LUGANO – KLOTEN
4-3
(1-1, 0-0, 3-2)
Reti: 1’01 Schreiber (Diem, Marchon) 0-1, 17’15 Fazzini (Peltonen) 1-1, 46’16 Ramel (Aaltonen, Ekestahl-Jonsson) 1-2, 47’41 Joly 2-2, 53’56 Profico (Loosli, Derungs) 2-3, 56’02 Thürkauf (Joly) 3-3, 56’66 Carr (Morini) 4-3
Note: Biasca, 421 spettatori
Arbitri: Lemelin, Hungerbühler; Cattaneo, Altman
Penalità: Lugano 4×2 + 1×5 + 1×10 + 1×20, Kloten 6×2
Assenti: Marco Müller, Samuel Guerra, Mikko Koskinen, Arno Snellman, Julian Walker, Lorenzo Canonica, Markus Granlund
BIASCA – Di amichevole, l’incontro tra Lugano e Kloten, ha avuto ben poco fuori dalla denominazione. Tra bianconeri e aviatori è stata partita vera, anche più irrequieta di molte partite di campionato, ricca di colpi, provocazioni, bagarre e penalità.
Ma forse questo non è stato un male, anzi, una partita del genere può aiutare non poco all’avvicinamento del campionato, e riabituarsi presto con una certa aggressività fa parte della preparazione ai giochi che contano.
Di fronte agli aviatori Luca Gianinazzi ha presentato ancora una formazione modificata, con alcune coppie già fissate e un terzo attaccante a rotazione, con la stessa situazione anche in difesa, questo anche per abituare soprattutto i nuovi presenti ai compagni e far sì che si conoscano sul piano tecnico il più possibile con tutti.
Privi di Granlund, Walker, Guerra e Canonica oltre Marco Müller (non ancora al 100%) i bianconeri hanno affrontato un Kloten molto aggressivo sin dai primi cambi, deciso a dettare i ritmi della partita su livelli piuttosto alti.
La partita si è trasformata quindi da subito da amichevole a test vero per entrambe le squadre e in un contesto del genere siamo sicuri che per il Lugano è stato utilissimo, dato che si trattava di un incontro contro la squadra che la scorsa stagione ha più messo in crisi Thürkauf e compagni su diversi piani, da quello tecnico a quello fisico, passando per l’aggressività in forecheck alle situazioni speciali.
Tra i botta e risposta delle reti tante penalità, un box play funzionato a metà per il Lugano, risultato molto performante e aggressivo in 3 contro 5 ma punito due volte in 4, e sull’altro fronte un power play che cercando gli automatismi giusti si muove bene guidato da Ruotsalainen, LaLeggia e Joly.
Formalmente il power play del Lugano non ha trovato alcuna rete ma il gol del 3-3 di capitan Thürkauf in un’azione tutta al volo proprio in combutta con LaLeggia e Joly è arrivato un secondo dopo il rientro dalla panchina dei penalizzati di Aaltonen, mentre ancora si consumava lo schema.
Arrivata dopo le reti di Fazzini e Joly a rispondere ai primi due vantaggi del Kloten – con il numero 88 a segno al termine di una fulminea quanto spettacolare perforazione dello slot finalizzata con un polsino rapido e preciso – la rete di Thürkauf ha preceduto di nemmeno un minuto il 4-3 decisivo di Carr costruito in contropiede assieme a Morini.
Più degli spunti tecnici da una partita del genere si sono apprezzati la combattività e il carattere della squadra, capace di ribaltare la sfida in un finale concitato caratterizzato da diverse bagarre e gestito malissimo dagli arbitri. Il Lugano ha interpretato bene la sfida, quando stava per sfuggire di mano su un lungo 3 contro 5 dopo una penalità di partita di Arcobello (check alle assi) ha saputo limitare i danni e reagire nel finale, mostrando unità e pazienza.
Sul piano tecnico lo staff avrà sicuramente appreso altre indicazioni, ma grandi conferme le ha avute di nuovo sullo spirito mostrato dalla squadra, e questo è senza alcun dubbio il primo pilastro su cui costruire una stagione.