AMBRÌ – L’Ambrì è tornato alla vittoria e lo ha fatto con grande determinazione nell’importante sfida diretta contro il Berna. Il rammarico però, dopo sessanta minuti in cui i biancoblù hanno fatto la partita, è di non essere riusciti a conquistare la posta piena contro una squadra chiaramente alla deriva.
“È una vittoria importante che fa bene al morale del gruppo”, ha dichiarato nel post gara Inti Pestoni. “A prevalere, però, è la sensazione di aver perso un punto prezioso e di averne concesso uno agli orsi. Abbiamo commesso qualche errore ma sull’arco dei sessanta minuti la squadra ha giocato bene, con ritmo ed intensità, mettendo spesso sotto pressione l’avversario. La testa, ora, è alla prossima settimana”.
Una volta di più la sterilità offensiva ha rappresentato un limite senza il quale avreste potuto chiuderla molto prima del sessantesimo. Nel corso della sfida hai cercato in più di un’occasione di indicare la via ai tuoi compagni…
“Io in primis a livello offensivo sto attraversando un periodo complicato. Come la squadra cerco di lavorare nel modo giusto e spingo per poter fare la differenza ma davanti ho sprecato tanto e di questo sono piuttosto deluso. Ho la fortuna di giocare in una linea nella quale i miei compagni lavorano tantissimo per me – specialmente Grassi – ma io devo riuscire a sfruttare al meglio questo lavoro preparatorio, ciò che al momento non sta accadendo”.
Osservando la prestazione proposta dal Berna, c’è forse il rammarico di non poter essere lì a lottare da vicino con loro?
“Non spetta a me giudicare le altre squadre. Quel che è certo però è che abbiamo dimostrato di poterli battere e, idealmente, che possiamo giocarcela con loro fino alla fine. In momenti come questo la mente corre inevitabilmente a quelle partite in cui eravamo avanti nel risultato ma che poi abbiamo finito per perdere. Fa male, perché una volta di più abbiamo dimostrato che se giochiamo il nostro gioco, come accaduto sabato, possiamo fare bene. Se avessimo gestito meglio qualche partita in più ora saremmo lì col fiato sul collo del Berna”.
Questo significa che non ci credete più?
“Al contrario. Nonostante tutti i pronostici e le statistiche ci giochino contro, non abbiamo più nulla da perdere e vittorie come queste tengono acceso un barlume di speranza. Mancano ancora cinque partite e fintanto che la matematica non ci condannerà lotteremo per vincere, perché è lo spirito che caratterizza questa squadra. L’ambiente resta ottimo, sia in squadra che fuori, come dimostrato dal tifo. Proviamoci, ciò che conterà alla fine di questo tour de force sarà di avercela messa tutta fino all’ultimo secondo”.
A spiccare tra le altre cose anche l’ottima prestazione di Juvonen, autore di una prova solida, fatta di grande dinamismo. Come giudichi il suo approdo in squadra?
“Ne parlavo giusto ieri con alcuni compagni in allenamento, al termine del quale non aveva subito reti. Lo reputo un portiere di livello che fa dell’agilità uno dei suoi punti di forza. Siamo fortunati ad averlo a disposizione in queste ultime partite della stagione”.