GINEVRA – Come si può leggere sulla Tribune de Geneve – notizia ripresa da SHN – si sta avvicinando la data in cui il Ginevra Servette e l’ex allenatore e direttore sportivo Chris McSorley si troveranno in tribunale per risolvere la diatriba milionaria oramai in corso da anni.
McSorley chiede infatti un risarcimento di circa 7.7 milioni di franchi, ammontare che avrebbe guadagnato se il suo contratto valido sino al 2028 sarebbe stato rispettato.
L’ex coach bianconero sostiene che il Ginevra ha rescisso in maniera non corretta l’accordo. Il club contesta invece la durata del contratto e chiede anzi un risarcimento di 2.8 milioni derivanti da dividendi nascosti e salari eccessivi.
In aggiunta McSorley sostiene che la società granata lo abbia intenzionalmente messo sotto pressione e spinto ai margini così da poter creare le cause per una rescissione contrattuale. Sarebbero state in questo senso inviate delle lettere che mettevano in dubbio il lavoro e la correttezza del canadese, il suo ufficio era stato spostato e le sue ore di lavoro contate. Gli era inoltre stato proibito di viaggiare con la squadra quando era solamente direttore sportivo.
Il Ginevra ritiene invece che le ragioni per il licenziamento sussistevano in maniera valida, chiamando in causa il mancato rispetto di obblighi contrattuali ed il rifiuto di impegnarsi in alcuni compiti (come il dossier sulla nuova pista e la proposta di un ruolo di consulente), sino ad arrivare ad alcune attività concorrenziali.