HARRI SÄTERI
Età: 32
Posizione: G
Altezza: 186 cm
Peso: 89 kg
Catches: left
Provenienza: Arizona Coyotes (NHL)
Draft: 2008, round 4, scelta 106, San Jose Sharks
Contratto: un anno
Nazionalità: 🇫🇮
Via un finlandese, ne arriva un altro
Dopo aver dovuto vedere partire – ancor prima di arrivare – Juho Olkinuora, il Bienne per la sua porta ha ripiegato su Harri Säteri, compagno di squadra proprio di Olkinuora nella Nazionale finlandese laureatasi campione olimpica e mondiale negli scorsi mesi.
Titolare proprio nel torneo olimpico, Säteri arriva alla Tissot Arena dopo una breve esperienza agli Arizona Coyotes, dopo essersi affermato come uno dei migliori portieri di KHL delle ultime stagioni. Portiere che predilige il classico stile butterfly, il 32enne ha tra i suoi punti di forza la compostezza e la capacità di anticipare il gioco, mostrandosi sempre freddo nei momenti concitati. Non dotato di una stazza particolare, ha sempre avuto nei tiri alti e rapidi il suo tallone d’Achille, fattore che non gli ha permesso di confermarsi con continuità in Nord America.
Uno dei tanti talenti dell’HPK
Iniziata la trafila delle giovanili nel HPK di Hämmenlinna, Säteri si trasferisce all’organizzazione del Tappara Tampere nel 2006, anno in cui partecipa anche al Mondiale U18 con la Nazionale finlandese, e comincia ad affacciarsi alla prima squadra. Pian piano Säteri comincia a guadagnare terreno fino a prendere in mano lo scettro da Mika Lehto, diventando il titolare della squadra tra il 2009 e il 2011. Il 2008 è invece l’anno del Draft NHL, dove Säteri viene scelto al terzo turno dai San José Sharks, con i quali firma subito un contratto ma viene lasciato in prestito ancora una stagione al Tappara.
Il salto oltre oceano avviene per l’ultima parte della stagione 2010/11, quando parte per l’AHL giocando 7 partite a Worcester, farm team degli Sharks. Le tre stagioni successive vedono il finlandese giocare sempre solo a Worcester, venendo solo convocato in un’occasione come secondo portiere a San José, senza però mai mettere piede sul ghiaccio di NHL.
In tre annate in AHL i suoi numeri sono discreti, e non bastano a convincere la franchigia californiana a continuare a puntare su di lui e a fine contratto Säteri torna in Europa, firmando il suo primo contratto in KHL.
Nuova partenza e nuova costa americana
Il finlandese si accasa al Vityaz Podolsk e per tre stagioni si afferma di nuovo come un ottimo portiere su suolo europeo, venendo anche convocato per la prima volta con la Nazionale maggiore, con la quale disputa i mondiali del 2017 di Parigi e Colonia. Le nuove ottime prestazioni valgono una nuova telefonata dagli USA per Säteri, che stavolta vola in Florida dai Panthers, con i quali finalmente fa il suo debutto in NHL.
Il 2 gennaio 2018 scende infatti in pista con i Panthers nella sconfitta contro i Minnesota Wild dopo essere subentrato a Roberto Luongo, subendo una rete su 14 tiri. Nelle successive giornate al finlandese vengono concesse altre otto apparizioni, ma al rientro di James Reimer dall’infortunio, Säteri viene di nuovo girato in AHL a Springfield.
Al termine della stagione – dopo aver giocato di nuovo i Mondiali con la Finlandia – i Detroit Red Wings acquisiscono i suoi diritti per l’annata 2018/19, ma anche stavolta l’avventura finisce in AHL con Grand Rapids, con i quali disputa l’intera stagione.
La KHL come punto fermo
A questo punto Säteri torna in KHL firmando con il Sibir Novosibirsk, dove conferma ancora una volta le sue doti. In altre tre stagioni in Russia si conferma come uno dei portieri di punta del campionato nonché come uno dei migliori su suolo europeo, come dimostrato di nuovo dalle prestazioni ai Mondiali di Riga.
L’ultimo tentativo per il Nord America avviene la scorsa primavera, quando viene chiamato a giocare per gli Arizona Coyotes, ma nelle 6 partite disputate non riesce a dare il meglio di sé dopo aver impressionato ai Giochi Olimpici, e ai campionati del mondo in casa propria deve accontentarsi di giocare solo un paio di partite dietro ad Olkinuora. Prima di scegliere di sostituire proprio il suo compagno di nazionale al Bienne.