AMBRÌ – DAVOS
4-3
(2-0, 0-2, 1-1; 1-0)
Reti: 3’41 Pestoni (Virtanen, Zwerger) 1-0, 17’09 Fohrler (Spacek, Heed) 2-0, 35’47 Rasmussen (Stransky, Jung) 2-1, 39’00 Schmutz (Egli, Knak) 2-2, 44’43 Zaccheo Dotti (Shore) 3-2, 56055 Ambühl (Corvi, Nordström) 3-3
Rigori: Heed, Bristedt, Bürgler
Note: Gottardo Arena, 5’922 spettatori
Arbitri: Stricker, Hungerbühler; Schlegel, Urfer
Penalità: Ambrì 2×2′, Davos 2×2′
Assenti: Brandon McMillan, Jannik Fischer (sovrannumero), Stefan Müller, Rocco Pezzullo (infortunati), Josselin Dufey, Noah Patenaude (Ticino Rockets)
AMBRÌ – Continua nel suo percorso l’Ambrì Piotta, ancora imbattuto in questo inizio di stagione ed autore martedì di una nuova prova che fa parte del processo di crescita del gruppo. Il successo sul Davos non è infatti stato figlio di una partita perfetta, ma ha messo la squadra di Cereda – che in tre uscite non è ancora finita in svantaggio – confrontata con delle situazioni da cui ha saputo reagire con dei bei segnali.
I grigionesi hanno infatti fornito una buona prova, sono usciti soprattutto nel periodo centrale ed hanno recuperato un doppio svantaggio, costruendosi poi nel terzo tempo anche varie opportunità per portare a casa la posta piena. L’Ambrì Piotta ha però saputo leggere bene lo svolgersi degli eventi, senza mai perdere contatto con la sfida nonostante nel periodo centrale gli ospiti abbiano preso in mano il pallino del gioco.
A farsi preferire nei 20 minuti iniziali erano invece stati Grassi e compagni, capaci di trovare due reti – la prima sostanzialmente un autogol con la complicità di Aeschlimann dopo disco messo in mezzo da Pestoni, poi seguita dal tiro nel traffico di Fohrler – e di essere propositivi in ogni azione. In questa fase si sono viste anche alcune pregevoli trame e l’unico powerplay di serata che ha confermato una certa pericolosità.
Il match è cambiato nel periodo centrale. Non drasticamente, perché l’Ambrì ha comunque avuto le sue occasioni, ma il Davos ha alzato il ritmo ed ha messo alla prova l’ottimo Juvonen, riuscendo infine ad impattare la contesa. Belle da osservare alcune iniziative della squadra di Wohlwend, con in particolare Bristedt veloce e spettacolare in tante sue discese.
Il cambio di momentum è passato dalla prima penalità di serata, superata in maniera indenne dal boxplay leventinese ma che ha lasciato un segno nell’inerzia della gara. Pensare di controllare per tutta la partita una squadra come il Davos è però molto difficile, ed in generale l’Ambrì ha saputo intercalare i momenti più delicati con alcune iniziative offensive, che hanno sempre tenuto la sfida su un certo equilibrio.
Con il passare della gara ha iniziato anche ad essere più marcato l’apporto di alcuni singoli. Pensiamo ad esempio a Zündel, che ha fatto il suo debutto stagionale ed inizialmente ha gestito con imprecisione alcuni puck, ma ha poi preso confidenza migliorando cammin facendo.
Sta facendo dei passi avanti anche Shore, che così come Pestoni può ancora crescere ma lo sta facendo gradualmente. In quella linea il giocatore più “in palla” sembra attualmente Zwerger, ma l’apporto dell’americano sarà fondamentale anche per migliorare la situazione agli ingaggi. L’Ambrì Piotta in queste prime tre partite è infatti la peggior squadra della lega con il 37.93%, e nella sfida spicca Heim che ha vinto solamente 3 faceoff su 17 (17.65%).
Ci sono insomma vari aspetti in cui i biancoblù possono crescere, ma nel frattempo la compattezza del gruppo è già ad un buon livello. Nel terzo tempo e poi nell’overtime si è infatti visto un Ambrì in pista per vincere e senza alcun timore, anche se dopo la rete di Zaccheo Dotti i biancoblù hanno badato più a difendersi ed il Davos ha potuto effettuare qualche scorribanda delle sue.
Ambühl ne ha approfittato per infilare un pareggio a quel punto meritato, ma nell’overtime sono poi stati i leventinesi ad offrire lo spettacolo migliore. Chlapik e Spacek, in combutta con Virtanen, hanno orchestrato delle ottime manovre sfiorando a più riprese il gol risolutore, ed in generale la loro prova è stata buona ma anche un po’ discontinua.
La caratteristica è tipica dei match di inizio stagione e riguarda in generale tutta la squadra, che si esprime molto bene quando inizia a girare, ma per ora i giri del motore si alzano a fiammate.
Lavorare continuando ad aggiungere punti alla classifica è però più semplice, e con le trasformazioni ai rigori di Heed e Bürgler – a cui ha risposto solamente Bristedt – l’Ambrì ha confermato il suo positivo inizio di stagione. Per ora i biancoblù rimangono dunque imbattuti, e guardano ad un prossimo weekend in cui Ajoie e Ginevra porranno due sfide molto diverse tra loro.
IL PROTAGONISTA
Janne Juvonen: In pista per la seconda partita consecutiva il finlandese ha sfoderato un’ottima prestazione, facendo sembrare facili alcuni interventi nel traffico, ed in generale trasmettendo grande sicurezza in quei momenti in cui il Davos sembrava poter prendere il sopravvento. Nel finale è poi stato decisivo nei rigori, dove ha fermato quattro avversari rendendo sufficienti le trasformazioni di Heed e Bürgler.
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