LUGANO – LOSANNA
3-1
(0-0, 2-1, 1-0)
Reti: 25’20 Morini (Marco Müller, Alatalo) 1-0, 36’28 Thürkauf (Josephs, Wolf) 2-0, 39’09 Audette (Riat, Jelovac) 2-1, 59’39 Thürkauf (Josephs, Herburger) 3-1
Note: Cornèr Arena, 4’773 spettatori
Arbitri: Stricker, Mollard; Kehrli, Gurtner
Penalità: Lugano 2×2′, Losanna 3×2′
Assenti: Julian Walker, Stephane Patry (infortunati), Loic Vedova, Yves Stoffel, Kris Bennett (Ticino Rockets)
LUGANO – La polvere e la pesantezza della feste natalizie il Lugano se l’è dovute togliere subito con una sfida importantissima ai fini della classifica, affrontando alla Cornèr Arena quel Losanna diretto inseguitore dei bianconeri.
E se alla fine non è stata una partita da stelle filanti e botti di capodanno, poco importa, in questo momento per i bianconeri – ma anche per molti altri – sono i punti a contare, e con la vittoria sugli uomini di Ward il Lugano ha fatto il primo buon affare dell’anno, per la serie “chi ben comincia…”.
A fine partita anche Luca Gianinazzi non si è nascosto e ha giudicato il primo periodo come venti minuti “non certo belli ma utili per togliersi la ruggine” ma poi i tre punti incamerati dai suoi ragazzi sono risultati assolutamente meritati, per mole di lavoro collettivo e per le occasioni create, soprattutto in un periodo centrale che Arcobello e compagni avrebbero dovuto chiudere con ben più di una rete di scarto.
Passato infatti il primo periodo un po’ piatto, dopo la prima pausa il Lugano è entrato in pista con ben altro piglio, schiacciando dal primo cambio il Losanna nel proprio terzo e aprendo le marcature con Morini in power play dopo una discesa di Marco Müller, con un’azione poco consona per una superiorità numerica ma che alla fine il suo dovere lo ha fatto.
Rientrati dallo spogliatoio senza più Granlund (contusione alla spalla) e con Zanetti di nuovo nel primo blocco dopo essere partito nel quarto per il rimescolamento voluto da Gianinazzi, i bianconeri hanno continuato a spingere e a costringere all’errore il Losanna, con un forecheck molto profondo e un box play largo e attivo, che sulla penalità rimediata da Herburger a metà incontro si è creato almeno tre occasioni da rete in pochi secondi alla faccia dell’uomo in meno, annullando ottimamente il power play del Losanna.
Peccato solo che quando il Lugano sembrava in grado finalmente di prendere il largo e di sfruttare le occasioni che si stava creando, un mal posizionamento difensivo ha permesso al Losanna e a Audette di dimezzare lo scarto, facendo ripartire il terzo periodo sul 2-1 quando invece i padroni di casa avrebbero meritato (o meglio, avrebbero dovuto costruire) un vantaggio decisamente più ampio, in modo da controllare con maggior tranquillità il finale dell’incontro.
Non che il Losanna nel terzo tempo abbia trovato chissà quali forze od occasioni per pareggiare – e su quelle poche ci ha pensato un Koskinen di nuovo sicuro – questo grazie anche all’aggressività del Lugano, che ha sempre impedito ai vodesi di ripartire con transizioni veloci e ha tagliato i lanci lunghi sui cambi bianconeri, un’arma che Ward ha usato spesso con Kovacs e Riat per cercare di tranciare il terzo difensivo del Lugano.
Alla fine ha avuto la meglio anche il miglior utilizzo delle energie dei padroni di casa, quando gli ospiti hanno provato a forzare i primi blocchi, con Kovacs praticamente sul ghiaccio per due cambi consecutivi alla volta, ma la manovra dei biancorossi, oltre che parecchio confusa e spesso affidata agli spunti personali non ha trovato moltissimi sbocchi, fino a subire il 3-1 finale a porta vuota senza realmente impensierire la difesa di casa.
Non è stata una partita brillante o particolarmente spettacolare, va detto, ma il Lugano ha fatto quello che doveva fare, conquistare i tre punti e dare sostanzialmente una risposta dopo il tonfo di Kloten prima di Natale.
I ragazzi di Gianinazzi hanno compiuto la loro missione e, seppure con diverse cose da aggiustare, dalla cattiveria sotto porta alle uscite dal terzo in velocità, ci hanno mostrato di essere ancora il “gruppo del Giana”, un gruppo un po’ schizofrenico, lavoratore e a volte distratto, ma sicuramente unito che ora deve fare i suoi passi avanti un po’ più velocemente degli altri.
IL PROTAGONISTA
Calvin Thürkauf: Il 2023 è iniziato nel migliore dei modi per il numero 97, che deve dimenticare un autunno piuttosto grigio. La sua doppietta da rapace ha steso il Losanna e nel complesso l’attaccante ha portato a termine una prestazione di sostanza e qualità, con tanto lavoro dedito al gruppo e tanti dischi giocati con personalità, con finalmente grande grinta e voglia di emergere.
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