AMBRÌ – LANGNAU
2-1
(1-0, 0-1, 1-0)
Reti: 00’33 McMillan (Bürgler, Heim) 1-0, 37’07 Eakin 1-1, 45’10 Heed (Heim, Bürgler) 2-1
Note: Gottardo Arena, 6’701 spettatori
Arbitri: Lemelin, Ruprecht; Schlegel, Gurtner
Penalità: Ambrì 3×2′, Langnau 5×2′
Assenti: Nick Shore (ammalato), Diego Kostner, Johnny Kneubuehler, Rocco Pezzullo, Stefan Müller (infortunati)
AMBRÌ – Tra alti e bassi e tanti momenti di difficoltà, l’Ambrì Piotta sabato è riuscito a trovare la via per fare sua la rognosa partita contro il Langnau, ed ottenere questi tre punti era indubbiamente l’obiettivo principale per la squadra di Cereda.
Sul piano del gioco non è invece stata sicuramente una bella prova, ed anzi biancoblù e Tigers hanno inscenato un match “sporco” ed imprevedibile, ma questo per i leventinesi è il momento di lasciar perdere la forma e concentrarsi sulla sostanza per non perdere altro terreno in classifica.
Che l’Ambrì sia una squadra ancora in difficoltà è d’altronde chiaro, così come è chiaro che il gruppo di Cereda sta stringendo i denti e cercando di trovare le risorse giuste per uscire da un circolo vizioso in cui mancano spesso lucidità nell’esecuzione e fiducia in alcuni automatismi. Ciò che non manca è però la volontà di provarci, e chissà che qualche ingrediente mancante non possa riportarlo Claude Julien, a cui i leventinesi hanno chiesto nuovamente una mano evidentemente consci di averne bisogno per portare un po’ di freschezza a livello di input.
Per lavorare in questo senso ci sarà ora tempo una decina di giorni grazie ad una nuova pausa – che un po’ spezza il ritmo quando sostanzialmente si era appena ripreso a giocare, ma per l’Ambrì potrebbe arrivare ancora nel momento giusto – e farlo con questi tre punti in tasca non può fare male. La partita contro il Langnau ha però anche ricordato quanto i biancoblù vadano a corrente alterna, con un avvio di gara “in palla” e poi un periodo centrale in cui sono stati i Tigers a farla da padrone.
Un sali e scendi di emozioni che non ha mai lasciato tranquilli i tifosi della Gottardo Arena, con un match costantemente in bilico nonostante l’Ambrì lo abbia giocato in vantaggio per oltre 50 minuti complessivi. È però sempre mancato il “cuscinetto” rappresentato da un raddoppio sfiorato in diverse occasioni – ed anche ottenuto regolarmente nel primo tempo, ma invalidato da un fischio arbitrale frettoloso – e con il passare del tempo è diventato sempre più difficile capire cosa attendersi da questa partita.
Il portiere ospite Charlin ha sfoderato un paio di interventi eccezionali, altri decisamente fortunosi ed altri ancora in cui ha ricordato la sua propensione a concedere parecchi rebound, ma l’Ambrì non ha mai affondato il colpo. Anzi, Spacek e compagni sono andati in difficoltà anche in varie occasioni di powerplay, correndo parecchi rischi già nel primo periodo ed incassando poi la rete in shorthand nella frazione centrale, quando Eakin è partito in contropiede dopo un contrasto goffamente mancato da Heed.
Lo svedese si è però fatto perdonare infilando il gol decisivo ad inizio terzo tempo, rete risultata sufficiente grazie soprattutto ad uno Juvonen nuovamente strepitoso, e che ha saputo contenere la spinta di un Langnau che si è basato praticamente solo sui suoi pericolosissimi stranieri.
In un contesto così “ruvido” ad uscirne positivamente è stato McMillan, determinante per entrambi i gol leventinesi – suo il disturbo su Charlin sul game winning goal – ed in generale la sua linea completata da Heim e Bürgler è stata la migliore. Poco brillante invece la prestazione di Spacek e Chlapik, che da qualche partita faticano di più a rendersi pericolosi, ma è in generale che i biancoblù dovranno fare passi avanti.
Troppo pericolosi infatti gli alti e bassi su cui si è viaggiato contro un Langnau a sua volta modesto, ma più dinamico e diretto nello sfruttare quelle circostanze in cui l’Ambrì si è fatto sfuggire il momentum di mano. Non ci sarebbe insomma stato nulla da ridire se fossero stati i Tigers ad uscire vincitori dalla partita di sabato, giocata tra due squadre che evidentemente hanno le loro difficoltà, e che erano anche consapevoli dell’importanza dei punti in palio.
Si prendano dunque questi tre punti, preziosi per ridare fiato ad una classifica che si dovrà sempre di più tenere presente, ma che richiederà anche all’Ambrì Piotta delle prestazioni più complete e convincenti per restare in corsa per il decimo posto. Giusto insomma badare alla sostanza, ma in questa fase i biancoblù sembrano ancora lontani da quella solidità ed equilibrio necessaria per avere una regolarità anche nei risultati.
IL PROTAGONISTA
Brandon McMillan: In una partita “sporca” il suo gioco si rivela efficace, prima con la rete iniziale dopo una manciata di secondi, e poi con il disturbo determinante nello slot sul game winning goal di Heed. McMillan ha vissuto sin qui una stagione solo sufficiente, ma nelle ultime partite ha aumentato il livello di energia e questo ha influenzato positivamente anche i suoi compagni di linea..
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