ANDREAS BORGMAN
Età: 28
Posizione: D
Altezza: 183 cm
Peso: 91 kg
Shoots: left
Provenienza: Frölunda (SHL)
Draft: Undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪
Un nuovo leader per i dragoni
Una volta deciso che il contratto di Juuso Vainio non sarebbe stato rinnovato, il Friborgo si è immediatamente attivato per aggiungere una nuova importante pedina straniera alla sua difesa, che potesse andare a completare un reparto guidato dal non più giovanissimo Ryan Gunderson.
La scelta è andata sullo svedese Andreas Borgman, messo sotto contratto con un biennale già all’inizio del mese di febbraio, a testimonianza di quanto Christian Dubé creda nelle capacità del difensore proveniente dal Frölunda.
Il profilo di Borgman è d’altronde di quelli molto completi, capace di giocate brillanti sia in zona difensiva che in quella d’attacco, e che si è dichiarato pronto a raccogliere la sfida rappresentata da un campionato esigente e veloce come quello svizzero.
Il 28enne di Stoccolma garantisce inoltre una certa presenza fisica, porta sul ghiaccio un gioco “pesante” che gli permette di proteggere con efficacia il disco e vincere parecchie battaglie. Unisce poi il tutto ad un secco slapshot, in un pacchetto che per la retroguardia burgunda sembra essere l’ideale.
Una stagione può fare la differenza
Borgman ha avuto un percorso giovanile buono ma senza picchi di vera eccellenza, tanto che dopo la partecipazione al Mondiale U18 nel 2012/13 non è mai stato convocato per i World Juniors, e nei suoi anni di eleggibilità al Draft nessuna franchigia NHL ha chiamato il suo nome.
Per far capire le sue potenzialità il difensore è dovuto dunque partire dall’HockeyAllsvenskan – la lega cadetta svedese – dove con il Timra ed il VIK Vasteras ha convinto nel 2016 l’HV71 a dargli un’opportunità per fare il salto in SHL.
Il suo impatto è stato immediato e quella si è rivelata essere la stagione in cui Borgman ha lanciato la sua carriera. In regular season ottiene 15 punti (cinque gol) in 45 partite ed unisce il tutto ad un bilancio di +23, vincendo così il premio di Rookie of the Year. Nei playoff è poi uno dei pilastri della squadra, con 10 punti in 14 partite (top di lega tra i difensori) che contribuiscono in maniera importante alla vittoria del titolo.
Su di lui mettono così gli occhi i Toronto Maple Leafs, che da free agent gli fanno firmare un entry-level di due stagioni.
Solo l’illusione della NHL
I primi passi in Canada sono promettenti, tanto che Borgman ottiene un posto nei Maple Leafs e firma il suo primo punto nella serata di debutto della stagione, seguito poi a fine ottobre anche dalla prima rete. Lo svedese in quel primo anno riuscirà a giocare 48 partite NHL (ottenendo 11 punti), ma le cose si fanno complicate nel febbraio 2018, quando Roman Polak rientra dall’infortunio e Borgman si ritrova girato in AHL.
Sostanzialmente dalle minors non riuscirà più a risalire, e la speranza di un nuovo slancio arriva nell’estate 2019, quando viene scambiato ai campioni in carica dei St. Louis Blues. Anche in quel caso però l’unica maglia che veste è quella del farm team, e con il Covid a condizionare pesantemente la situazione nella stagione 2020/21 decide di tornare in Europa passando ai finlandesi dall’Ässät.
In quel periodo si fanno avanti i Tampa Bay Lightning, che gli offrono una nuova chance. Anche in Florida la concorrenza è però parecchia, in NHL gioca solamente sette incontri e a fine stagione fa nuovamente le valigie per cercare di ottenere un posto nei Dallas Stars. Borgman non supera però i tagli al training camp e a metà dicembre decide di rescindere il contratto per tornare in patria.
Al Frölunda il difensore ritrova smalto. Negli ultimi due anni ha ottenuto 43 punti in 68 incontri, tornando anche a vestire la maglia della Nazionale in alcune partite di preparazione. Ora il prossimo step è Friborgo, dove dovrà dimostrare di poter essere uno dei leader.