LUGANO – Non è stata scelta a caso la sede della “Casetta Gialla” come luogo di presentazione ai media dell’Hockey Club Lugano pronto alla stagione 2023/24. Come sottolineato dalla presidente Vicky Mantegazza, la Casetta Gialla rappresenta da anni – anche dopo la ricostruzione – un ritrovo storico e particolare di vicinanza con i tifosi, di impegno dei volontari come pilastro della sezione giovanile.
Un luogo particolare per la presentazione della squadra che si discosta largamente dalle ultime scelte, che forse vuole anche rappresentare un nuovo inizio per un club che vuole essere più vicino al territorio e ai propri tifosi.
Per la presidente del club bianconero il Lugano deve ripartire dalle emozioni provate nella scorsa primavera, con il ritrovato legame con i tifosi e uno spirito di squadra che dovrà essere una base per il futuro. “Solo con una solidità costante, con la giusta attitudine e l’impegno in allenamento e partita il Lugano potrà cercare di inseguire di nuovo i traguardi più ambiziosi”.
Traguardi che per questa stagione il Lugano si pone nel raggiungimento dei playoff nella miglior maniera possibile, nel contempo cercando una crescita costante della squadra come gruppo e a livello individuale. Nella costruzione della prima squadra Hnat Domenichelli ha spiegato la strategia, formando un gruppo “saldato” tre parti: una prima parte formata dagli svizzeri sarà quella che porterà i valori della squadra e del club, la seconda formata dagli stranieri dovrà essere trainante e avere un impatto sui risultati assieme agli svizzeri, mentre la terza parte è stata allestita con i giovani, i quali saranno chiamati a spingere, creare concorrenza e competizione cercando di ritagliarsi più spazio possibile in prima squadra.
Un aspetto fondamentale per Domenichelli è quello del settore giovanile, il quale negli ultimi dieci anni ha formato diversi allenatori oggi professionisti, portato 45 giocatori in National League e Swiss League e uno in NHL, con la U20 capace di disputare due finali negli ultimi quattro anni e di trovare due secondi posti in classifica. La decisione di non partecipare più con un club satellite in Swiss League deriva dalla volontà di avere più vicinanza con la U20 e con la riorganizzazione delle responsabilità dei formatori giovanili, sempre più coinvolti anche con la prima squadra.
Marco Werder nella sua veste di CEO che ricopre da quattro anni, ha fatto il punto sulla situazione dell’infrastruttura del club, con la propria responsabilità di continuare a preparare il futuro del sodalizio e le sue sfide. Ad oggi il club conta 111 dipendenti, 240 esterni, 130 volontari, con una cifra d’affari annuale di 22,5 milioni di franchi. Restando nelle cifre, Werder ha sottolineato come il credito covid di 4,8 milioni di franchi ad oggi sia stato fatto rientrare per 3 milioni, con la previsione di chiudere il credito entro il 30 aprile 2024. Questo permetterà poi al club di apportare un primo aumento di capitale di 1,5 milioni di franchi per ottobre 2024 e un secondo aumento futuro della stessa portata.
Per quanto riguarda i settori del marketing e della comunicazione è stata presentata la nuova responsabile Monica Brancato, la quale arriva da un’esperienza ventennale nel settore sul territorio cantonale, mentre Enrico Carpani vestirà i panni di consulente esterno per la comunicazione, portando al club una visione globale dall’esterno.
Sulle novità riguardanti la Cornèr Arena da quest’anno sarà in funzione il nuovo cubo multimediale installati dalla ditta Emme di Bioggio, che avrà la miglior risoluzione video della Svizzera, e un nuovo impianto audio sarà installato entro la fine del mese di settembre. Infine, sopra la curva San Salvatore è stata rinnovata la vip lounge, che da oggi sarà denominata “La Plaza”.
Sulla campagna abbonamenti il club si è detto positivo e ottimista anche per il proseguo della stagione, dato che al 5 settembre erano state sottoscritte 3’906 tessere stagionali, quando il totale della scorsa annata aveva toccato il numero massimo di 4’132 abbonamenti.