LUGANO – Alla fine tutto è bene quel che finisce bene, ma lo spavento che i bianconeri hanno fatto passare ai loro tifosi ha fatto fatica ad essere digerito, seppure con il sollievo della qualificazione ai preplayoff. “Era il nostro obiettivo e alla fine l’abbiamo raggiunto – le parole di Luca Fazzini – ma certo che un finale del genere non doveva accadere”.
Luca Fazzini, quanti brividi per difendere quel punto rimasto…
“Ci siamo complicati maledettamente la vita negli ultimi minuti quando avremmo dovuto gestire il risultato, certo il Bienne ha spinto veramente forte ma dovevamo fare meglio. Peccato per i tre punti sfumati ma ci prendiamo la qualificazione ai preplayoff che è quello che conta”.
Cos’è successo in quei momenti, un crollo mentale?
“È stato sicuramente un fattore mentale ma va riconosciuto anche che il Bienne ha segnato due reti veramente bellissime, e dopo il 5-4 è subentrata un po’ di paura da parte nostra e li abbiamo lasciati arrivare con troppa facilità nel terzo”.
Avevate anche l’occasione di chiudere i conti con due power play gestiti molto male…
“Il power play dovrà assolutamente migliorare nei preplayoff perché è un’arma fondamentale e in quei frangenti non abbiamo mantenuto la calma per cercare di sfruttarli. Occorreva più determinazione e cattiveria anche quando eravamo ancora sul 5-2 per chiudere definitivamente l’incontro a nostro favore”.
Nei preplayoff ora può essere un nuovo campionato?
“Può cominciare tutto da zero adesso, è vero che il Friborgo ci ha messi in difficoltà durante la stagione ma in una serie al meglio delle tre partite tanti fattori possono cambiare. Giocare la prima in trasferta in una pista calda come la loro non sarà facile ma faremo di tutto per iniziare al meglio”.
L’impressione è che dopo la brutta sconfitta di Rapperswil abbiate fatto il salto definitivo, lì è cambiato veramente qualcosa?
“Dopo quella sconfitta ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che se non fosse cambiato qualcosa subito saremmo andati in vacanza o addirittura a fare lo spareggio con l’Ajoie. Da lì abbiamo trovato vittorie contro squadre molto forti e dimostrato che siamo in grado di giocarcela con chiunque, come in fondo abbiamo fatto contro il Bienne per quasi tutto l’incontro”.
Dopo aver segnato il suo rigore sabato Damien Brunner ti ha detto qualcosa mentre scendevi sul ghiaccio, ti ha lanciato una sfida?
“Sì, mi ha chiesto di fare qualcosa di speciale nel mio rigore, così ho tentato di far sedere il portiere ma ho letto male i suoi movimenti e purtroppo mi è andata male”.