LUGANO – Il secondo derby stagionale è stato il primo a mettere faccia a faccia i due Luca delle panchine ticinesi, con Gianinazzi a prevalere su Cereda.
Per il coach bianconero è stato il primo derby in assoluto sulla panchina del Lugano e il 29enne sottolinea come la sua squadra abbia mostrato grande unità nel portare a casa questa vittoria quasi fondamentale per i bianconeri: “Abbiamo mostrato tanto carattere strappando subito il 3-2 dopo il pareggio – afferma il coach bianconero – ma nel terzo periodo ci siamo tirati un po’ indietro, permettendo il ritorno in partita dell’Ambrì Piotta”.
Luca Gianinazzi, oltre alla vittoria cosa hai apprezzato della prestazione della tua squadra?
“Sono contento soprattutto della reazione al pareggio e del primo tempo che abbiamo disputato, dove siamo stati molto solidi e abbiamo seguito ottimamente il nostro game plan. Le cose sono cambiate già dal secondo tempo, quando ho visto i giocatori troppo distanti tra loro e la partita si è trasformata in una sorta di “ping-pong”, questo non deve succedere quando vinci 2-0″.
Il rientro di Andersson si è rivelato subito decisivo, con la rete di apertura e alcune grandi chiusure difensive…
“Conosciamo tutti le grandi qualità di Andersson ma stavolta bisogna sottolineare la partita giocata della squadra, questa è stata una vittoria di un gruppo unito che ha lottato fino all’ultimo. Credetemi quando dico che per me a livello personale ritengo in questo momento la prestazione più importante del risultato, e per questo penso che nel derby abbiamo fatto bene tante piccole cose e altre meno. Ma è da qui che si impara come vincere, capendo quale prestazione abbiamo messo in pista”.
Da sottolineare anche la prestazione del quarto blocco che è stato capace di trovare il gol decisivo…
“Questo è un segnale molto importante, sono molto contento della reazione che i ragazzi della quarta linea hanno avuto dopo aver subito il pareggio dell’Ambrì Piotta. Li ho rimandati sul ghiaccio all’ingaggio e loro sono subito riusciti a trovare il gol della vittoria, hanno mostrato grande carattere e responsabilità in quel momento decisivo”.
Cosa ha significato per te questo primo derby? Da allenatore è stata una partita come le altre?
“Mentirei spudoratamente se ti rispondessi di sì. Io sono nato e cresciuto a Lugano e questa partita sarà sempre qualcosa di emozionante e particolare, mi porterò dietro le emozioni non solo del derby in sé ma anche di tutta la giornata.”
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