LUGANO – Era un derby che metteva in palio punti importanti quello giocato martedì sera, con entrambe le squadre che hanno vissuto sin qui una stagione tribolata, ma che vedono anche la possibilità di accedere ai pre-playoff se sapranno vivere un buon finale di campionato.
E proprio su questo si è concentrato dopo la partita il canadese Alex Formenton, autore del gol del provvisorio 1-1.
“Siamo venuti qui per prenderci i tre punti, in questa fase della stagione è l’unica cosa che conta, e ci siamo riusciti. Sappiamo che sino alla fine ogni partita sarà una lotta, e contro il Lugano eravamo pronti ad affrontare questo tipo di sfida”.
Hai percepito che questa era una sfida speciale? Tu non eri qui, ma negli ultimi anni l’Ambrì ha incassato tante sconfitte contro il Lugano…
“Sì, nell’aria si capiva che era una serata importante e quando abbiamo ottenuto la vittoria le sensazioni erano diverse rispetto ad un normale successo in campionato. Per me era ovviamente il primo derby, ed ho sentito molto parlare di quanta passione ci fosse in questo tipo di partite, ma al netto di tutto per noi l’obiettivo erano i tre punti. Il Lugano è una buona squadra, ha spinto per cambiare le sorti del match ma abbiamo retto bene”.
D’altronde ora i punti si fanno sempre più pesanti…
“Nessuno si nasconde, la squadra ha perso delle partite ma l’obiettivo non è mai cambiato ed è quello di arrivare al post-season. Più si va avanti, e meno saranno le partite disponibili per ottenere i punti necessari alla qualificazione dunque il focus è davvero sul concreto… Queste ultime vittorie sono un buon inizio ma dobbiamo continuare senza avere altri momenti di calo”.
La prossima partita è in calendario domenica. Potrete tirare un po’ il fiato, ne avete bisogno?
“A livello mentale direi di sì, svagare un po’ la mente può farci bene dopo aver vissuto un periodo con tante emozioni. D’altra parte però non vogliamo perdere la concentrazione sul nostro obiettivo, in allenamento lavoreremo duro perché abbiamo degli aspetti del gioco da sistemare. Domenica ci aspetta un’altra battaglia”.
Non era evidente gestire il periodo successivo alla Spengler, come hai visto reagire la squadra?
“Penso che abbiamo assorbito bene quell’esperienza. Vincere la Coppa Spengler è stato bello, ma ora quel torneo è alle nostre spalle. Dall’esterno magari si temeva un nostro calo, ma noi siamo sempre stati consapevoli che il focus doveva tornare immediatamente alla regular season, e questo sarebbe il momento peggior per lasciare punti per strada”.
Inoltre, ora che hai giocato alcune partite, ti sei fatto un’idea più precisa della lega e del livello dell’Ambrì Piotta…
“Non posso dirmi sorpreso, nel senso che mi aspettavo una lega di ottimo livello e ne ho avuto velocemente conferma. C’è tanta velocità e molto ghiaccio a disposizione, che per me diventa una risorsa importante. Nel gioco ci sono però anche tanti ribaltamenti di fronte, dunque la fase difensiva diventa davvero fondamentale per ottenere risultati”.
Personalmente stai crescendo, e sinora sei stato efficace con qualsiasi compagno l’allenatore ti abbia schierato…
“È vero, da quando sono arrivato ho giocato con molti compagni diversi, ma non conoscendo nessuno sto cercando di trovare un po’ di alchimia con tutti. Come squadra abbiamo inoltre una mentalità che ti permette di essere efficace indipendentemente da chi hai di fianco, vogliamo semplicemente puntare alla porta avversaria e mettere più dischi possibile sul portiere. Vinciamo facendo bene le piccole cose, e quelle non cambiano mai”.