della squadra di Cereda, sintomo che dopo “l’imbarcata” di Friborgo la partita della Bossard Arena è stata preparata nella giusta maniera. Si è infatti vista una bella costanza su tutti i 60 minuti, il tutto partendo dalla buona esecuzione delle giocate offensive che ha reso le cose più semplici, sia per tenere sempre Hollenstein sull’attenti che di riflesso per ridurre i minuti in zona offensiva dello Zugo.
È stata insomma una serata quasi perfetta, dove le uniche pecche si sono viste sui gol incassati – oltre all’errore di Pestoni sulla prima rete, in occasione della seconda Conz è stato sorpreso tra i gambali dopo una chiusura non riuscita di De Luca – ed in alcuni frangenti in cui elementi come Grassi oppure Fohrler sono apparsi in difficoltà.
Ma in una serata del genere è un po’ come andare a cercare il proverbiale pelo nell’uovo.
IL PROTAGONISTA
Conz e De Luca: Solitamente questo spazio è dedicato ad un unico giocatore, ma stavolta sotto i riflettori mettiamo sia il portiere che il giovane centro. Conz è stato fondamentale con diversi ottimi interventi, mostrando tanta freddezza anche in quei frangenti in cui lo Zugo pareva potersi rilanciare. De Luca ha invece giocato “semplicemente” il suo miglior match della stagione, mostrando tecnica ed intelligenza di gioco, e venendo premiato da una rete molto pregevole.