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Ambrì Piotta

L’Ambrì concede troppo al Ginevra, la rimonta è incompleta

La prova è in generale positiva, ma sono mancate solidità e compattezza per trarre il meglio da un inizio molto aperto. Primi gol in NL per Pezzullo e Landry

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

L’Ambrì concede troppo al Ginevra, la rimonta è incompleta

GINEVRA – AMBRÌ

5-3

(2-2, 2-0, 1-1)

Reti: 00’15 Pezzullo (Bürgler, Kneubuehler) 0-1, 10’48 Hartikainen (Filppula, Manninen) 1-1, 11’38 Zwerger (De Luca, Dauphin) 1-2, 12’00 Vatanen (Richard, Hartikainen) 2-2, 21’36 Rod (Jacquemet, Lennström) 3-2, 27’40 Praplan (Hartikainen, Lennström) 4-2, 47’02 Landry (Douay, Kostner) 4-3, 59’21 Jooris (Richard, Rod) 5-3

Note: Les Vernets, 5’511 spettatori
Arbitri: Wiegand, Hürlimann; Cattaneo, Schlegel
Penalità: Ginevra 3×2 + 1 x rigore, Ambrì 4×2

Assenti: Isacco Dotti (infortunato), Alex FormentonYannick BrüschweilerKilian ZündelValentin Hofer (sovrannumero), Nando Eggenberger (squalificato)

GINEVRA – È andato vicino anche stavolta ad ottenere punti l’Ambrì Piotta, ma per uscire con un risultato utile dal ghiaccio di Ginevra ai biancoblù sono mancati soprattutto quegli elementi che erano stati fondamentali la sera prima contro gli ZSC Lions, ovvero concentrazione e compattezza soprattutto in zona difensiva.

La prima parte di gara è infatti stata sin troppo scoppiettante ed imprevedibile, con uno spettacolo divertente per gli spettatori ma che sicuramente ha fatto ammattire i due allenatori. Nel gameplan di Luca Cereda ben difficilmente era previsto il pericoloso “ping pong” di occasioni che le due squadre si sono scambiate per una buona mezz’ora, con diversi errori su ambo i fronti ed i rispettivi attacchi bravi nell’approfittarne per creare un gran numero di occasioni da gol.

I biancoblù possono recriminare soprattutto per il primo periodo, quando hanno saputo farsi preferire in maniera piuttosto evidente al Ginevra in termini di gioco, ma sono rientrati negli spogliatoi con un 2-2 che andava stretto. L’Ambrì si è però messo nei guai concedendo troppo spazio ai campioni in svizzeri, mancando alcune chiusure nello slot oppure lasciando dei varchi troppo ampi quando Haapala e compagni mettevano una marcia in più a livello di velocità.

Così sono nate le due reti incassate nel primo tempo, ed anche quelle successive – che hanno di fatto deciso l’incontro – hanno visto il Ginevra approfittare di due marcature troppo leggere da parte di Zaccheo Dotti ed Heed.

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

I padroni di casa non hanno però mai potuto stare realmente tranquilli, perché sull’arco di tutti i 60 minuti non sono apparsi pienamente “sul pezzo”, ed anche per la squadra di Cadieux ci sono state tante sbavature che hanno costretto Descloux a rimanere sempre sull’attenti.

Bravi infatti i leventinesi a non perdere contatto con gli avversari, non facendosi mai schiacciare nel loro terzo ed anzi sfruttando in maniera interessante la dinamicità di alcuni suoi elementi in fase di transizione. Buona ad esempio la partita di Tommaso De Luca – probabilmente la sua migliore sin qui – caratterizzata dal bell’assist per la rete di Zwerger, ed in generale dal coraggio di tentare alcune giocate interessanti.

L’attaccante austriaco ha invece trovato la sua prima segnatura ma è andato ancora a corrente alternata, mentre le altre due reti leventinesi non verranno sicuramente dimenticate da Pezzullo (a bersaglio dopo appena 15 secondi di gioco!) e Landry, entrambi al loro primo gol in National League.

Proprio il figlio d’arte nel finale aveva ridato speranza ai leventinesi con il provvisorio 4-3, ma stavolta la rimonta non si è concretizzata. Dalla panchina si è cercato di dare ulteriori stimoli scambiando di ruolo Dauphin e Heim, e nel finale lo stesso Landry ha preso il posto di Grassi (non un gran inizio di stagione il suo) nel quarto blocco, ma stavolta è mancata la lucidità per trovare la giocata giusta.

(PostFinance/KEYSTONE/Martial Trezzini)

Un po’ di stanchezza ha forse condizionato anche l’esecuzione del rigore di Dauphin, nato da un episodio in cui il Ginevra ha spostato un bastone rimasto sul ghiaccio per cercare di contrastare i biancoblù. Peccato, perché a quel punto il pareggio sarebbe stato sicuramente meritato, ma in fondo anche da Les Vernets la sensazione generale è positiva pur con alcuni importanti asterischi sui gol incassati, che con maggiore accortezza potevano essere evitati.

Le premesse per ottenere dei punti contro un Ginevra apparso non irresistibile erano però presenti, ma l’Ambrì Piotta stavolta ha concesso alcuni episodi in maniera troppo facile agli avversari, ed ha finito per pagarne le conseguenze.

Nulla di grave, soprattutto al termine di alcuni giorni con tante distrazioni – seppur positive – sul fronte del mercato, e poi con la necessità di assestare il lineup per fare spazio a innesti e rientri. In questo senso sarà importante la prossima settimana di lavoro, per arrivare pronti alle sfide del weekend con Rapperswil e Kloten, squadre che sin qui hanno mostrato alcune fragilità.


IL PROTAGONISTA

Teemu Hartikainen: Non stiamo ancora vedendo le prestazioni che il possente finlandese ci aveva abituati la passata stagione, ma indubbiamente la lucidità di Hartikainen è in fase ascendente. Domenica non ci ha pensato due volte a sfruttare lo spazio concessogli dal box leventinese per infilare l’1-1, ed ha poi fornito un assist perfetto a Praplan per il GWG. Per lui in totale un gol e due assist, uniti ad un bilancio di +2.


HIGHLIGHTS


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