LUGANO – I primi tre punti casalinghi del Lugano sono arrivati al termine di una partita rognosa contro l’Ajoie, in cui i bianconeri hanno dovuto lavorare parecchio per venirne a capo. Per Luca Gianinazzi l’importante era uscire con tre punti dalla serata e aldilà delle difficoltà il coach luganese è soddisfatto dell’attitudine combattiva della squadra per tutto l’incontro: “Abbiamo saputo attendere il momento giusto e alla fine ne siamo usciti giocando a quattro linee regolarmente, abbiamo gestito bene le energie”.
Luca Gianinazzi, banale dirlo, ma anche martedì abbiamo visto come di partite facili non ne esistano…
“Sarà una banalità ma è la sacrosanta verità, è un campionato dove affrontiamo tredici avversari tosti e di livello, e di partite facili in partenza non ne esistono più. Diamo merito all’Ajoie per la partita che ha fatto, per averci messi in difficoltà, ma c’erano tre punti da prendere e ce li siamo guadagnati”.
Avete trovato difficoltà nell’uscire dal loro forecheck, sorpresi dalla brillantezza dell’Ajoie?
“Credo ci siano state due fasi di gioco in cui abbiamo avuto più difficoltà: la prima con la “trappola” alta in zona neutra dove ci aspettavano con cinque uomini schierati, e lì occorre essere molto bravi nella gestione del disco, perché perdendolo sarebbero partiti facilmente in break. Questo ci impone di essere equilibrati, cercare di fare male davanti ma stando prudenti, semplici e ordinati dietro. La seconda situazione è arrivata più verso metà partita con il loro forecheck alto che ci ha creato problemi in uscita di zona, in quel caso dobbiamo trovare la compattezza e la vicinanza tra giocatori per non commettere certi errori”.
A volte è sembrato vi complichiate la vita da soli con i primi passaggi in uscita. Mancanza di pazienza?
“Abbiamo sbagliato spesso nel primo passaggio, molte volte è arrivato direttamente sul bastone avversario perché non ci si metteva nella posizione giusta o si prendeva la decisione sbagliata. Il nostro pregio è stato comunque quello di avere la pazienza di andare avanti e attendere i loro errori per vincere la partita”.
Power play e box play sono stati ancora decisivi in una partita in cui a 5-contro-5 non sempre è andato tutto bene…
“Non è un caso se abbiamo vinto le ultime due partite performando bene con gli special team. Anche contro l’Ajoie il box play ha funzionato bene, siamo stati aggressivi e concesso poco ai loro tiratori, e quel poco concesso è stato stoppato da un Koskinen molto concentrato ed efficiente. Sappiamo l’importanza delle situazioni speciali, se si esce ogni serata con una differenza di almeno +1 in questi casi, significa che abbiamo lavorato bene”.
Cole Cormier è sceso sul ghiaccio gradualmente e oltre alla rete ha giocato diversi bei cambi, la sua entrata al posto di Zanetti è stata una scelta tecnica?
“Sì è stata semplicemente una scelta tecnica. Abbiamo sempre detto che una delle nostre prerogative dovrà essere quella di giocare a quattro blocchi e anche contro l’Ajoie i tempi di gioco sono risultati molto equilibrati per gli attaccanti che abbiamo a disposizione, tutti in grado di garantire pericolosità offensiva. Questo mi permette di poter schierare chi è più in forma o in serata e di avere dei ricambi pronti durante la partita e di arrivare fino in fondo con le energie necessarie”.