ZUGO – Michael Spacek è stato nuovamente tra i protagonisti. Contro lo Zugo il ceco ha convinto, non solo per le due reti segnate, ma anche per la mole di lavoro, un mix di qualità e quantità.
“È stata una partita dura, d’altronde non per nulla i nostri avversari hanno vinto gli ultimi due campionati”, ha commentato a fine gara l’attaccante. “Abbiamo cercato di giocare bene difensivamente e attendere le nostre occasioni. Ci sono stati degli alti e bassi, ma siamo sempre riusciti a restare in partita e applicare il nostro piano di gioco”.
Stai migliorando costantemente, sei contento fin qui del tuo inizio di stagione?
“È tutto nuovo per me, tutto così diverso, c’è un sistema da imparare, non è evidente. Sto lavorando duro ogni giorno per cercare di progredire”.
In questo weekend per la prima volta non hai giocato con Chlapik, che ne pensi, sei rimasto sorpreso dalla scelta del coach?
“Non direi, cosi va l’hockey, può accadere, se il nostro tecnico pensa che sia la cosa migliore per il bene della squadra va benissimo così, oltretutto siamo riusciti a vincere entrambe le partite. Questa è la cosa più importante. Ci sono tantissimi bravi giocatori, quindi non importa chi ci sia al mio fianco, la squadra viene sempre prima del singolo”.
A Zugo era presente l’allenatore della Cechia, Kari Jalonen..
“Sapevo della sua presenza, ovviamente si vuole sempre giocare bene quando succede che il coach della tua Nazionale venga a osservarti. Vestire la maglia del tuo paese è il massimo. Ma durante la partita non ci ho pensato, ho affrontato la sfida come al solito e cercato di dare il meglio come in ogni circostanza”.