ANTHONY LOUIS
Età: 28
Posizione: C/LW
Altezza: 175 cm
Peso: 70 kg
Shoots: left
Provenienza: Barys Astana (KHL)
Draft: 2013, round 6, 181esima scelta dai Chicago Blackhawks
Contratto: un anno
Nazionalità: 🇺🇸
Piccolo, ma tecnico e offensivo
Il Langnau ha completato il suo pacchetto di stranieri con un elemento intrigante, ma che avrà il compito di dimostrare di poter essere un giocatore determinante in un campionato di alto livello come la National League. Per lo statunitense Anthony Louis questa non è però una novità, visto che la sua stazza minuta – 175 cm per 70 kg – lo ha costretto sin dai primi anni di carriera ad impegnarsi al massimo per smentire gli scettici.
Giocatore polivalente che può essere impiegato sia al centro che all’ala – la passata stagione KHL l’ha giocata nel secondo ruolo – Louis è un attaccante che riesce a spiccare per la sua grande tecnica di bastone, e che riesce a sopperire alla differenza fisica con gli avversari grazie alla spiccata velocità di pensiero.
“La sua capacità di leggere il gioco è ottima, ed ha una grande abilità nel trovare gli spazi oppure nell’indurre gli avversari a rincorrerlo per creare aperture in favore dei compagni”, aveva commentato Derek Plante dopo che i Chicago Blackhawks lo avevano draftato. “È un ragazzo piuttosto piccolo, ma poco importa. Ha davvero tanto talento”.
La speranza del Langnau – che gli ha offerto un contratto di un anno – è insomma quella di aver trovato un elemento capace di fare la differenza grazie alle sue mani, con la prospettiva di impiegarlo anche al centro viste le lacune della squadra in quel settore. Nella passata stagione KHL lo statunitense ha ottenuto un bottino solo discreto di 30 punti (9 gol) in 57 partite, in una squadra però molto debole come il Barys Astana che ha chiuso la stagione all’ultimo posto della Eastern Conference.
Sulle orme di Patrick Kane… O quasi
Cresciuto nella cittadina di Winfield – ad una cinquantina di chilometri da Chicago – il suo sogno è sempre stato quello di vestire la maglia dei Blackhawks, e quando nel 2013 venne draftato proprio dalla franchigia dell’Illinois la favola sembrava in procinto di compiersi.
Nel momento della sua selezione i paragoni con Patrick Kane erano all’ordine del giorno e, se da un lato era chiaramente ambizioso confrontarlo con una delle ali statunitensi più forti di sempre, dall’altro le sue movenze e la sua tecnica erano davvero reminiscenti del numero 88 dei Blackhawks.
Per diversi anni Anthony Louis veniva definito dai media come uno dei prospect più promettenti e spettacolari nell’organizzazione dei Blackhawks, ma i suoi limiti fisici hanno sempre portato a vedere il suo sviluppo come un progetto a lungo termine. La speranza era che ad un certo punto le sue caratteristiche gli avrebbero permesso di essere d’impatto anche in NHL, ma quel momento non è mai arrivato.
Louis non ha infatti giocato nemmeno una partita NHL in carriera, questo nonostante le premesse nella lega universitaria NCAA fossero positive. In quattro anni con la maglia della Miami University of Ohio aveva infatti ottenuto 126 punti in 146 partite, portando anche la sua squadra al titolo e vincendo il riconoscimento di miglior attaccante della lega nel 2017. Il salto al professionismo, però, si è rivelato tutt’altro che automatico.
Oltre 300 partite aspettando una chiamata
Nel marzo 2017 Anthony Louis firma un biennale entry-level con i Chicago Blackhawks, e viene immediatamente girato in AHL al farm team dei Rockford IceHogs. Nella prima stagione nelle minors si evidenzia come il top scorer della squadra con 44 punti in 70 partite, mentre in quella successiva il titolo appartiene a Jordan Schroeder (45 punti in 65 incontri), ora in forza al Rapperswil.
Numeri buoni ma non eccezionali, soprattutto per un giocatore come lui che non ha molti elementi “intangibili” nel suo gioco, e deve dare il suo contribuito specialmente creando occasioni e macinando punti. I Blackhawks non gli rinnovano dunque il contratto e Louis deve proseguire la carriera accettando un accordo AHL con i Charlotte Checkers, che lo scambiano poi ai Texas Stars dopo appena un mese dall’inizio della stagione 2019/20.
Agli ordini di coach Neil Graham riesce a ritagliarsi un ruolo definito, che lo porta anche alla conferma contrattuale e alla “A” cucita sul petto, ma il suo livello non si distacca mai da quello di un buon giocatore AHL. Nell’annata 2021/22 vive la sua miglior stagione in carriera con 55 punti (24 gol) in 66 partite, ed arriva dunque il momento di varcare l’Atlantico per dare nuovo vigore ad una carriera che iniziava a mordersi la coda.
Il vero test ora è rappresentato dal Langnau, dove ancora una volta Anthony Louis dovrà dimostrare di essere all’altezza della situazione.