BELLINZONA – È stata un’amichevole in cui è venuta a galla soprattutto la voglia di mettersi in mostra dei giovani, quella disputata venerdì sera tra Ambrì Piotta e Bellinzona Rockets.
Uno di questi è stato sicuramente il 19enne Simone Terraneo, autore di due assist ed in generale capace di fornire diversi stimoli alla manovra leventinese. Per lui queste settimane saranno importanti, perché nella squadra biancoblù nessun difensore svizzero ha il posto assicurato e tanti ruoli saranno dunque assegnati a risultato della preparazione.
“È stata una partita tirata. Lo si è visto specialmente nel primo tempo, i Rockets volevano di più la vittoria e lottavano per ottenerla, mentre noi ci siamo presentati sul ghiaccio con la testa un po’ bassa”, ha commentato Terraneo. “Nel terzo tempo abbiamo però dimostrato carattere nel girare il risultato, questo fa bene al gruppo”.
Quest’anno nella difesa dell’Ambrì ci sono tante possibilità di conquistarsi un ruolo. Tu sei il difensore più giovane, che obiettivi ti poni?
“Il mio obiettivo è quello di guadagnarmi un posto ed essere a settembre uno dei 7-8 difensori che scendono in pista. Ovviamente questo è ciò che vogliono anche gli altri giocatori in squadra, e penso che la grande competizione che abbiamo nel gruppo faccia bene per alzare il nostro livello”.
In questa partita a mettersi in mostra sono stati soprattutto i giovani delle due squadre, c’è tanta voglia di fare bene…
“Sì, per i noi giovani questa era una partita piuttosto importante, nonostante fosse un’amichevole. Volevamo tutti mostrare il nostro livello e far vedere agli allenatori cosa siamo capaci di fare. Per me questa stagione è un po’ un “anno zero” per lanciare la mia carriera da professionista, già da queste partite sono dunque molto motivato”.
Eri rientrato un paio di anni fa dopo un’esperienza a Berna, una scelta non usuale che però è stata positiva…
“L’esperienza che ho fatto a Berna mi ha sicuramente aiutato tanto per crescere. Non è stato facile ritrovarmi da solo in un ambiente nuovo, ma a livello di carattere ho dovuto fare dei passi avanti che ora mi tornano utili anche pensando all’hockey”.
In squadra avete due stranieri di ottimo livello come Heed e Virtanen, un’occasione per imparare ogni giorno qualcosa?
“È davvero bello avere due difensori del genere in squadra, sono tra i più forti della lega e ad ogni allenamento cerco di prendere qualcosa da loro. Il mio idolo è invece Roman Josi, mi piace tanto osservare il suo modo di giocare”.
Avevi diviso le passata stagione tra Rockets ed Elite, e specialmente in Swiss League hai fatto registrare dei bei numeri. È stato un buono step per te…
“Decisamente mi ha fatto bene giocare sia con gli U20 che nei Rockets, ho avuto tanto ghiaccio e messo molti minuti nelle gambe. Nell’ultima stagione ho acquisito maggiore fiducia con il disco e sono contento di come sono potuto crescere nel passato campionato”.
Non eri però riuscito ad ottenere la convocazione per il Mondiale U20, è tra i tuoi obiettivi stagionali riuscite a rifarti?
“Sicuramente può essere uno degli obiettivi della mia stagione. L’anno scorso il fatto di essere stato escluso all’ultimo mi ha abbattuto, nei giorni successivi non è stato facile accettare la decisione, ma poi ho continuato a lavorare. Chiaramente ora voglio riprovarci”.