In seguito all’episodio che ha visto annullata la rete di Dario Bürgler durante la partita dell’Ambrì Piotta a Langnau, la National League ha pubblicato sul sito sito web una spiegazione completa della regola relativa a queste casistiche, che riportiamo di seguito.
Al 36esimo minuto della partita tra Langnau ed Ambrì Piotta, dopo il presunto gol dei ticinesi che sarebbe valso l’1-3 è passato molto tempo prima che i Tigers decidessero di chiamare l’arbitro e prendere il coaches challenge per interferenza sul portiere. Ci si chiede se non si sia concesso troppo tempo al Langnau, e se gli arbitri avrebbero dovuto rifiutare il challenge.
Almeno 45 secondi, non il massimo
Secondo le istruzioni per le operazioni di gioco (punto 1.20) c’è un cosiddetto “goal break” di 45 secondi dopo ogni gol. Questa pausa è talvolta importante per la produzione televisiva, in modo che il regista possa lavorare con le varie prospettive della telecamera e le sequenze al rallentatore. Dopo almeno 45 secondi il direttore della registrazione TV dà un segnale agli arbitri, dopodichè il gioco può continuare con l’ingaggio a centro pista. Nota a margine. Una valutazione della scorsa stagione ha mostrato che in media passano circa 53 secondi prima della ripresa del gioco.
Il regolamento IIHF (regola 38) si applica al Coaches Challenge in tutti i casi. L’avvio di un challenge è indicato nella Regola 38.4:
In conclusione il processo prevede che le squadre abbiano tempi sino alla successiva caduta del puck per decidere un challenge e comunicarlo agli arbitri. Qualsiasi ritardo – di natura tecnica o come parte di una “discussione interna” sulla panchina dei giocatori – non influisce su questo processo e non è consentito. Il responsabile della registrazione televisiva dà il suo “go” dopo almeno 45 secondi, dopodiché gli arbitri riprendono il gioco. Il limite di tempo per un possibile challenge termina con la caduta del puck.