LUGANO – Non ha sicuramente vissuto un derby stagionale facile l’Ambrì Piotta, che è riuscito ad ottenere un punto dalla prima sfida cantonale, ma che per lunghi tratti ha dovuto stringere i denti contro un Lugano abile nel controllare il gioco.
Tra chi si è dato da fare c’è stato il giovane difensore Simone Terraneo, in pista anche venerdì per quasi 12 minuti.
“Sicuramente eravamo venuti a Lugano con l’intenzione di conquistare i tre punti, e nel primo tempo credo che abbiamo iniziato bene segnando anche due gol. Penso però che il fattore che ci è costato la partita sono state le penalità… Già nella prima frazione hanno permesso ai nostri avversari di prendere il momentum e poi nel periodo centrale loro hanno spinto tanto. Questo ci ha portato a commettere altre penalità e a perdere dei dischi sulla blu, ci è mancato qualcosa a livello di testa”.
Anche martedì avevate avuto fasi di difficoltà, ma stavolta è stato più difficile trovare una reazione…
“Rispetto alla sfida contro il Losanna siamo entrati meglio in partita, ma poi appunto le penalità ci hanno tagliato le gambe… Abbiamo avuto anche in 3-contro-5 che abbiamo giocato abbastanza bene, ma loro sullo scadere hanno trovato il gol e non è stato facile”.
Su cosa si è concentrato Luca Cereda a fine partita?
“Ci ha detto che nel primo tempo avremmo potuto avere la sfida in mano, ma le penalità ci sono costate care. Ci ha fatto notare anche i tanti turnover commessi nel secondo e terzo periodo, specialmente sulla blu offensiva… Avremmo dovuto giocare più semplice mandando il disco negli angoli per poi andare a recuperarlo mettendoci il fisico, abbiamo invece cercato qualche giocata di troppo”.
Questo era il tuo primo “vero” derby, com’è andata?
“È stato emozionante, ho provato a dare tutto perché volevo davvero vincere, la consideravo una partita molto importante. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta, dunque non sono proprio contento”.
Anche stavolta hai avuto quasi 12 minuti di ghiaccio, parecchi se contiamo che non fai parte degli special teams…
“Quello chiaramente sì, sono davvero felice della fiducia e del ghiaccio che sto ricevendo. Lo staff mi aiuta molto, dandomi anche dei consigli. Durante gli allenamenti guardiamo dei video assieme, mi aiutano molto a crescere e sono contento di questo”.
Il tuo salto in National League sta avvenendo come pensavi?
“Sicuramente mi sono accorto che non posso giocare come quando militavo negli U20, devo giocare in maniera più semplice e solida. Gli avversari sono professionisti di alto livello e quindi non posso fare troppe finte o cose del genere… Diciamo che è necessario essere più veloce di testa, bisogna subito fare il passaggio e poi smarcarsi per continuare l’azione, al posto di tenere tanto il disco come a livello giovanile”.
Sabato arriva il Davos, cosa fare per tornare alla vittoria?
“Vogliamo giocare semplice e buttare più dischi oltre i difensori, senza cercare troppe giocare sulle linea blu ma applicando un gioco maggiormente in profondità. A tratti nel derby c’è stato un buono sforzo di squadra, quello possiamo portarlo pure contro il Davos, in una partita in cui saranno importanti le emozioni”.