TYLER MORLEY
Età: 31
Posizione: C
Altezza: 173 cm
Peso: 81 kg
Shoots: left
Provenienza: Grizzlys Wolfsburg (DEL)
Draft: Undrafted
Contratto: un anno
Nazionalità: 🇨🇦
Non giudicate dalle apparenze
Il Kloten ha completato il suo reparto offensivo con l’attaccante canadese Tyler Morley, un giocatore che non è certo un marcantonio – 173 cm per 81 kg – ma che viene spesso definito come una vera peste sul ghiaccio.
Dalla sua il centro nato in British Columbia ha infatti un ottimo pattinaggio ed uno spiccato hockey sense, il tutto unito ad una carica agonistica che gli permettono di portare in pista un gioco che va oltre la sua stazza. Gli aviatori lo hanno inoltre ingaggiato per la sua esperienza, visto che negli ultimi anni è passato da AHL, EBEL, Liiga, SHL e DEL, vincendo nel suo percorso anche un titolo di campione finlandese con il Tappara Tampere nel 2022.
Il Kloten ha dunque aggiunto al suo arsenale un centro molto agile – anche se nella passata stagione in Germania ha vinto solo il 45% degli ingaggi – e che può essere usato in tutte le situazioni di gioco. In Svizzera arriverà inoltre dopo una stagione da un punto a partita in Germania (16 gol e 29 assist in 49 incontri), ed in cui nei Grizzlys Wolfsburg era l’attaccante più impiegato sia a parità numerica che in powerplay.
Il freddo ghiaccio dell’Alaska
Nato a Burnaby, città canadese capoluogo dell’area metropolitana di Vancouver, Tyler Morley si trasferisce in Alaska nell’estate 2013, quando inizia gli studi universitari a Fairbanks, seguito un anno più tardi dal fratello minore Brandon (oggi ritiratosi dopo un paio di anni nelle leghe minori tedesche).
Inizia così il suo percorso nel campionato NCAA, vestendo la stessa maglia del futuro difensore NHL Colton Parayko. Dalla seconda stagione il suo contributo offensivo si attesta attorno al punto a partita, sino ad arrivare all’annata 2014/15 in cui è il top scorer della squadra con 37 punti (15 gol) in 32 incontri, prestazioni che gli valgono la “C” di capitano per il torneo successivo.
Il suo nome non è però praticamente mai sul taccuino degli scout, e finisce dunque per non essere draftato come diversi altri giocatori della sua stazza. Durante la stagione 2015/16 attira però l’attenzione dei San Diego Gulls, che gli fanno giocare un paio di partite in AHL tramite un Amateur Tryout.
L’impressione è subito positiva e Morley si guadagna la conferma per la stagione successiva, la prima per lui tra i professionisti. Complessivamente il suo profilo viene valutato in maniera intrigante – per alcuni il suo stile di gioco ricorda quella di Brendan Gallagher – ma l’impatto in AHL si limita ad appena 18 punti (cinque gol) in 52 partite. Le sue difficoltà nel portare tra gli adulti quelle caratteristiche offensive che lo distinguevano a livello universitario sono evidenti, e di conseguenza lui si concentra maggiormente su un gioco two-way che lo rendono prezioso in altri momenti del gioco.
Europa la terra promessa
Un anno d’esperienza in AHL basta a Tyler Morley per capire che il suo tipo di gioco avrebbe avuto maggiore impatto in altri contesti, ed ecco che allora all’età di 26 anni decide di varcare l’oceano per accettare l’offerta del Medvescak di Zagabria, squadra EBEL di cui diventa immediatamente il miglior marcatore con 74 punti (31 gol) in 60 partite.
Quella stagione apre al canadese le porte del resto dell’Europa, con il passaggio in Liiga prima con la maglia del SaiPa e poi con quella del Tappara, dove riesce ad avere un buon impatto sull’arco di due campionati (79 punti di cui 31 gol, in 94 partite). Morley riceve così l’opportunità di fare un ulteriore salto di qualità, e si trasferisce in SHL allo Skelleftea.
Le cose non vanno però come programmato (1 gol e 5 assist in 33 partite), e a metà gennaio cambia maglia e si trasferisce al Linköping, dove spera di poter ripartire. Anche sotto la guida di coach Bert Robertsson – negli ultimi due anni assistente a Rapperswil – le sue prestazioni però non decollano, ed allora Morley rientra al Tappara per la stagione 2021/22.
Per il nuovo acquisto del Kloten le cose sono poi andate bene negli ultimi due anni. In Liiga ha contribuito alla vittoria del titolo con 41 punti in 62 partite, mentre lo scorso anno in DEL si è distinto con 58 punti in 63 incontri. La sua sfida sarà ora avere un impatto analogo in Svizzera, nel campionato di più alto livello sinora da lui affrontato.