Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
1. Guarda un po’ chi si rivede…
Nello scorso weekend l’Ambrì Piotta è tornato ad affrontare il Kloten, avversario che in via ufficiale – amichevoli estive dunque escluse – i biancoblù non incrociavano da diverso tempo. Erano infatti passati per la precisione 1’646 giorni dall’ultima sfida tra le due squadre, ovvero da quella Gara 5 di playout nell’aprile 2018 che aveva visto la squadra di Cereda imporsi per 2-1 e vincere la serie in cinque partite.
Il Kloten continuò invece il suo percorso e finì per essere retrocesso, rimanendo poi in Swiss League per quattro stagioni. Le cose sono naturalmente cambiate molto da quella serata, e nella squadra leventinese sono ben pochi i giocatori che erano scesi in pista alla Valascia.
Oltre a coach Luca Cereda, i “superstiti” sono Benjamin Conz, Isacco Dotti, Diego Kostner, Dominic Zwerger e Noele Trisconi. In quella squadra c’era inoltre anche Zaccheo Dotti, reduce da una stagione ai Ticino Rockets e che nell’occasione era però in sovrannumero.
2. Lucky 13
Si sa, sia sportivi che tifosi sono parecchio superstiziosi, ma nel caso del giovane difensore Dario Wüthrich e della sua maglia numero 13, probabilmente è il caso di fare un’eccezione.
Il ragazzo arrivato in prestito dallo Zugo ha infatti avuto un impatto decisamente positivo nell’Ambrì Piotta, con una media di oltre 12 minuti a partita ed un gioco pulito e maturo. Wüthrich per la squadra di Cereda si è inoltre rivelato essere un autentico talismano, visto che da quando è arrivato in valle l’Ambrì non ha mai perso ed ha collezionato quattro vittorie.
Insomma, in questo caso il numero 13 porta decisamente bene!
3. Orgoglio ceco
Uno degli argomenti di discussione principali dell’estate è stata “l’invasione” di giocatori finlandesi nel nostro campionato, ma in questo inizio di stagione è stata un’altra nazione ad ergersi a protagonista: la Cechia!
Guidati dal biancoblù Michael Spacek (14 punti in 10 partite) le parti alte della classifica marcatori sono infatti popolate da diversi giocatori cechi, con Cervenka e Kovar che completano una “Top 4” spezzata solamente dalla presenza al secondo posto di Devos.
La bandiera finlandese è invece tenuta alta da Filppula (sesto posto) e Sallinen (nono), gli unici presenti in una “Top 20” chiusa dal ceco del Davos, Matej Stransky (9 punti in 9 partite).
4. “Se per voi va bene, io resto qui”
Ha vissuto un inizio di campionato positivo ma decisamente particolare il giovane attaccante Valentin Hofer, ma ora la “scossa d’assestamento” sembra essere passata ed il ventenne – già autore di tre gol e un assist in nove partite – si ritrova in una situazione ideale per fare bene.
In questa prima decina di partite Hofer ha infatti alternato partite in cui è stato schierato in prima linea, ad altre giocate da 13esimo attaccante (quella con il Ginevra addirittura con nemmeno un cambio effettuato) ed una anche guardata dalla tribuna.
Ora però la sua “giostra” sembra poter trovare un ritmo meno frenetico, e dalle nuova linee impostate qualche partita fa da Cereda si è distinto per essere un complemento efficace al blocco di Spacek e Pestoni. Il ticinese aveva commentato così le prestazioni del compagno: “Al nostro fianco abbiamo Valentin Hofer che, con la sua grinta, riesce a crearci spazio semplificandoci di molto il compito”.
“Insomma, se a voi va bene, io resto qui”, starà sicuramente pensando Hofer. Al momento non c’è nulla da obiettare.
5. Fieno per l’inverno
L’Ambrì Piotta vola. Ha appena vissuto un weekend perfetto da sei punti, ha vinto otto delle prime dieci partite, ed è secondo in classifica. Ma i biancoblù sanno anche che la situazione non sarà sempre così, arriveranno inevitabilmente momenti più difficili e le partite che in queste settimane sono volte a loro favore, magari con qualche rimbalzo diverso in futuro andranno in altre direzioni. C’è tantissimo equilibrio, e bisognerà dunque essere bravi anche a farsi trovare pronti durante l’inverno.
“Cerchiamo di mettere quanto più fieno in cascina possibile perché, si sa, la stagione è lunga e nessuna squadra è esente da periodi complicati”, ha affermato Pestoni, conscio anche che l’Ambrì ha molti margini di miglioramento.
Nel weekend si è visto ad esempio un maggiore lavoro nei due slot, zona in cui i biancoblù erano un po’ mancati sinora (11esimi per tiri fatti dallo slot, quarti per quelli subiti). L’Ambrì ha inoltre il PDO più alto della lega (105.29%), nato in particolare della miglior percentuale al tiro (12.86%). Da notare anche il quarto peggior Corsi (45.87%) ed una media punti che attualmente è di 2.00 a partita, contro gli 1.12 attesi dal dato degli Expected Points.
Statistiche che possono far suonare un campanello d’allarme? Forse in parte sì, ma il gioco mostrato in pista e le qualità evidenziate dai singoli non sembrano proprio dettate da fortuna oppure coincidenze. Il tempo lo dirà. Ma nel frattempo, finché si può, meglio mettere fieno in cascina.