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Lugano

5 spunti da Lugano: il CarrMa ed il peso della leggerezza, battaglie da centri, Joly nel mazzo

(PostFinance/KEYSTONE/Adrien Perritaz)

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. La forza del CarrMa

(Photobrusca & Luckyvideo)

Sfortunato contro il Bienne, con un disco lasciato lì a porta praticamente sguarnita ma impossibilitato ad infilarla per un piccolo disturbo di un difensore, e poi con il bastone rotto sull’azione del vantaggio dei seeländer.

A Friborgo non è partita meglio la situazione, con un’asta clamorosa colpita e il disco rimbalzato a un centimetro dalla linea sembrava un’altra serata stregata, fino alla magia in solitaria che ha regalato la vittoria al Lugano e ripagato il numero 7 di tanta sfortuna. È proprio vero che il Karma si fa attendere a volte, ma poi si manifesta proprio al momento giusto.

2. Il peso della leggerezza

(JustPictures)

Tolta la “C” di capitano, catapultato in un ruolo da quarto centro, ci si poteva aspettare che Mark Arcobello potesse anche vivere male questa nuova realtà. Invece, da professionista qual è, lo statunitense sta offrendo delle prestazioni di livello, pur non toccando i picchi delle sue migliori stagioni, ma sicuramente con uno spirito migliore della scorsa stagione e alleggerito da molte aspettative.

Un lusso per Gianinazzi avere un quarto centro del genere che sta dimostrando di poter anche far girare un power play tutto nuovo e decisamente migliore rispetto a quello della nuova stagione, capace di mettersi a disposizione della squadra in una posizione diversa ma resa altrettanto importante da una nuova leggerezza sulle spalle. E intanto parlano anche il gol del 1-2 e l’assist per il 2-4 di Granlund in quel di Friborgo, per dimostrare che Arcobello c’è ancora.

3. Battaglie da centri

(PostFinance/KEYSTONE/Adrien Perritaz)

È vero che sono passate solo due partite e che i numeri delle squadre prima o poi andranno ad assestarsi, però c’è un dato che e riguarda il Lugano a lasciare perlomeno fiduciosi, ossia il 60,91% di riuscita agli ingaggi che ne fanno la miglior squadra in questo inizio di torneo, mentre la scorsa stagione i bianconeri avevano chiuso al sesto posto.

Particolarmente performante è stato finora capitan Thürkauf con oltre il 71% di ingaggi vinti sui 35 giocati (il più utilizzato della squadra) seguito da Arcobello con il 68% sui 19 ingaggi effettuati e da Ruotsalainen con il 65% su 23. Unico sotto la media Marco Müller, che sappiamo non essere uno specialista, con il 43% di riuscita.

4. La quarta maglia

(PostFinance/KEYSTONE/Adrien Perritaz)

Sabato sera in occasione della partita della BCF Arena contro il Gottéron, il Lugano ha sfoggiato un completo che inizialmente ha lasciato perplessi molti, tanto da chiedersi quale fosse la composizione della tenuta.

Il Friborgo si è presentato per l’incontro con una maglia speciale color giallo-oro e allora il Lugano ha dovuto optare per indossare casco e calzettoni da trasferta bianchi e maglia nera, decisamente un compromesso che non ha di certo entusiasmato, quando in molti avrebbero voluto vedere la nuova maglia da trasferta. Probabilmente questo completo non lo vedremo come quarta tenuta stagionale.

5. C’è ancora un Joly nel mazzo

Nelle prime due partite stagionali il Lugano, pur non andando a segno contro il Bienne, ha dato prova di quante occasioni offensive possa crearsi con il potenziale del proprio attacco. Le possibilità sono arrivate da tutti i blocchi, con una statistica di 7 expected goal sulle due partite giocate, 76 tiri in porta (dietro solo al Losanna) di cui 42 direttamente dallo slot, che fa dei bianconeri i più pericolosi del campionato davanti al portiere.

È vero che siamo solo all’inizio e queste statistiche non garantiscono che i gol arrivino sul serio, ma danno già un quadro della situazione, e sbloccandosi a Friborgo i bianconeri hanno dimostrato di saper trovare reti al momento giusto e in ogni situazione, con diversi giocatori ancora a secco nonostante le tante occasioni create, come Ruotsalainen, Fazzini e Zanetti.

Una mole di gioco così grande che in tanti quasi si sono dimenticati di quello che potrebbe essere l’arciere principale, quel Michael Joly in attesa del debutto.

E se quasi ci si dimentica che mancava l’ex topscorer di Liiga, possiamo certamente dire che il potenziale offensivo bianconero è particolarmente elevato, e quando il canadese rientrerà per qualcuno saranno problemi grassi.

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